F1, il bilancio per il Mondiale dopo le presentazioni delle monoposto

Formula 1
Mara Sangiorgio

Mara Sangiorgio

Twitter @ScuderiaFerrari, @MercedesAMGF1, @redbullracing

Non manca molto alla tre giorni di test in Bahrain che si svolgeranno dal 23 al 25 febbraio: dopo aver visto chi si è nascosto, chi si è mostrato (e ha emozionato) e chi ha già rivelato le innovazioni che porterà sulla griglia, è arrivato il momento di tirare le fila e fare un bilancio su quella che sarà la nuova stagione di Formula 1

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C'è chi ha giocato totalmente a nascondino e chi l'ha fatto un po' meno, con la consapevolezza che tanto tra poco le venti macchine si ritroveranno tutte in pista in Bahrain per l'unica sessione di test pre stagione e il tempo per i giochini è già finito. Al secondo anno di queste monoposto che hanno riportato l'effetto suolo in Formula Uno si può dire che la Red Bull e le idee di Adrian Newey hanno fatto scuola, ma era abbastanza scontato che fosse così considerando quanto e come ha vinto la RB18.

Chi si nasconde, chi si mostra

Il team campione del mondo è quello che più di tutti si è meno esposto sul nuovo progetto, mascherando e nascondendo molto. Contrariamente a quanto fatto invece da Ferrari e Mercedes che con due belle presentazioni si sono mostrate al mondo, mettendo pronti via le nuove monoposto anche in pista. Quello che subito è balzato all'occhio è che sia la SF-23 che la W14 non hanno tradito le loro filosofie del 2022. Sia a Maranello che a Brackely sono rimasti convinti e fedeli al loro credo, ovviamente rivisitando e ottimizzando i progetti. Poi i risultati dei lavori fatti su due elementi fondamentali come fondo e power unit rimarrano celati ancora per un po'.

Innovazioni sulla griglia

Dietro ai top team chi si è preso molti rischi con la nuova monoposto è stata l'Aston Martin, che è quella che ha spinto su soluzioni aerodinamiche estreme nelle pance ad esempio, là dove si può giocare di più con l'andamento dei flussi. Non male nemmeno l'Alpine. Ora quello che ci si aspetta, dopo aver visto un gruppo più coeso nelle scelte, è che sia anche più compatto nelle prestazioni. Sulla carta... tutto a favore dello spettacolo.