LA FOTOGALLERY. Pioggia, tombini, rotonde mal segnalate: le prime tappe sono state caratterizzate da tantissime cadute e qualche ritiro eccellente, come Martin e Rodriguez. Tra sbucciature e abrasioni, quanti ne resteranno in corsa? SPECIALE
La maxi caduta che ha coinvolto quasi tutti i corridori nella sesta tappa, tra cui Lancaster e Tuft della Orica. Più sfortunati sono stati i Katusha Vicioso, Caruso e "Purito" Rodriguez, costretti al ritiro -
Lo SPECIALE GIRO 2014
Meyer soccorre il compagno Svein Tuft, la prima maglia rosa di questo Giro. Entrambi sono poi rientrati in corsa -
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A terra anche lo sprinter della Garmin Tyler Farrar, per fortuna senza grandi conseguenze. Braijkovic, Villella e Cecchinel sono stati invece costretti ad abbandonare la corsa -
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Nella quinta tappa era finito a terra il campione nazionale giapponese Arashiro -
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Caduta anche per l'esperto Gasparotto, a conferma che l'asfalto bagnato può tradire anche le vecchie volpi del gruppo -
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Brutto fuoripista anche per Zeits del team Astana, compagno di Gasparotto, nel corso della terza tappa -
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Gli Orica GreenEdge non possono certo dirsi fortunati: nel corso della terza tappa era finito a terra anche Meyer. Con lui Boasson Hagen del Team Sky e molti altri corridori, per fortuna senza grosse conseguenze -
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Peggio è andata già nella prima tappa a Daniel Martin del team Garmin, scivolato su un tombino durante la cronosquadre inaugurale e costretto ad abbandonare la corsa già in Irlanda -
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