Ciclismo, squadra belga vieta la barba ai propri corridori

Ciclismo
Emiel Planckaert sarà il prossimo anno un membro della Sport Vlaanderen-Baloise (Foto Instagram)
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La Sport Vlaanderen-Baloise, per bocca del suo direttore sportivo Walter Planckaer, è stata categorica: niente barbe lunghe nel Team: "Sono una porcheria, lo faccio per l'eleganza del ciclismo", ha detto il ds belga

Barba? No, grazie. E' questo il diktat della Sport Vlaanderen-Baloise, squadra professionistica di ciclismo che partecipa alle prove dell'UCI Europe Tour e che può prendere il via anche a gare del Pro Tour, se invitata. A svelarlo al portale fiammingo 'Het Nieuwsblad' è stato Emiel Planckaert, 21enne della Lotto -Soudal U23, che dalla prossima stagione indosserà la maglia dell'equipe belga. Interpellato sullo spinoso caso, il direttore sportivo Walter Planckaert, è stato categorico: "Siamo dei ciclisti, non dei piloti di motocross o dei giocatori di rugby. Il moccio e i resti di cibo nella barba di un corridore in pieno sforzo sono una porcheria", ha spiegato il vincitore dell'Amstel Gold Race nel 1972 e del Fiandre nel 1976. 

Secondo Planckaert, questa misura è stata adottata per preservare l'eleganza nel ciclismo. Secondo quanto riportato da Het Nieuwsblad, saranno ammesse barbe incolte come quella dei belgi Philippe Gilbert e del campione olimpico in carica, Greg Van Avermaet. Quella che non sarà accettata alla Sport Vlaanderen-Baloise, sarà la barba da hipster come quella che in gruppo è mostrata dal tedesco Simon Geschke. E se un corridore non accettasse di fare un salto dal barbiere prima di firmare il contratto? "Semplice, dovrà trovarsi un'altra squadra", la risposta secca di Planckaert.