
Ormai da tradizione, ogni anno, il ciclismo riparte dal caldo e da terre lontane dall'Europa. E sta diventando una tradizione anche l'appuntamento con il Dubai Tour, corsa organizzata da Rcs (quelli del Giro...) e che ha radunato molti big del pedale -

La corsa degli Emirati, in quattro tappe per lo più pianeggianti, segna l'esordio stagionale di Vincenzo Nibali. Eccolo mentre posa, alla vigilia della partenza, con lo skyline di Dubai sullo sfondo -

Il trionfatore del Tour de France 2014 ha scelto di avvicinarsi con un programma morbido al nuovo appuntamento con la Grande Boucle e alla difesa della maglia gialla vinta lo scorso anno. Il messinese sarà però alla Milano-Sanremo il prossimo 22 marzo -

Al Dubai Tour anche un Team Sky carico e con grandi ambizioni. Per l'occasione la squadra britannica ha puntato tutto su un italiano, uno dei migliori interpreti della volata: Elia Viviani -

Tre delle quattro frazioni in programma sono completamente pianeggianti. Tra minareti, dune e grattacieli, il gruppo ha anche modo di guardare un po' il panorama -

È negli ultimi chilometri che s'inizia a fare sul serio, con gli sprinter che scaldano i motori, già affamati di vittoria nonostante il caldo e pronti a sgomitare fino alla linea del traguardo -

Quando si parla di velocisti affamati di vittoria, in cima alla lista c'è sempre lo stesso nome: quello di Mark Cavendish. Che infatti - dopo un testa a testa con il bravissimo Andrea Guardini - ha conquistato la prima frazione -

Identico scenario anche per la seconda tappa, che prende il via all'ombra dei grattacieli di Dubai e prevede 185 km tutti piatti fino alla prevedibile seconda volata di gruppo consecutiva -

Il copione è in effetti lo stesso, con il gruppo che resta a lungo compatto sotto il sole e lungo le ampie - e di solito trafficate - superstrade degli Emirati -

A entrare in azione nel finale è con decisione il Team Sky. Dietro a Cavendish e Guardini, nella prima tappa, si era infilato un ottimo Elia Viviani, già in gran forma in questo assaggio di stagione -

E proprio Viviani riesce alla fine nell'impresa di battere Cavendish e seminare tutti quanti: è sua la seconda frazione. Ed è la terza vittoria stagionale per il Team Sky, dopo i successi australiani di Richie Porte -

Unica diversa dalle altre nell'altimetria, la terza tappa era facilmente riconoscibile come la frazione decisiva. Merito dell'arrivo in salita: solo uno strappetto, ma abbastanza per innescare un tentativo da parte di uomini come Valverde o Rodriguez -

Alla fine Valverde si è mosso, ma si è mosso soprattutto lo sprinter più completo e meno puro tra quelli in gara: John Degenkolb. Il tedesco è volato a cogliere il suo primo successo stagionale distanziando proprio lo spagnolo di 2". Che numero! -

Con Cavendish che ha tagliato il traguardo staccato di 10" e grazie all'abbuono, Degenkolb è anche il nuovo leader della classifica generale, a una sola tappa - di nuovo pianeggiante - dalla conclusione -

Ma proprio l'ultima frazione riserva l'ennesimo ribaltone della corsa: è ancora Mark Cavendish a sprintare più veloce di tutti, con Viviani secondo e lo spagnolo Lobato terzo -

Grazie all'abbuono della quarta e ultima tappa, il velocista dell'Isola di Man conquista lo slendido trofeo disegnato da Pininfarina, premio per il vincitore della classifica generale. Secondo è Degenkolb, terzo ancora Lobato -