Consigli per il fantacalcio: le 10 regole d'oro dell'asta

Fantacalcio
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Introduzione

Si può essere sfortunati durante la stagione, si può alzare bandiera bianca prima del previsto ma un vero fantallenatore dà il 100% all’asta estiva. E’ qui che ci si gioca tutto: strategie, rialzi, colpi di scena e molto altro. I consigli per l’asta del fantacalcio sono davvero infiniti. Cerchiamo di racchiudere in macro argomenti i possibili errori che si tendono a commettere in quello è che l’Appuntamento di stagione con la A maiuscola. Ecco quindi le 10 regole d’oro

Quello che devi sapere

Prima regola: arrivate (più) preparati

Si potrebbe iniziare dal modulo, dal budget, dalla strategia in attacco. Invece no: la prima regola d’oro è quella relativa alla preparazione pre asta. Troppe volte ci si fa sorprendere dagli amici (rivali) di lega che anche loro hanno addocchiato quel centrocampista che speravate di prendere a poco. Ricordatevi sempre che le ricerche “classiche” in rete (attaccanti low cost, difensori a centrocampo etc) le fanno davvero tutti. Oramai ogni nuovo acquisto è snocciolato in lungo e in largo. Per sorprendere i vostri contendenti al titolo dovrete scavare più a fondo nei numeri e nelle statistiche: sarà anche un lavoraccio ma alla fine pagherà grossi dividendi

Seconda regola: historia magistra fantae

Consiglio dedicato ovviamente a che fa il fanta con gli amici da anni. Andare a riguardare il passato può aiutare più di quanto crediate. Se avete accesso alle vecchie aste, potrete iniziare a incasellare i partecipanti alla vostra lega. Dalla strategia sui portieri, a quello che azzecca spesso bomber e sorprese. Ci sarà il monosquadra e quello che invece inizia a spendere da metà asta in poi. Sapere il più possibile sulle inclinazioni fantacalcistiche della vostra lega vi aiuterà anche con la lista dei desideri, la divisione del budget e tanto altro. Se Marco prende sempre il capocannoniere della scorsa stagione, evitate di fare un piano per arrivare a Lautaro Martinez

Terza regola: le cose non vanno come dovrebbero andare

Altra regola d’oro di “preparazione” e non di “azione” all’asta: non date per scontato o per sicuro qualche affare. Farlo è il primo passo in direzione della confusione totale. Scenario: avete una strategia che prevede di prendere uno dei top 3 centrocampisti per media voto della scorsa stagione. Cosa può andare storto? Tutto o quasi: a cominciare dalle più classiche delle sorprese ovvero che quei tre vadano via a prezzi esorbitanti. Voi avevate calcolato qualcosina in più rispetto all’anno scorso e invece… Siate pessimisti nel fare i calcoli per le spese perché nulla va come preventivato

Quarta regola: siate chiari sui sistemi di gioco

L’aspetto fondamentale per una buona gestione dell’asta parte dal sistema di gioco. Ovviamente dovrete tenere conto delle vostre regole (come il modificatore) e soprattutto della disponibilità di giocatori di medio alto livello nei ruoli chiave. Oramai molte squadre di A giocano con il 3-5-2 ma tutte hanno terzini a centrocampo? Controllate numero e soprattutto qualità nelle varie liste. In più c’è sempre la questione avversari: anche loro partiranno con un’idea di base e spesso sarà la medesima che adotterete voi quindi attenzione. Siate comunque flessibili perché da questo dipenderà anche la prossima regola

Quinta regola: primi acquisti mirati

Senza scoprire troppo le carte, cercate di portare subito a casa quei giocatori che renderanno ottimale il vostro sistema. Prendere un top attaccante o un altro è al 99,99% uguale perché lo schiererete in tutti i sistemi. Più complicato invece andare ad incastrare quei ruoli chiave di cui parlavamo in precedenza. Identificare 3 o 4 giocatori fondamentali a un sistema flessibile è molto complicato perché, regola 3, le cose non vanno mai come dovrebbero andare. Aver già una base, può farvi virare su un secondo o un terzo sistema senza grossi sconvolgimenti. Non esistono infatti piani B o piani C ma leggere deviazioni da un particolareggiato piano A

Sesta regola: essere fedeli alla divisione del budget

Avete studiato, avete pianificato e alla fine avete buttato giù un po’ di liste plausibili. E’ il momento di aggiustare la rosa. Abbiamo sottolineato la costante presenza di “sgradite sorprese”: meglio quindi fare una divisione del budget al rialzo. Considerate, per i top player di qualsiasi reparto, almeno un 15-20% in più del prezzo stimato. Per essere fedeli al budget iniziate dai costi medi, per capire bene se il vostro studio è stato corretto. Tanto i primi attaccanti, portieri e centrocampisti di livello non tarderanno ad essere chiamati e il prezzo di riferimento sarà chiaro a tutti

Settima regola: occhio alle neopromosse

Facciamo ricadere in questo titolo due diversi aspetti della strategia all’asta. Da una parte non sottovalutiamo buona parte della rosa delle neopromosse facendo attenzione ai giocatori “mainstream” che, lo ricordiamo, sono “famosi” anche per i vostri amici (chi ha detto Pohjanpalo?). Andate a scovare qualche piccola gemma, non in termini di bonus perché è complicato, quanto più sul versante titolarità. Ed è qui che arriva il secondo aspetto della regola: difficile che il 100% della vostra rosa sia composta di soli (veri) titolari ma arrivare a un 75% è di vitale importanza. Il restante 25% può essere formato da “coppie” o altro ma andare troppo “a sensazione” rischia di essere estremamente controproducente

Ottava regola: occhio alle scommesse

Quanto è bello arrivare a fine anno e poter dire a tutti che quei due giocatori rivelazione del campionato li avevate presi in saldo all’asta estiva? Questa visione però non deve fuorviarvi nella preparazione strategica dell’asta perché capita spesso che a quella frase iniziale abbia come risposta: “E perché allora sei arrivato sesto?”. Il problema è che troppo spesso ci facciamo prendere dalla modalità talent scout: iniziamo a chiamare e a prendere 5 o 6 scommesse riempiendo slot che forse avremmo dovuto lasciare a giocatori più sicuri (sulla carta). E’ certamente un aspetto inebriante della stagione fantacalcistica ma come consiglio vi diciamo di concentrarvi su un paio di nomi che avete davvero studiato per bene

Nona regola: prima allenatori e poi tifosi

L’aspetto del tifo non è da sottovalutare nell’asta estiva. Più opzioni avete e meglio è ma non prendere giocatori della squadra che “non vi sta molto simpatica” non è automaticamente sinonimo di sconfitta. Si può anche trovare una via di mezzo prendendo qualcuno di fascia media (non titolarissimo) che non avreste problemi nel lasciar fuori il giorno del derby contro la vostra squadra. Insomma almeno date l’idea (finta o vera che sia) di poter rilanciare “seriamente” per qualche giocatore “nemico” e non esordite con un “fuori perché sapete che quelli là non li compro"

Decima regola: non andate in tilt

L’aspetto mentale è forse quello più importante. Qualcuno magari nel leggere questo consiglio sorriderà ma prendete in considerazione questa situazione: vi siete impegnati per settimane nell’analisi delle nuove squadre; avete cercato più notizie di chiunque altro e siete estremamente soddisfatti del vostro lavoro durante la offseason fantacalcistica. Pronti via e all’asta vi rubano due vostri obiettivi e voi “impazzite”. L’emotività di pochi minuti ha cancellato ore di lavoro e probabilmente avrete perso il campionato ancor prima di iniziarlo. Se non è ancora chiaro, il 50% della vostra asta estiva dipende dalla regola d’oro numero 3