Tour 2018, sulle Alpi vince Julian Alaphilippe: Van Avermaet in giallo, i big restano a guardare

Ciclismo

Nel primo tappone di montagna del Tour 2018 prevale la strategia tra gli uomini di classifica, che si studiano a lungo e non concedono scatti. La fuga così trova il modo di arrivare al traguardo, guidata da Greg Van Avermaet che si conferma in testa alla classifica generale e da Julian Alaphilippe che porta a casa tappa e maglia a pois

TOUR, IL RACCONTO DELLA DECIMA TAPPA

TOUR, TUTTE LE CLASSIFICHE

Nella decima tappa da Annecy a Le Grand Bornard, la prima vera sfida per gli scalatori e gli uomini di classifica del Tour 2018, tutti aspettavano scatti ed emozione, ma a vincere è stata la tattica. Oltre a Julian Alaphilippe, il fuggitivo di giornata che conquista così la prima vittoria francese in questa edizione della Grande Boucle in quella che era una delle frazioni più attese dei primi dieci giorni. L'altro grande vincitore di giornata è Greg Van Avermaet, che resta con gli uomini di testa fino a 40 km dall'arrivo per poi stringere i denti e riuscire addirittura a consolidare la sua maglia gialla grazie al quarto posto conquistato al traguardo (1'44'' il suo ritardo dal vincitore). Il gruppo dei migliori infatti arriva soltanto 100 secondi dopo, compatto e senza aver raccontato molto della condizione dei pretendenti al podio parigino. Van Avermaet aumenta dunque il margine su Geraint Thomas, che resta secondo staccato di 2'22''. Sul terzo gradino del podio Alejandro Valverde, con oltre 3' minuti di ritardo.

La cronaca

Immobilismo e attendismo sono stati gli elementi chiave di una tappa nella quale erano state riposte tante aspettative, ma che in larga parte sono state disattese. La speranza che il giorno di riposo permettesse ai corridori di alta classifica di avere le energie per provare ad attaccare da lontano non ha trovato conferma. Una frazione disegnata ad hoc per gli Alejandro Valverde di questo mondo, piena zeppa di salite da scalare e con lo spauracchio dell’ascesa più complessa piazzata dopo soli 60 km dalla partenza. Il grande ostacolo da affrontare infatti era Plateau des Glieres: una salita di poco più di 6.000 metri, con oltre l’11% di pendenza media e con lo sterrato a rendere tutto molto più complicato. L’attendismo dei big e la distanza dal traguardo però, hanno fatto sì che nulla accadesse su quel colle, dando spazio e fiato alla fuga che ha trovato il margine per arrivare al traguardo. Il gruppo ha lasciato fare, passando il tempo a studiarsi e concedendo così più di sette minuti di vantaggio a Greg Van Avermaet e compagni, in un anomalo siparietto in cui nessuno ha dato fondo alle proprie energie per andare a riprendere la maglia gialla. Il corridore della BMC infatti non fa paura per la classifica generale e così il belga è riuscito a cogliere tutti di sorpresa e a consolidare il suo primato in classifica generale. Sul Col de Romme (8.8 km all’8.9% di pendenza), la penultima ascesa di giornata, la corsa si è in parte accesa quando al traguardo a quel punto mancavano meno di 36 km. Lo sporadico scatto di Warren Barguil ha fatto il solletico al Team Sky, in controllo della corsa dal primo all’ultimo metro di corsa, con tutti i candidati al successo finale rimasti in gruppo (Rigoberto Urán è l’unico a mostrare qualche segno di cedimento sull’ultima ascesa). In testa alla gara invece Julian Alaphilippe rompe gli indugi sul Col de Romme e conquista il margine decisivo su tutti gli altri per andare a prendersi il successo di tappa e la vetta della classifica scalatori, al termine di una giornata che difficilmente dimenticherà.