
LA FOTOGALLERY. Nel giorno della festa nazionale francese, la Grande Boucle scala il Gigante della Provenza, terribile salita che in passato è stata teatro di imprese e tragedie. Tappa accorciata di 6 km a causa del forte vento

La dodicesima tappa del Tour arriva sul Mont Ventoux, uno dei luoghi mitici del ciclismo. Il traguardo verrà posto 6 km più in basso della cima, ai 1.435 metri di Chalet Reynard, dove finisce il bosco e inizia la grande pietraia della vetta del monte, a causa di forti raffiche di vento che superano i 100 km/h. La salita finale è più breve rispetto all'originale di 9.5 km, ma altrettanto dura, con una pendenza media dell’8,8%. Si evocano sul Ventoux, su questa salita lunare, epiche battaglie. Come quella tra Lance Armstrong e Marco Pantani nel 2000 -
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Il Ventoux, chiamato così per le forti raffiche di Mistral che soffiano da Nord-Ovest, è stato scoperto piuttosto tardi dall'organizzazione della Grande Boucle, che lo ha inserito nel programma per la prima volta nel 1951 -
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Il 13 luglio del 2000, un Pantani vecchio stampo batte la maglia gialla del portentoso Lance Armstrong, che a fine tappa dirà: "L'ho lasciato vincere". Marco non perdonerà mai all'americano (poi spogliato dei sette Tour vinti a causa del doping) quella frase, che tentava di ridimensionare una delle ultime imprese del Pirata -
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Il Ventoux è anche la tomba di Tom Simpson, che il 13 luglio del 1967 morì a causa della fatica, del caldo e di un micidiale cocktail di anfetamine -
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Ogni giorno, ciclisti da tutto il mondo posano un ricordo sulla lapide in memoria del ciclista britannico -
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Sul Ventoux hanno vinto leggende del ciclismo, come Charly Gaul, Raymond Poulidor, Eddy Merckx, Marco Pantani e Chris Froome -
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Ed eccolo il britannico del Team Sky, che nel 2013 mise una grossa ipoteca sul suo primo Tour, vincendo sul Ventoux nella tappa che, anche allora, si correva nel giorno della festa nazionale francese, il 14 luglio -
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Decine di migliaia di appassionati si recano sul Ventoux ogni volta che il Tour scala il mitico 'Pelato', come viene soprannominato per l'assenza totale di vegetazione -
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In cima, a 1912 metri di altitudine, spicca l'osservatorio meteorologico -
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Sassi e pietre, vento fortissimo e caldo insopportabile (con punte superiori ai 40 gradi): il Ventoux è leggenda grazie anche alle sue peculiarità, che ne fanno un mostro quasi insensato nella dolce Provenza -
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La lunga carovana di camper degli appassionati che si accalcano sull'ascesa del Ventoux -
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L’inizio della salita è agevole, ma dopo il tornante di Saint Esteve inizia l’inferno. Per circa 10 km la strada sale nel bosco senza dare tregua, con la pendenza che oscilla tra il 9% e il 10%, fino all'arrivo a Chalet Reynard, dove è stato fissato il traguardo -
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Da contraltare al 'Pelato', ecco i campi di lavanda in fiore: uno spettacolo della natura -
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Vento e caldo: le condizioni climatiche della tappa del Ventoux (che per la decima volta è teatro dell'arrivo di una tappa del Tour) sono sempre estreme -
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C'è chi va sul Ventoux in bicicletta per aspettare i propri idoli... -
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C'è invece chi va in camper, ma non vuole perdere l'occasione di dire agli amici: "Anche io ho pedalato sul Ventoux..." -
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