In Giro dall'Irlanda, giù i veli alla maratona rosa 2014

Ciclismo
Vincenzo Nibali, vincitore dell'edizione 2013 del Giro
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GIRO D'ITALIA. Presentata a Milano l'edizione numero 97 della Corsa Rosa con partenza da Belfast, in Irlanda del Nord, venerdì 9 maggio. La prima tappa una cronosquadre, finale a Trieste. VEDI TUTTE LE TAPPE

Presentata a Milano l'edizione numero 97 della Corsa Rosa con partenza da Belfast, in Irlanda del Nord, venerdì 9 maggio 2014. La prima tappa sarà una cronosquadre, seguiranno altre due frazioni in terra irlandese.

di Stefano Rizzato

Una corsa dura ma equilibrata, ricca di insidie e di occasioni per chi abbia voglia di accenderla e divertire. È ormai questa la cifra tecnica e, per così dire, stilistica, del Giro d’Italia degli ultimi anni. L’edizione numero 97, presentata oggi, non fa eccezione e offrirà il solito percorso affascinante e aperto allo spettacolo. Si partirà venerdì 9 maggio da Belfast, in Irlanda del Nord, e si arriverà a Trieste, domenica 1° giugno.

LE COSE DA SAPERE - Il Giro d'Italia 2014 si chiuderà, come detto, a Trieste il 1° giugno. La 97ma corsa rosa conta 21 tappe (3.449,9 km) e dopo le prime 3 in Irlanda sbarca in Italia con la Giovinazzo-Bari. Alla penultima c'è l'arrivo clou sul Monte Zoncolan. Il Giro riserva in coda le salite più dure. La 16/a tappa Ponte di Legno-Val Martello prevede Gavia, Passo dello Stelvio e Val Martello. Passo San Pellegrino, Passe del Redebus e la salita fino al Rifigio Panarotta sono le ascese della 18ma tappa. E, dopo la cronoscalata della 19ma, la penultima tappa si chiuderà con la salita dello Zoncolan, 10,1 km con un dislivello di 1.203 metri, pendenza media dell'11,9% e massima del 22%.

IL BELLO: SALITE E CRONO DEI VINI – Oropa e Montecampione, in sequenza ed omaggio a Marco Pantani, chiuderanno la seconda settimana. Gavia e Stelvio, in una tappa identica a quella annullata per neve lo scorso anno, apriranno la terza. Il Monte Grappa e soprattutto lo Zoncolan, alla terzultima e penultima tappa, decideranno il vincitore e i nomi di chi l’accompagnerà sul podio. Salite suggestive, collaudate, valide e certamente ben distribuite. La vera chicca del percorso è però forse la cronometro di metà corsa, 41,9 km tra Barbaresco e Barolo da correre giovedì 22 maggio. La scenografia, le colline dei grandi vini piemontesi, è ineguagliabile. Il tracciato sarà – come da tradizione recente – tecnico e non troppo sbilanciato in favore degli specialisti. Un altro tocco di equilibrio, che non guasta.

IL BRUTTO: LA PARTENZA – La notizia è ufficiale da un po’: il Giro partirà da Belfast un giorno prima del solito, di venerdì, e vivrà un giorno di riposo in più per il trasferimento dall'Irlanda all'Italia. Le tappe in Nord Europa saranno tre: una cronosquadre non lunghissima in apertura e due frazioni in linea. Non è la prima volta – vedi le partenze in Danimarca nel 2012, in Olanda nel 2010, in Belgio nel 2006 – e la questione è la solita: cosa c’entra l’Irlanda con il Giro d’Italia? Nulla, se non il marketing e i soldi sborsati dalle autorità locali. Il problema è che il prezzo “tecnico” non è da poco. La partenza anticipata e il riposo in più renderanno le prime tre tappe una sorta di “kermesse” a parte. Non solo: correre in Irlanda significa esporsi al rischio di trovare clima poco clemente e quindi – con il gruppo al completo – di vedere qualche caduta di troppo. Speriamo non accada, ovviamente, ma nelle precedenti partenze nordiche fu tutto un cadere.

IL DUBBIO: CHI C’È? – Con Nibali, Froome, Quintana e Contador già proiettati verso la grande sfida del Tour del prossimo anno, il rischio è che vengano meno un po’ i grandi protagonisti. Gli organizzatori hanno cercato di scongiurarlo con un percorso non così massacrante, fattibile anche per chi voglia poi presentarsi alla Grande Boucle. Riavere Nibali sarebbe già un grande successo. A lui potrebbero accodarsi proprio Contador e Joaquim Rodriguez, con Rigoberto Uran e Richie Porte a provare ad insidiarli e Scarponi e Basso a sparare le ultime cartucce.

IL RICORDO: TANTE DEDICHE – Il centenario dalla nascita di Ginettaccio Bartali (18 luglio 1914) non poteva passare inosservato e a lui sarà dedicata la tappa di Salsomaggiore, la decima, traguardo dove il grande campione toscano vinse . Ma a regnare sarà soprattutto il ricordo del “Pirata”: a dieci anni dalla scomparsa di marco Pantani, la corsa toccherà il Carpegna, la salita “di casa” a lui cara, e gli arrivi di Oropa e Montecampione, dove il campione romagnolo registrò due delle sue più grandi imprese, rispettivamente nel Giro 1999 e in quello del 1998.



TUTTE LE TAPPE (clicca qui per vedere le altimetrie)
Venerdì 9 maggio – 1a tappa: Belfast-Belfast, cronosquadre 21,7 km
Sabato 10 maggio – 2a tappa: Belfast-Belfast, 219 km
Domenica 11 maggio – 3a tappa: Armagh-Dublino 187 km
Lunedì 12 maggio - trasferimento e riposo
Martedì 13 maggio – 4a tappa: Giovinazzo-Bari 112 km
Mercoledì 14 maggio – 5a tappa: Taranto-Viggiano 203 km
Giovedì 15 maggio – 6a tappa: Sassano-Montecassino  247 km
Venerdì 16 maggio – 7a tappa: Frosinone-Foligno 211 km
Sabato 17 maggio – 8a tappa: Foligno-Montecopiolo 179 km
Domenica 18 maggio – 9a tappa: Lugo-Sestola 172 km
Lunedì 19 maggio – riposo a Modena
Martedì 20 maggio – 10a tappa: Modena-Salsomaggiore 173 km
Mercoledì 21 maggio – 11a tappa: Collecchio-Savona 249 km
Giovedì 22 maggio – 12a tappa: Barbaresco-Barolo crono ind. 41,9 km
Venerdì 23 maggio – 13a tappa: Fossano-Rivarolo 157 km
Sabato 24 maggio – 14a tappa: Agliè-Oropa 164 km
Domenica 25 maggio – 15a tappa: Valdengo-Montecampione 225 km
Lunedì 26 maggio – riposo a Pontedilegno
Martedì 27 maggio – 16a tappa: Pontedilegno-Val Martello 139 km
Mercoledì 28 maggio – 17a tappa: Sarnonico-Vittorio Veneto 208 km
Giovedì 29 maggio – 18a tappa: Belluno-Malga Panarotta 171 km
Venerdì 30 maggio – 19a tappa: Bassano-Monte Grappa cronoscalata 26,8 km
Sabato 31 maggio – 20a tappa: Maniago-Monte Zoncolan 167 km
Domenica 1° giugno – 21a tappa: Gemona-Trieste 172 km.