F1, GP Austin: la gara vista dalla pista negli Usa

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Mara Sangiorgio

Mara Sangiorgio

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A cinque gare dalla fine del Campionato, la vittoria di Verstappen ad Austin non è certo il colpo del KO definitivo, ma è stato un gancio veramente duro da incassare per Hamilton, ben oltre i 12 punti di distacco che lo separano dall'attuale leader del Mondiale

GLI HIGHLIGHTS DELLA GARA

A cinque gare dalla fine della stagione non è certo il colpo del KO definitivo ma la vittoria di Verstappen qui è stato un gancio veramente duro da incassare per Hamilton. Per quello che in passato ha sempre rappresentato questa pista per lui e Mercedes e per quello che significa anche per il prossimo futuro, dove si approderà in lidi che hanno già esaltato più volte Red Bull. Non sono solo i punti tra i due in classifica, che ora sono 12, a far sorridere sornione l'olandese. Ma anche la confidenza. 

 

Questo Verstappen infatti è pronto a vincere il suo primo mondiale della vita e lo ha dimostrato anche qui con una gara magistrale. Sorpreso da una partenza a razzo e un attacco aggressivissimo di Hamilton non si è certo scomposto, e aiutato poi da una strategia perfetta del muretto Red Bull ha gestito gomme e tensione finale da campione completo. Sarà un mondiale tiratissimo, speriamo fino alla fine, come da cardio palma è stato il finale della gara americana. Anche Lewis è stato infatti un leone tagliando il traguardo a 1"333 da Max. E per Verstappen rimane la seconda vittoria più serrata dopo la sua prima volta a Barcellona nel 2016.

 

In un evento che con 400 mila persone in pista in tre giorni si ricorderanno in tanti, si sono esaltati davvero tutti, e lo ha fatto anche Leclerc. La sua è stata una gara solitaria ma speciale che lo ha portato fino ai piedi del podio, mentre Sainz si è dovuto accontentare di un settimo posto. Manca il passo più importante ma questa Rossa dà fiducia, nel presente e per il futuro.