Liegi-Bastogne-Liegi: trionfo di Pogacar, terzo van der Poel

A cura di Alberto Pontara/Alfredo Corallo

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Secondo successo per lo sloveno nella classica monumento più antica al mondo, assoluto dominatore di questa edizione numero 110 della 'Doyenne', lunga 255 km con 11 salite. Decisivo l'attacco sulla mitica Redoute ai -34 dall'arrivo. Secondo Bardet, terzo l'olandese con due minuti di ritardo dal vincitore

 L'ALBO D'ORO

Van der Poel non risponde

Sale ancora il vantaggio del campione sloveno, in fuga verso la vittoria con 23 secondi di vantaggio su van der Poel!

Vola Pogacar sulla Redoute

Come prevedibile, lo sloveno ha attaccato sulla Redoute: al momento ha 15 secondi sugli inseguitori, tra cui Carapaz.

Scatto di Pogacar!


Comincia la Redoute!

La salita misura 1,7 chilometri con una pendenza media del 9,5% e punte vicine al 22%. Ha un dislivello di 161m. La cima è situata a 292 metri sul livello del mare.


Pogacar è supportato da Hirschi e Almeida, nelle prime posizioni del gruppo anche Formolo. Van der Poel è lì con i primi.

Verso la Redoute

Mancano 40 km all'arrivo e tre alla Redoute, che potrebbe rivelarsi decisiva per la corsa. Pogacar attaccherà? 


45 km all'arrivo: gruppo compatto

Terminata la Côte de Desnié con il gruppo compatto, formato da una cinquantina di corridori. La prossima salita sarà la mitica Redoute!

Pogacar e van der Poel davanti

Il gruppo affronta ora la Côte de Desnié (1,6km al 8,1%), quart'ultima salita della corsa. Pogacar e van der Poel davanti, 'protetti' dai rispetti gregari.

50 KM AL TRAGUARDO


Gli italiani che hanno vinto la Liegi

A guidare la classifica dei successi azzurri è Moreno Argentin con quattro vittorie (1985, 1986, 1987 e 1991). Il primo fu Carmine Preziosi (1965), l'ultimo Danilo Di Luca (2007). In mezzo i trionfi di Silvano Contini (1982), Michele Bartoli (1997 e 1998), Paolo Bettini (2000 e 2002) e Davide Rebellin (2004).

Anche Formolo nel gruppo di testa

Il veronese andò vicino alla vittoria nella Liegi nel 2019, secondo alle spalle del danese Jakob Fuglsang. 

Piove sulla Liegi

Allo scollinamento del Col du Rosier, sono una quarantina i corridori davanti. Tra i più attivi lo sloveno Domen Novak, connazionale e 'scudiero' di Pogacar alla UAE Emirates. Nel gruppo di testa anche il campione italiano Simone Velasco. Ricomincia a piovere sulla Liegi.

60 km all'arrivo

In testa la UAE Emirates Team di Pogacar, ma van der Poel stavolta è lì, a un passo. 

Ricomincia la salita

Si sale di nuovo: è il turno del Col du Rosier (4,4km al 5,9%), con una cinquantina di corridori davanti (compresi Pogacar e van der Poel).

Brutta caduta per Canal

Lo spagnolo della Movistar ha preso in pieno uno spartitraffico, costretto al ritiro dalla corsa.

Gruppo compatto: rientra van der Poel

Il fuoriclasse olandese è tornato sui primi, quando mancano 70 km al traguardo. Bisognerà capire se pagherà o meno lo sforzo della rimonta.

Van der Poel in rimonta

L'olandese recupera ancora qualcosina, 35 secondi il suo ritardo dal gruppo dei migliori, in mezzo il gruppetto comandato da Pidcock.

Van der Poel a un minuto dai primi

Concluso il Côte de Stockeu (1km al 12,5%), con Pidcock il più attivo all'inseguimento dei primi (a 48"); più indietro van der Poel, in ritardo di un minuto.

80 km all'arrivo

Ricordiamo che la caduta dei 3 corridori (Lecerf, Clynhens e Chris Hamilton), intorno ai -100 dal traguardo, ha spaccato il gruppo in due tronconi: Pocagar in quello di testa, van der Poel è rimasto bloccato dal 'traffico', costretto ora a recuperare circa un minuto dallo sloveno.

Van der Poel insegue a 1'30"

Siamo sulla Côte de Wanne (3,6km al 5,1%). In testa una decina di corridori, van der Poel insegue a oltre un minuto e mezzo (con lui anche Pello Bilbao e Vlasov). Più indietro Tom Pidcock, costretto a un cambio di bici per un problema tecnico.