
Comanda la corsa da padrone, schiera la squadra a tirare e ottiene il risultato di far fuori uno dei favoriti, Kreuziger, e di restringere la lotta a sei uomini. Prova anche lo sprint e non si stacca in discesa. Bilancio positivo, ma Purito è sempre lì -

Test superato a pienissimi voti per lo spagnolo. Che in teoria soffre le salite lunghe e ripetute. Di fatto non ha mai perso le ruote dei migliori e, dopo Basso, è parso quello più in palla. Non sarà facile staccarlo

Alzi la mano chi se lo aspettava lì a questo punto del Giro. Il canadese è tosto ed è l'unico a scattare sul Giau. Due volte maglia rosa, evidentemente non per caso, ha dalla sua anche un'attitudine a crono. Se non salta, ha (almeno) il podio a portata

Sfrutta la maggiore esperienza ad alto livello e continua la staffetta con Henao al vertice della classifica dei giovani. È bravo anche a tornare sul gruppo di testa in discesa, dopo aver perso qualche secondo. Poi non ha più forze per la volata, ma è 5°

Qualche segnale di debolezza, a onor del vero, l'aveva dato anche in precedenza. Sembrava tattica, ma era insicurezza. Patisce forse una crisi di fame, forse è semplicemente fuori forma. In ogni caso gli si spegne la luce a 40 km dall'arrivo e addio sogni

Anche quest'anno fallisce l'appuntamento con il podio. Il risultato del 2005, con gli anni che avanzano, sembra destinato a rimanere un caso isolato. Il venezuelano è il primo a gettare la spugna, sul Passo Duran. Arriva con 34', quasi con i velocisti