Lo sloveno ha parlato alla 'CNN' della sua carriera: "Corro solo per divertirmi, non per sentirmi obbligato o qualcosa del genere. Vado alle gare con la mente libera". Sul Tour de France vinto quest’anno: "Quando ero più giovane non avrei mai pensato di poter vincere una tappa al Tour de France". E sul paragone con Eddy Marckx: "È un po' lusinghiero, ma allo stesso tempo può essere fastidioso perché vuoi solo essere te stesso"
"Non posso paragonarmi a Eddy Merckx perché corriamo in due tempi diversi. È un po' lusinghiero, ma allo stesso tempo può essere fastidioso perché vuoi solo essere te stesso, vuoi fare le tue cose, fare le tue gare e andare per la tua storia, non per quella di qualcun altro". Così Tadej Pogacar in un’intervista alla 'CNN'. Il corridore sloveno ha parlato a 360° della sua carriera, tra titoli vinti e prossimi obiettivi. "Corro solo per divertirmi, non per sentirmi obbligato o qualcosa del genere, e vado alle gare con la mente libera".
"Olimpiadi? Ho preso la decisione giusta"
Sul Tour de France vinto quest’anno (il terzo della sua carriera), ha spiegato: "Quando ero più giovane, non avrei mai pensato di poter vincere una tappa al Tour de France". E sul futuro: "Non mi piace parlare di cosa potrebbe succedere in futuro, quali record potrebbero essere battuti. Ora sono a tre Tour e con forse altri 10 anni di carriera se sto bene. Quindi le probabilità di avere ancora cinque Tour de France sono piuttosto buone, ma non è questo l'obiettivo che voglio". E proprio sul Tour, Pogacar ha ammesso che "il fatto che Jonas (Vingegaard nrd) è arrivato primo due volte al Tour de France mi ha reso ancora più affamato di partecipazione al Tour e mi ha dato una motivazione ancora maggiore". Infine, sulla scelta di non partecipare alle Olimpiadi di Parigi: "Penso di aver preso la decisione giusta", ha concluso Pogacar.