
Negli anni '90 il simbolo del record dell'ora fu lui, Chris Boardman, ottimo cronoman inglese, oro a Barcellona 1992 su una bici Lotus, cavia per il meglio della tecnologia pedalatoria e capace di battere il primato tre volte tra il 1993 e il 2000 -

Ecco Boardman con i giornalisti dopo il suo secondo record, quello del 1996: a quell'altezza l'attenzione internazionale sul record dell'ora era davvero alta e ottenere il primato valeva almeno quanto un Mondiale su strada -

I 56.375 metri percorsi da Boardman a Manchester, il 7 settembre 1996, restano il primato "teorico" dell'ora. Nel 2000 l'Unione ciclistica internazionale vietò le bici speciali e cancellò oltre vent'anni di record, riportando ai 49.431 di Merckx 1972 -

Oggi l'Uci ha riammesso le bici supertecnologiche, o meglio: solo quelle che seguono le regole valide per il ciclismo su pista. Quella di Boardman non lo era e così il riferimento resta quello del ceco Ondřej Sosenka, 49.700 fatti nel 2005 a Mosca -

Quando nel 2000 l'Uci optò per quella che fu definita la "regola Merckx", Boardman decise comunque di riprendersi il record e ci provò con una bici normale, sempre a Manchester. Ebbene: riuscì a fare 10 metri meglio del Cannibale: 49.441 contro 49.431 -

Tra i grandi campioni che si sono cimentati con il primato c'è anche Miguel Indurain, primo ad andare oltre i 53 km al Velodrome du Lac di Bordeaux. La sua bici era una Pinarello davvero futuristica. Non a norma, in base alle regole poi imposte dall'Uci -

Ma un vero bolide era anche la bici che Moser utilizzò nel 1984 a Città del Messico, per un doppio record che conquistò le prime pagine dei giornali. Un'impresa rimasta poi storica per il ciclismo italiano -

A Città del Messico, in altura proprio come Merckx nel 1972, l'avversario da battere, Moser portò un team messo in piedi da Enervit, con scienziati e tecnici che resero il primato un grande successo d'equipe -

Ecco invece Eddy Merckx e la sua splendida posizione, su una bici tradizionale, nel suo tentativo del 1972. Il Cannibale si fermò a 49.431 e - con le regole attuali - resta il terzo classificato di sempre nella specialità, dietro Sosenka e Boardman -

Nel XXI secolo la passione per il record dell'ora s'è decisamente appannata, prima dell'interesse di Voigt e Cancellara. Nel passato era questione da grandi campioni, compreso Jacques Anquetil, che nel 1956 fece il primato nel mitico Vigorelli di Milano -

Anquetil fu il primo a battere un altro simbolo del ciclismo italiano, Fausto Coppi. Anche l'Airone aveva centrato il record al Vigorelli. E' stato uno dei quattro italiani a riuscirci, con Giuseppe Olmo (1935), Ercole Baldini (1956) e Moser (1984) -

Ora non resta che vedere se Jens Voigt riuscirà, alla tenera età di 43 anni, a spodestare finalmente Sosenka e coronare così una carriera lunga ben 17 anni. Viste le sue doti sul passo, l'impresa sembra davvero possibile... -