Dopo il giorno di riposo, l'assalto all'incubo Mortirolo

Ciclismo
Il percorso della 16esima tappa
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Dopo avere osservato il secondo e ultimo giorno di relax, la corsa riparte con la 16ma tappa, da Pinzolo (Trento) ad Aprica (Sondrio), lunga 174 chilometri. Una frazione di alta montagna, con pendenze da brivido

Il Giro, dopo avere osservato il secondo e ultimo giorno di riposo, martedì ripartirà con la 16ma tappa, da Pinzolo (Trento) ad Aprica (Sondrio), lunga 174 chilometri. Una frazione di alta montagna, con pendenze da brivido e un codice di difficoltà off-limits.


I corridori saranno chiamati a superare cinque Gpm, per un totale di 4.500 metri di dislivello complessivi. Il percorso prevede inizialmente l'ascesa verso Campo Carlo Magno (in gran parte è la salita di due giorni prima), quindi la discesa veloce su Dimaro e la successiva salita verso il Passo del Tonale, dove comincerà un'altra discesa, ma verso Ponte di Legno ed Edolo. A quel punto partirà la prima salita verso l'Aprica, attraverso il paese di Santicolo, con pendenze attorno al 15 per cento nel primo tratto. Dopo Corteno Golgi, il gruppo rientrerà sulla Statale 39 e passerà una prima volta sul traguardo.

Seguirà una discesa ampia e veloce nella prima parte, poi stretta e tecnica verso Stazzona. Passaggio pianeggiante (l'unico della tappa) attraverso Tirano, per affrontare quindi il Mortirolo dal versante classico di Mazzo di Valtellina (con i 6 chilometri centrali al 12,2 per cento e punte del 18). Discesa tecnica, ma a carreggiata ristretta nella prima parte, fino a Monno e a seguire fino a Edolo, dove si affronteranno una seconda volta i 14 chilometri che portano ad Aprica. Gli ultimi chilometri prevedono una strada interamente in salita, con dislivelli notevoli fra Edolo e Santicolo (pendenza massima del 15 per cento), ma che poi scemano verso l'arrivo, passando dal 5 per cento ai -5 chilometri, fino a raggiungere pendenze inferiori al 2 per cento negli ultimi 500 metri. La larghezza della sede stradale all'arrivo è di 7,5 metri, con pavimentazione in asfalto e, tanto per cambiare, una leggera salita.

Due i traguardi volanti della tappa: il primo dopo 92,8 chilometri, a Corteno Golgi; il secondo dopo 119,6 chilometri, a Tirano. Cinque i Gran premi della montagna: il primo dopo 13,3 chilometri, a Campo Carlo Magno (2/a categoria), a quota 1.681 metri, quando i corridori affronteranno una salita lunga 13,3 chilometri; il secondo dopo 55,5, sul Passo del Tonale (2/a categoria), a quota 1.882 metri: si tratta di una salita lunga 15,3 chilometri, con un dislivello di 926 metri, una pendenza media del 6,1 per cento, massima del 10; il terzo al primo passaggio dall'Aprica (3/a categoria), dopo 100,9 chilometri e a quota 1.173: e' una salita lunga 14 chilometri, con un dislivello di 485 metri, una pendenza media del 3,5 per cento, massima del 15; il quarto sul Passo del Mortirolo (1/a categoria), dopo 140,7 chilometri, a 1.854 metri: la salita è lunga 11,8 chilometri, presenta un dislivello di 1.289 metri, una pendenza media del 10,9 per cento, massima del 18; il quinto e ultimo sarà posto sul traguardo dell'Aprica, dopo 174 chilometri.


La tappa partirà da via Campiglio, sulla Statale 239 di Pinzolo, alle 11,50; l'arrivo è previsto ad Aprica, in corso Roma, fra le 17 e le 17,30. Verranno interessate il Trentino e la Lombardia, ma in particolare tre province: Trento, Brescia e Sondrio. In passato per sette volte Aprica è stata sede d'arrivo di una tappa del Giro d'Italia: nel 1962 (vittoria di Adorni), nel 1990 (il venezuelano Sierra), nel 1991 (Chioccioli), nel 1994 (Pantani), nel 1996 (Gotti), nel 1999 (lo spagnolo Heras), nel 2006 (Basso).