Andy difende Frank: "Mio fratello non è dopato"

Ciclismo
I fratelli Andy e Franck Schleck (Foto Getty)
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"Tutta la famiglia e gli amici più stretti sono con lui, io per primo al 110%". Così il corridore lussemburghese, il più piccolo di casa Schleck, in merito al presunto caso di sostanze proibite al Tour de France: "Pronti a fare ricorso"

"Tutta la famiglia e gli amici più stretti sono con Frank, io per primo al 110%. E siamo tutti decisi a batterci per lui". Cosi' si apre una dichiarazione del corridore lussemburghese Andy Schleck sul sito de Le Quotidien, testata del suo Paese, in merito al presunto caso di doping che ha coinvolto ieri il fratello al Tour de France.

"Lui e' sotto choc, ha preso una botta terribile, perché non ha preso mai nulla di illecito - ha aggiunto l'atleta, che non partecipa alla corsa francese, vinta due anni fa, a causa di un infortunio -. Lo posso giurare sulla testa di nostra madre! Io e Frank stiamo sempre insieme, ci alleniamo insieme e posso assicurare che e' pulito".

"Se il controesame è positivo, siamo già pronti con il ricorso - ha proseguito Andy - Siamo ben decisi a difenderlo fino in fondo. Certo e' una situazione inspiegabile. Qui non si tratta di qualcosa che si trova nei cibi, ma di una medicina. Se tu sei sicuro di non aver preso nulla, è qualcosa di inspiegabile". "Alla luce di certe reazioni - ha concluso - pare che alcuni si aspettassero qualcosa. Oggi posso dire di essere disgustato del mondo del ciclismo".