LA FOTOGALLERY. Che la scenografia fosse insuperabile, con le colline piemontesi e le terre dei grandi vini, si sapeva. Ma anche il percorso della 12esima tappa era splendido. Tecnico e affascinante, ha favorito il più forte: Rigoberto Uran. LO SPECIALE

In una tappa Barbaresco-Barolo il tema del giorno lascia pochi dubbi. Di ottimi rossi ne saranno circolati parecchi, tra la gente che ha atteso il passaggio dei corridori... (foto Watson) -
LO SPECIALE GIRO D'ITALIA 2014
Chi invece non ha poi digerito così bene il paesaggio è sicuramente Cadel Evans. L'ex maglia rosa era partito con l'intenzione di fare il vuoto e invece ha trovato tra le vigne un avversario insuperabile -
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Eccolo qui, Rogoberto Uran, con ben altro piglio, mentre passa più o meno nello stesso punto del percorso. La nuova maglia rosa ha rifilato 1'34" a Evans, 1'39" a Majka e oltre 2' a tutti gli altri -
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A fine tappa, specialmente questa tappa, non potevano mancare le bollicine. Speriamo che non fosse champagne francese... -
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In mezzo ai filari ha trovato l'ispirazione bucolica giusta anche Diego Ulissi, uno dei grandi protagonisti del Giro fin qui. Il toscano s'è dovuto inchinare solo a Uran e ha mostrato di essere ancora bello frizzante -
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Posizione diversa, più aggressiva e alta sui pedali, per il polacco Majka, coetaneo di Ulissi. Lui quatto quatto è terzo in classifica generale, saldamente maglia bianca. Ottima annata, non c'è che dire, questo '89 -
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Tra tanto vino, a lungo è stata protagonista l'acqua... quella dal cielo, caduta su buona parte dei corridori. Con tanto di fulmini sopra il tedesco Keisse, come mostra questa foto tratta da Instagram -

A fare le spese della pioggia è stato il povero Tobias Ludvigsson. Passato con un ottimo intermedio, ha finito il suo Giro con un volo spaventoso. Per fortuna, per lui nessuna frattura o lesione interna -
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