Mondiali, sfida Gilbert-Sagan. Ma la Spagna è una corazzata
CiclismoA Valkenburg, nella prova in linea, il belga può raddrizzare una stagione deludente. Il grande avversario sarà lo slovacco, ma occhio alla squadra spagnola con Rodríguez, Contador e Valverde reduci da una grande Vuelta. Azzurri tutti per Nibali
di Stefano Rizzato
Questa volta, Cavendish e gli altri velocisti dovranno restare a guardare. Dopo due anni di percorsi "facili", il mondiale di domenica torna a Valkenburg, in Olanda - è la sesta volta, un record - e ammicca agli specialisti delle classiche del nord. Il percorso ricalcherà in parte le strade dell'Amstel Gold Race e culminerà nel Cauberg, il "muro" simbolo della classica olandese, da affrontare dieci volte negli ultimi 160 chilometri.
Velocisti tagliati fuori, dunque. E così la corsa iridata potrebbe essere l'occasione per Philippe Gilbert per raddrizzare una stagione molto deludente. Il belga, con il suo scatto bruciante sulle salite dure e brevi, è il grande favorito per conquistare la maglia iridata. Quest'anno ha vinto pochissimo (una tappa alla Vuelta) e proprio alle classiche ha deluso, ma proprio ora sembra aver trovato la forma migliore.
A sfidarlo sarà il giovane mattatore del Tour, Peter Sagan. Dopo le tre tappe vinte alla Grande Boucle, lo slovacco ha corso poco e ha deluso ai Giochi. La verità è che da tempo ha messo il Mondiale nel mirino e, come d'abitudine, si farà trovare pronto. Nessun dubbio invece sulla forma di Joaquim Rodríguez: beffato da Hesjedal al Giro e sconfitto da Contador alla Vuelt, lo spagnolo andrà a caccia di rivincite su un percorso più che adatto a lui.
La squadra spagnola sarà una vera corazzata, con tante frecce al proprio arco: lo stesso Contador, il rinato Valverde e gli esperti Freire e Samuel Sanchez. Se troveranno i giusti equilibri, saranno molto difficili da battere. Specialmente per chi corre da "isolato", come il norvegese Boasson Hagen, un altro dei grandi favoriti, ma con soli due colleghi norvegesi a supportarlo.
E L'Italia? Anche per le tante assenze, rischia di avere un ruolo da comprimaria. A guidarla sarà Vincenzo Nibali, uno che - nella giornata giusta - può far saltare il banco con un attacco dalla media distanza. Per il resto quella di Bettini sarà una squadra equilibrata, senza campioni e con il giovane Moreno Moser al primo grande banco di prova, dopo un'ottima prima stagione da professionista.
Da seguire anche Gerrans per l'Australia, Boom e Terpstra per gli olandesi padroni di casa, Chavanel e Voeckler per la Francia, Uran nella Colombia, Kreuziger per la Repubblica Ceca, Kolobnev per la Russia, Hesjedal per il Canada e Rui Costa per il Portogallo.
Questa volta, Cavendish e gli altri velocisti dovranno restare a guardare. Dopo due anni di percorsi "facili", il mondiale di domenica torna a Valkenburg, in Olanda - è la sesta volta, un record - e ammicca agli specialisti delle classiche del nord. Il percorso ricalcherà in parte le strade dell'Amstel Gold Race e culminerà nel Cauberg, il "muro" simbolo della classica olandese, da affrontare dieci volte negli ultimi 160 chilometri.
Velocisti tagliati fuori, dunque. E così la corsa iridata potrebbe essere l'occasione per Philippe Gilbert per raddrizzare una stagione molto deludente. Il belga, con il suo scatto bruciante sulle salite dure e brevi, è il grande favorito per conquistare la maglia iridata. Quest'anno ha vinto pochissimo (una tappa alla Vuelta) e proprio alle classiche ha deluso, ma proprio ora sembra aver trovato la forma migliore.
A sfidarlo sarà il giovane mattatore del Tour, Peter Sagan. Dopo le tre tappe vinte alla Grande Boucle, lo slovacco ha corso poco e ha deluso ai Giochi. La verità è che da tempo ha messo il Mondiale nel mirino e, come d'abitudine, si farà trovare pronto. Nessun dubbio invece sulla forma di Joaquim Rodríguez: beffato da Hesjedal al Giro e sconfitto da Contador alla Vuelt, lo spagnolo andrà a caccia di rivincite su un percorso più che adatto a lui.
La squadra spagnola sarà una vera corazzata, con tante frecce al proprio arco: lo stesso Contador, il rinato Valverde e gli esperti Freire e Samuel Sanchez. Se troveranno i giusti equilibri, saranno molto difficili da battere. Specialmente per chi corre da "isolato", come il norvegese Boasson Hagen, un altro dei grandi favoriti, ma con soli due colleghi norvegesi a supportarlo.
E L'Italia? Anche per le tante assenze, rischia di avere un ruolo da comprimaria. A guidarla sarà Vincenzo Nibali, uno che - nella giornata giusta - può far saltare il banco con un attacco dalla media distanza. Per il resto quella di Bettini sarà una squadra equilibrata, senza campioni e con il giovane Moreno Moser al primo grande banco di prova, dopo un'ottima prima stagione da professionista.
Da seguire anche Gerrans per l'Australia, Boom e Terpstra per gli olandesi padroni di casa, Chavanel e Voeckler per la Francia, Uran nella Colombia, Kreuziger per la Repubblica Ceca, Kolobnev per la Russia, Hesjedal per il Canada e Rui Costa per il Portogallo.