Doping, Macchi assolto per i rapporti con il dottor Ferrari

Ciclismo
Fabrizio Macchi è stato fermato a 5 giorni dalle Paralimpiadi: ora l'assoluzione da parte del Tna
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Il Tribunale Nazionale Antidoping ha prosciolto da ogni accusa il paraciclista azzurro, costretto a saltare i Giochi di Londra per la frequentazione con il medico "vietato" dal Coni. "Ho perso un'Olimpiade senza colpe"

Il Tribunale Nazionale Antidoping del Coni ha prosciolto l'atleta paralimpico Fabrizio Macchi dall'accusa di aver frequentato Michele Ferrari, il medico inibito dal Coni sin dal 2002 e coinvolto anche nei casi di Alex Schwazer e Filippo Pozzato. Per queste frequentazioni, la Procura del Coni aveva chiesto 8 mesi di squalifica e l'atleta varesino era stato escluso della Paralimpiadi di Londra 2012, in base alle norme sportive antidoping del Comitato Paralimpico.

Ha vinto però la linea difensiva del ciclista: il Tna ha accertato che non risultano pagamenti, né programmi di allenamento, ma soltanto una frequentazione con il medico, dal febbraio al maggio 2007, quando Macchi non era ancora tesserato per la Federciclismo. L'atleta ha sempre sostenuto di aver conosciuto Ferrari solo per aver aiutato la figlia per una tesi di laurea sui disabili nello sport e ora la sua versione trova un'importante conferma.

"Ho perso un'Olimpiade senza colpe", ha commentato Macchi. "E' stato drammatico perché avrei potuto vincere due medaglie. Ho perso il lavoro e ho dovuto dire il 24 agosto 2012 a mio figlio che non andavo a Londra e che lui non sarebbe venuto, mentre i suoi amichetti gli dicevano che avevo rubato. Spiegare a un bambino di 5 anni e mezzo che io non ho rubato, ma ci sono persone che non sono nitide e serene... ecco questo mi ha dato molto fastidio".

Il ciclista se la prende anche con tutto il movimento, che - sostiene - lo ha abbandonato alla vigilia delle Paralimpiadi. "Punto il dito contro tutti coloro che hanno scritto che facevo uso di sostanze dopanti", ha aggiunto "a partire dalla tv del comitato paralimpico, Ability Channel, che è stata la prima a dire che ero stato fermato per doping. Questa cosa mi ha fatto molto male e mi ha fatto male che nessuno abbia fatto un comunicato ufficiale per dire che non era vero".