Giro, Guardini fulmina Cavendish a Vedelago
CiclismoNella 18esima il velocista della Farnese, classe '89, precede il campione del mondo con uno spunto irresistibile: primo successo al Giro. L'inglese del Team Sky si consola allungando nella classifica a punti. Domani Pampeago apre il trittico decisivo
Una volata "alla Cavendish". A farla non è stato però il campione del mondo, ma Andrea Guardini, classe '89, all'esordio al Giro d'Italia. Il forte velocista veneto ha avuto lo spunto migliore, ha preso la scia dell'inglese del Team Sky e l'ha poi battuto nettamente. Terzo l'altro italiano Roberto Ferrari (Androni-Venezuela).
Una tappa così, tutta in discesa nella settimana delle grandi montagne, era troppo invitante per i velocisti. C'è stato l'atteso epilogo in volata sul traguardo di Vedelago, ma non il vincitore atteso. Mark Cavendish ha mancato l'appuntamento con la quarta vittoria in questo Giro d'Italia, per merito di uno strepitoso Andrea Guardini, che passa così dall'ultimo posto di ieri - le salite proprio non le digerisce - al primo di oggi. Nuova vittoria, dopo quella di Rabottini, per la Farnese Vini, che ha onorato al meglio l'invito degli organizzatori della corsa rosa.
Curiosità: la tappa è stata la più veloce nella storia del Giro. La media di 49,428 km/h, frutto dell'altimetria e del lavoro del Team Sky, è la più alta mai registrata nella corsa rosa.
MAGLIA ROSSA - Nei 149 km odierni (da San Vito di Cadore) non era in palio solo la vittoria di tappa. Com'è noto Cavendish ha in mente anche un altro grande obiettivo: la maglia rossa della classifica a punti. Per questo sta lottando sulle salite e oggi ha deciso di sprintare anche sul traguardo volante di Cesiomaggiore, al km 84.
Partito con una sola lunghezza di vantaggio su Rodríguez, il campione del mondo ha forse sprecato un po' di energie, pagando nella volata finale. Ha comunque allungato a 29 punti (138 contro 109) sullo spagnolo. Tutto invariato invece nella classifica generale provvisoria, alla vigilia della nuova tappa alpina e del trittico di frazioni decisive.
IN FUGA È FATTORE "K" - Con l'inglese affamato di punti e tutto il Team Sky - tranne Urán e Henao - al suo servizio, non c'è stato spazio per le fughe. La prima era scattata al km. 3 con i soliti Manuele Boaro (Saxo) e Pierpaolo De Negri (Farnese) - in due 800 km di fuga in questo Giro - accompagnati da Angelo Pagani (Colnago), e Stef Clement (Rabobank). I quattro hanno accumulato un vantaggio massimo di 3'05", ma sono stati ripresi proprio in prossimità del traguardo volante.
Dopo lo sprint - che per qualche motivo ha visto Spezialetti della Lampre battersi (e perdere) con Cavendish - c'è stato spazio per una nuova azione. A promuoverla ancora Clement, insieme a Delage della Française des Jeux e ai più combattivi di questo Giro: il belga Olivier Kaisen (Lotto-Belisol) e l'olandese Martijn Keizer (Vacansoleil). I due corridori stanno duellando a suon di chilometri per lo speciale premio per fuggitivi: Kaisen, con i suoi 683 km di fuga, resta primo, seguito proprio da Keizer, con 656 km al vento.
Il nuovo gruppetto non guadagna non più di un minuto, anche perché in testa al plotone l'Omega Pharma di Chicchi collabora con la Sky. Ai -20 da segnalare una foratura di Michele Scarponi, non fortunatissimo in questi giorni: il marchigiano è atteso dai compagni della Lampre e rientra senza troppa fatica.
A evitare l'epilogo in volata ci prova il vincitore di Sestri Levante Lars Bak (Lotto), che raggiunge Delage, rimasto solo in testa, e prova - invano - ad anticipare il gruppo. I due vengoni ripresi ai -4 e la volata è lanciata con il Team Sky e la Saxc Bank di Haedo in testa. Sulla retta finale, Cavendish è stato anticipato dal velocista della Farnese.
Ordine d'arrivo della 18esima tappa, San Vito di Cadore-Vedelago, di 149 km
1. Andrea Guardini (Farnese Vini-Selle Italia) in 3:00:52
2. Mark Cavendish (Team Sky) s.t.
3. Roberto Ferrari (Androni-venezuela) s.t.
4. Robert Hunter (Garmin-Barracuda) s.t.
5. Lucas Sebastian Haedo (Saxo Bank) s.t.
6. Giacomo Nizzolo (RadioShack-Nissan-Trek) s.t.
7. Alexander Kristoff (Katusha) s.t.
8. Francesco Chicchi (Omega Pharma-Quick Step) s.t.
9. Geoffrey Soupé (Française des Jeux) s.t.
10. Dennis Vanendert (Lotto-Belisol) s.t.
Classifica generale provvisoria
1. Joaquim Rodríguez (Katusha) in 77:47:38
2. Ryder Hesjedal (Garmin-Barracuda) a 30
3. Ivan Basso (Liquigas-Cannondale) a 1:22
4. Michele Scarponi (Lampre-ISD) a 1:36
5. Rigoberto Urán (Sky) a 2:56
6. Beñat Intxausti (Movistar Team) a 3:04
7. Domenico Pozzovivo (Colnago CSF Bardini) a 3:19
8. Paolo Tiralongo (astana) a 4:13
9. Thomas De Gendt (Vacansoleil-DCM) a 4:38
10. Sergio Henao (Sky) a 4:42
Una tappa così, tutta in discesa nella settimana delle grandi montagne, era troppo invitante per i velocisti. C'è stato l'atteso epilogo in volata sul traguardo di Vedelago, ma non il vincitore atteso. Mark Cavendish ha mancato l'appuntamento con la quarta vittoria in questo Giro d'Italia, per merito di uno strepitoso Andrea Guardini, che passa così dall'ultimo posto di ieri - le salite proprio non le digerisce - al primo di oggi. Nuova vittoria, dopo quella di Rabottini, per la Farnese Vini, che ha onorato al meglio l'invito degli organizzatori della corsa rosa.
Curiosità: la tappa è stata la più veloce nella storia del Giro. La media di 49,428 km/h, frutto dell'altimetria e del lavoro del Team Sky, è la più alta mai registrata nella corsa rosa.
MAGLIA ROSSA - Nei 149 km odierni (da San Vito di Cadore) non era in palio solo la vittoria di tappa. Com'è noto Cavendish ha in mente anche un altro grande obiettivo: la maglia rossa della classifica a punti. Per questo sta lottando sulle salite e oggi ha deciso di sprintare anche sul traguardo volante di Cesiomaggiore, al km 84.
Partito con una sola lunghezza di vantaggio su Rodríguez, il campione del mondo ha forse sprecato un po' di energie, pagando nella volata finale. Ha comunque allungato a 29 punti (138 contro 109) sullo spagnolo. Tutto invariato invece nella classifica generale provvisoria, alla vigilia della nuova tappa alpina e del trittico di frazioni decisive.
IN FUGA È FATTORE "K" - Con l'inglese affamato di punti e tutto il Team Sky - tranne Urán e Henao - al suo servizio, non c'è stato spazio per le fughe. La prima era scattata al km. 3 con i soliti Manuele Boaro (Saxo) e Pierpaolo De Negri (Farnese) - in due 800 km di fuga in questo Giro - accompagnati da Angelo Pagani (Colnago), e Stef Clement (Rabobank). I quattro hanno accumulato un vantaggio massimo di 3'05", ma sono stati ripresi proprio in prossimità del traguardo volante.
Dopo lo sprint - che per qualche motivo ha visto Spezialetti della Lampre battersi (e perdere) con Cavendish - c'è stato spazio per una nuova azione. A promuoverla ancora Clement, insieme a Delage della Française des Jeux e ai più combattivi di questo Giro: il belga Olivier Kaisen (Lotto-Belisol) e l'olandese Martijn Keizer (Vacansoleil). I due corridori stanno duellando a suon di chilometri per lo speciale premio per fuggitivi: Kaisen, con i suoi 683 km di fuga, resta primo, seguito proprio da Keizer, con 656 km al vento.
Il nuovo gruppetto non guadagna non più di un minuto, anche perché in testa al plotone l'Omega Pharma di Chicchi collabora con la Sky. Ai -20 da segnalare una foratura di Michele Scarponi, non fortunatissimo in questi giorni: il marchigiano è atteso dai compagni della Lampre e rientra senza troppa fatica.
A evitare l'epilogo in volata ci prova il vincitore di Sestri Levante Lars Bak (Lotto), che raggiunge Delage, rimasto solo in testa, e prova - invano - ad anticipare il gruppo. I due vengoni ripresi ai -4 e la volata è lanciata con il Team Sky e la Saxc Bank di Haedo in testa. Sulla retta finale, Cavendish è stato anticipato dal velocista della Farnese.
Ordine d'arrivo della 18esima tappa, San Vito di Cadore-Vedelago, di 149 km
1. Andrea Guardini (Farnese Vini-Selle Italia) in 3:00:52
2. Mark Cavendish (Team Sky) s.t.
3. Roberto Ferrari (Androni-venezuela) s.t.
4. Robert Hunter (Garmin-Barracuda) s.t.
5. Lucas Sebastian Haedo (Saxo Bank) s.t.
6. Giacomo Nizzolo (RadioShack-Nissan-Trek) s.t.
7. Alexander Kristoff (Katusha) s.t.
8. Francesco Chicchi (Omega Pharma-Quick Step) s.t.
9. Geoffrey Soupé (Française des Jeux) s.t.
10. Dennis Vanendert (Lotto-Belisol) s.t.
Classifica generale provvisoria
1. Joaquim Rodríguez (Katusha) in 77:47:38
2. Ryder Hesjedal (Garmin-Barracuda) a 30
3. Ivan Basso (Liquigas-Cannondale) a 1:22
4. Michele Scarponi (Lampre-ISD) a 1:36
5. Rigoberto Urán (Sky) a 2:56
6. Beñat Intxausti (Movistar Team) a 3:04
7. Domenico Pozzovivo (Colnago CSF Bardini) a 3:19
8. Paolo Tiralongo (astana) a 4:13
9. Thomas De Gendt (Vacansoleil-DCM) a 4:38
10. Sergio Henao (Sky) a 4:42