Giro di boa, 8.a tappa da duri: la lunga salita sul Matese
CiclismoCon i 186 Km da Fiuggi (Frosinone) a Campitello (Campobasso) si chiude la prima settimana del Giro 2015. Al traguardo molisano le maggiori difficoltà: scalata di 13 Km, con 900 m di dislivello, pendenze medie del 7% e punte massime del 12%
Si chiude la prima settimana del Giro d'Italia 2015 con l'8.a tappa: 186 chilometri da Fiuggi a Campitello Matese, ovvero la frazione più dura di questa prima metà del giro. Tappa di alta montagna appenninica, dopo il via si comincerà a salire verso Veroli (Frosinone), ma il primo grande ostacolo arriverà nei successivi cinquanta chilometri, con la lunghissima ascesa verso Forca D'Acero (tra Lazio e Abruzzo).
Questo primo gran premio della montagna presenta pendenze al 4%, ma la vera difficoltà sta nella sua lunghezza, quei 30 chilometri che potrebbero condizionare il finale. Entrati in Molise, e una volta superata Isernia, via alla salita più complicata della giornata che porterà fino al traguardo di Campitello Matese (Campobasso): 13 chilometri con 900 metri di dislivello, pendenze medie del 7% con punte massime che toccano il 12%.
Non si tratta certo di una salita proibitiva, ma qui le insidie sono sempre le stesse: la lunghezza e la pendenza costante. Contador, nonostante le condizioni fisiche non al top, Aru e Porte sono i favoriti e un loro attacco è ipotizzabile al decimo chilometro, ma un tentativo non è da escludere sulle pendenze più sensibili, 2 chilometri prima.
Questo primo gran premio della montagna presenta pendenze al 4%, ma la vera difficoltà sta nella sua lunghezza, quei 30 chilometri che potrebbero condizionare il finale. Entrati in Molise, e una volta superata Isernia, via alla salita più complicata della giornata che porterà fino al traguardo di Campitello Matese (Campobasso): 13 chilometri con 900 metri di dislivello, pendenze medie del 7% con punte massime che toccano il 12%.
Non si tratta certo di una salita proibitiva, ma qui le insidie sono sempre le stesse: la lunghezza e la pendenza costante. Contador, nonostante le condizioni fisiche non al top, Aru e Porte sono i favoriti e un loro attacco è ipotizzabile al decimo chilometro, ma un tentativo non è da escludere sulle pendenze più sensibili, 2 chilometri prima.