Inventò il Merckxismo-Leninismo. Auguri, Eddy per i 70 anni

Ciclismo
Eddy Merckx in giallo vince il Tour, il 21 luglio '74: al suo fianco Poulidor e Sercu (Getty)

Tiranno assoluto, dominatore senza rivali del ciclismo tra i Sessanta e i Settanta, Cannibale (il suo soprannome ufficiale): nessuno mai come il grande campione belga, che ora spegne settanta candeline. Ecco la sua inimitabile carriera

Ha partecipato a 1800 gare da professionista, 445 le vittorie. Meglio di lui nessuno mai. Ha iniziato a dominare alla Milano-Sanremo 1966 e ha smesso 11 anni dopo al Tour du Condroz, nel suo Belgio. In mezzo un elenco interminabile di trionfi. Oggi compie 70 anni, essendo il signor Edouard Louis Joseph Merckx, detto per l'appunto Eddy, nato a Meensel-Kiezegem il 17 giugno 1945. L'uomo che, disse qualche fantasioso e politicizzato suiveur, inventò il Merckxismo-Leninismo, per dire una dittatura durevole e senza pericoli di detronizzazione.



Cinque Giri d'Italia (1968, 1970, 1972, 1973, 1974), cinque Tour de France (dal 1969 al 1972 e nel 1974), re della Vuelta spagnola nel 1973. Merckx ha inoltre trionfato in sette Milano-Sanremo su 11 edizioni. E poi le Grandi classiche, tutte: ha vinto 2 Giri delle Fiandre, 3 Parigi-Roubaix, 5 Liegi-Bastogne-Liegi e 2 Giri della Lombardia. Un Cannibale (suo soprannome ufficiale) in sella a una bicicletta. Divorava qualunque competizione. Pure tre Mondiali su strada: 1967, 1971 e 1974. Auguri, Cannibale, per i tuoi primi 70 anni.