F1, GP Singapore cancellato: si cerca un'alternativa per il calendario del Mondiale 2021

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Dopo Canada e Turchia, poi sostituite, salta un'altra tappa del calendario di Formula 1: niente gara a Singapore a causa della pandemia, ma si cerca un'alternativa per lasciare intatto il numero iniziale delle gare previste (23) 

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La Formula 1 non correrà a Singapore il prossimo 3 ottobre: la decisione è ufficiale. "ll Gran Premio di Marina Bay di quest'anno è stato cancellato - si rende noto - a causa della pandemia di coronavirus in corso, con la Formula 1 che ora sta esaminando opzioni alternative in sostituzione". Così, dopo Canada e Turchia - tappe poi sostituite - salta un altro appuntamento del calendario originario della Formula 1  

a seguito dell'inasprimento delle restrizioni causate dal Covid-19.

Si cerca un'alternativa

I vertici della Formula 1 sono dunque già al lavoro per cercare di mantenere in essere un calendario a 23 gare, ma la tappa di Singapore sembra difficilmente sostituibile a livello logistico, dato che si incastonava in una "tripletta" tra Russia e Giappone. Sempre che la F1 non decida di mettere in atto ulteriori e più radicali modifiche al calendario.

Le ipotesi 

Tra le ipotesi che circolano c'è quella che gara venga rimpiazzata con un Gran Premio a Istanbul (ma anche lì le restrizioni hanno determinato uno stop), in Cina o con un altro a Austin, in Texas. In quest'ultimo caso si correrebbe la prima gara il 15-17 ottobre e la seconda il 22-24 dello stesso mese. Singapore è uno dei Paesi che ha gestito meglio la pandemia ed è riuscito a contenere i contagi con una stretta sull'immigrazione e un sistema di tracciamento rigorosissimo. Ci sono altre gare tra le 23 in programma che sono a rischio a causa del Covid o per altri motivi. Per il Gp del Giappone aì Suzuka siu aspetta di fare un punto sul virus dopo le Olimpiadi di Tokyo. Procedendo per ipotesi, Messico e Brasile potrebbero rinunciare alla loro corsa a causa dei contagi che potrebbero spingere le autorità britanniche a vietare i viaggi. L'Australia, come Singapore, ha imposto limitazioni molto severe agli ingressi.