Le parole del canadese: "Questa vittoria è un sogno"

Ciclismo
Ryder Hesjedal (Garmin-Barracuda) è il primo canadese a vincere una grande corsa a tappe

"Ho capito a 5 km dall'arrivo che potevo farcela", ha detto il vincitore del 95esimo Giro d'Italia. "La maglia rosa mi ripaga di tanti sacrifici e del duro lavoro di una carriera". Deluso Rodriguez: "Ma non ho rimpianti, continuerò a dare battaglia"

"È il frutto del duro lavoro di una carriera". Così Ryder Hesjedal, 31 anni, ha definito la sua vittoria nella corsa rosa. "Ho capito a 5 km dall'arrivo della cronometro che potevo farcela - ha detto il canadese. "È difficile descrivere le sensazioni, questa maglia rosa è un sogno. Corro da moltissimi anni e non ho passato dei momenti così positivi. Anche per questo devo ringraziare i miei compagni, è meraviglioso correre con loro. Se parteciperò al Tour? Ci penserò tra qualche giorno".

Deluso, ma sportivo lo sconfitto, Joaquim Rodriguez: "Quando vince un campione e un bravo ragazzo come Hesjedal, bisogna solo applaudire", ha detto "Purito". "Non ho rimpianti, anche se ho perso per così pochi secondi. Penso di aver fatto il massimo e soprattutto che guardare indietro non serva. L'importante è continuare sulla strada giusta: di certo non smetterò di dare battaglia nei miei prossimi obiettivi".

Sulla disfatta degli italiani, ecco il commento di Damiano Cunego: "Malgrado le polemiche sul dualismo con Scarponi, noi della Lampre abbiamo fatto delle scelte tattiche impeccabili e abbiamo movimentato la corsa. Cosa che altri non hanno fatto. De Gendt? Sullo Stelvio è stato imbattibile. Le corse - ha concluso Cunego, che ha finito 6° in classifica generale - a volte si vincono, altre si perdono".

Dispiaciuto il campione del mondo Mark Cavendish "Mi è dispiaciuto non vincere la maglia rossa, ma mi fa piacere che sia stato Rodriguez a prenderla. Lui ha perso la maglia rosa allì'ultima tappa e non dev'essere stato facile".

Decisamente più soddisfatto la maglia azzurra Matteo Rabottini, vincitore a Pian dei Resinelli: "Essere l'unico italiano ad indossare una maglia in questo Giro è qualcosa di speciale. Non sono preoccupato dalle responsabilità, ora guardo agli altri obiettivi e spero di cogliere altre belle vittorie".