Contador: "Potrebbe non essere il mio ultimo Giro d'Italia"

Ciclismo
Alberto Contador resta in maglia rosa con la Coppa del Giro 2015 (Getty)
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Lo spagnolo dopo il secondo successo nella corsa rosa: "Sono Giri d'Italia speciali, sono molto felice. La gente che mi ha fatto sentire molto amato. Ho superato tante difficoltà, alla fine è arrivata la maglia rosa. Ultimo Giro? Mai dire mai"

Questa sera si divorerà una pizza. E' uno dei premi che si concederà per aver conquistato la maglia rosa al 98esimo Giro d'Italia. Alberto Contador, al traguardo di Milano, ha mostrato le tre dita, perché considera ancora suo anche il Giro del 2011, che gli fu tolto per una questione di doping. "Sono stati tutti e tre speciali, ho lavorato tantissimo per vincerli e sono molto felice - spiega lo spagnolo della Tinkoff-Saxo – La gente mi ha fatto sentire molto amato, sono state tre settimane molto dure e alla fine ho conseguito la maglia rosa".
Una maglia che il 'Pistolero', contrariamente a quanto già annunciato, potrebbe difendere il prossimo anno dall'assalto di Vincenzo Nibali: "Se è stato il mio ultimo Giro? Vediamo, non si sa, da noi si dice sempre la penultima, non l'ultima volta. Se tornerò l'anno prossimo? Mai dire mai...". Di certo, Contador è affezionato alla corsa rosa: "Sono venuto qui per il grande ricordo e amore che mi ha dato la gente negli anni precedenti, adesso tra cinque settimane mi aspetta uno sforzo importantissimo". Il campione spagnolo infatti cercherà di realizzare la doppietta Giro-Tour: "Più che sognare il Tour, si deve lavorare. Ora cercherò di riposarmi il più possibile, poi inizieò a concentrarmi e, da sabato, a lavorare. Ho fatto la prima parte, adesso mi aspetta la seconda e ci voglio provare". Chi può pensare al futuro, di certo, è Fabio Aru, battuto solo da un fuoriclasse come Contador. Ma non certo sconfitto. "Alberto - osserva il sardo, fra i più applauditi a Milano, dopo le due imprese su Cervino e Sestriere - è un fuoriclasse assoluto, un corridore straordinario. Essere secondo solo a lui, per me, è un grande onore. In questo Giro non ho mai mollato e, alla fine, sono stato premiato con il secondo posto. E' stata una bellissima esperienza per me. Il Tour? Vediamo quali saranno i programmi della squadra, le scelte dei tecnici, in questo momento devo pensare solo a recuperare".