Giro, si torna a salire: la 18a tappa promette scintille

Ciclismo
Dopo la tappa intermedia di ieri, si riprende a salire al Giro nella 18esima frazione
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Dopo la frazione intermedia di Vittorio Veneto, ecco il quarto arrivo in alta montagna, ai 1760 metri di Rifugio Panarotta. Con la polemica ancora calda, non sono da escludere numerosi attacchi alla maglia rosa di Nairo Quintana

Dopo aver tirato il fiato con l'arrivo a Vittorio Veneto che ha visto il successo dell'italiano della Bardiani-CSF Stefano Pirazzi, il Giro riprende a salire. Con la Belluno-Rifugio Panarotta, 18esima frazione di 171 Km, prende il via la tre giorni che deciderà le sorti della corsa rosa. Si tratta del quarto arrivo in alta montagna, anche se meno duro dei precedenti e dello Zoncolan, che attende sabato il gruppo.

Tre i Gran premi della montagna disseminati sul percorso. Si sale sulle Dolomiti con il Passo San Pellegrino, GPM di prima categoria, a quota 1918 metri. Poi è in programma la lunga discesa che porta in Val di Fiemme, mentre a una cinquantina di chilometri dall'arrivo si entra nel vivo tornando sulle Alpi con la scalata del Redebus (1457 metri), una novità per il Giro, dalla pendenza media del 10%.

La frazione presenta poi la discesa verso la Valsugana prima dell'ultima ascesa verso il Rifugio Panarotta: 16 km con pendenza media dell'8% e con punte del 14%, su una strada ricca di tornanti. Dopo le polemiche sulla presunta neutralizzazione della discesa dello Stelvio, Nairo Quintana sarà sotto attacco.

I team che si sentono penalizzati (BMC, Tinkoff Saxo, Omega Pharma) e che hanno uomini di classifica formeranno una coalizione contro la Movistar? Di sicuro chi vuole provare a vincere la corsa rosa tenterà l'assalto al colombiano già nell'ascesa verso il Rifugio Panarotta, che torna ad ospitare il Giro 48 anni dopo il successo di Gianni Motta.