Record dell'ora, Voigt fa l'impresa: nuovo primato a 51.115

Ciclismo
Tutta la gioia di Jens Voigt dopo aver battuto il record dell'ora che apparteneva a Sosenka (Getty Images)
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Il corridore tedesco, fresco 43enne e ormai ritirato dall'attività su strada, riesce a strappare il record al ceco Sosenka, nove anni dopo. Sul velodromo di Grechen, in Svizzera, cadono la barriera dei 50 e quella dei 51 km. Un vero capolavoro di potenza

di Stefano Rizzato

Un'ora di fatica, senza perdere una pedalata, sempre sul passo, come - del resto - in 17 anni su strada. Così Jens Voigt è riuscito a mettere la ciliegina sulla torta della sua carriera di grande passista. L'ha fatto nel Velodrome Suisse di Grenchen, in Svizzera, andandosi a prendere un traguardo tra i più prestigiosi: il record dell'ora. Sessanta minuti sull'anello per percorrere 51.115 metri. Cade così il primato del ceco Ondrej Sosenka, 49.700 metri.

Una progressione irresistibile - Da subito Voigt ha iniziato a costruire il proprio record, con un'andatura vicina ai 51 km orari fin dai primi giri. È così che ha raggiunto i 10 km con 12” di vantaggio su Sosenka, i 20 km con 24” di anticipo sul ceco, ai 30 km con 35” sul precedente record. La sua velocità media scema nella parte centrale, scende sotto i 50,7 km orari ma poi risale negli ultimi venti trionfali minuti, fino a oltre 51 km orari in un finale maestoso. Ai 40 km Voigt ha un comodo anticipo di 59”, ma aumenta ancora. Gli ultimi dieci chilometri sono un’esibizione di forza e resistenza, fatta con le gambe che “gridano” di dolore e l’acido lattico oltre ogni livello di guardia. Alla fine però, la missione è compiuta. Well done, Jens!

Il primo tentativo della nuova era - Con il suo primato, il 43enne tedesco diventa il primo della nuova epoca sancita dall'Uci per il record dell'ora. Nel 2000 la federazione internazionale aveva infatti cancellato quasi trent'anni di storia, indicando come validi solo i primati (l'ultimo era stato Merckx nel '72) fatti con bici tradizionali. Da quest'anno, anche per far tornare in auge una prova finita nel dimenticatoio, l'Uci ha cambiato di nuovo: il record dell'ora si può fare con bici in linea con le regole per il ciclismo su pista. Quindi con ruote lenticolari e telai supertecnologici.

Quanto durerà? -
Voigt è sicuramente più completo e forte di Sosenka, che per altro finì la carriera nel 2008 dopo una squalifica per doping. Ma che riuscisse nel primato non era per nulla ovvio, anche per l'assenza di esperienza specifica in pista. Per lo stesso motivo, non è difficile immaginare che Fabian Cancellara o Tony Martin finiranno per superare il limite fissato da Voigt. Entrambi gli atleti hanno già mostrato interesse, soprattutto Cancellara, e sono più cronoman di Voigt. Lo stesso potrebbe valere per Bradley Wiggins. E, attenzione, da oggi pare ci sia un altro candidato: Chris Froome del Team Sky.


”Un regalo per i fan” – Lo stesso Voigt ammette che il suo primato potrebbe avere vita non troppo lunga: "Non mi faccio illusioni, era prima di tutto un regalo per i miei fan, qualcosa da raccontare ai miei nipoti quando avrò 75 anni. Ho corso contro Boardman, Indurain e Sosenka, ma anche con Cancellara e la sua generazione. Mi piace l’idea di essere un ponte tra queste due epoche di specialisti e aprire la strada per qualcuno”.

La previsione di Eddy Merckx
- Il Cannibale Eddy Merckx era riuscito nel record nel 1972, uno tra i tanti campioni - insieme a Moser, Anquetil, Coppi e Indurain - a fare il primato. Il grande campione belga aveva dato a Voigt almeno il 50 per cento di chance di riuscire a battere Sosenka. Ma, parlando alla tv Sporza, non ha mancato di puntualizzare: “Sono stato l'ultimo a farlo con telaio, ruote, casco normali e i pedali con i lacci. Avessi corso con gli agganci sui pedali, sarei andato facilmente oltre i 50 chilometri".