F1, da Verstappen a Kimi Antonelli: i campioni del futuro guidano monoposto Tatuus

futuri campioni

Andrea Sillitti

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Da Kimi Antonelli, alle ragazze della F1 Academy, passando per Hamilton, Verstappen e Leclerc: i campioni di oggi e domani sono accomunati da Tatuus, le monoposto made in Italy. Una vera e propria garanzia per i futuri piloti, azienda leader per i campionati monomarca, al momento sono 19 di quest'ultimi a schierare queste automobili, l’anno prossimo 22

Da Kimi Antonelli, campione in Formula Regional lo scorso weekend, alle ragazze della F1 Academy protagoniste nel prossimo fine settimana. Passando per Hamilton, Verstappen e Leclerc: talenti emergenti e campioni affermati con in comune Tatuus, le monoposto made in Italy su cui crescono i giovani piloti. Azienda della provincia di Milano con sede a Lainate nata nel 1980, Tatuus nel nuovo millennio si è affermata come azienda leader per i campionati monomarca. Prima con Formula Renault, categoria in cui sono passati praticamente tutti i piloti presenti oggi in F1 con rare eccezioni, e poi con le varie F4 e F3: al momento sono in tutto 19 i campionati che schierano monoposto Tatuus, l’anno prossimo saranno 22.

Un pezzo di telaio probabilmente appartenente a George Russell che ha corso in Formula Renault nel 2014, recuperato nella fabbrica Tatuus di Lainate
Un pezzo di telaio probabilmente appartenente a George Russell che ha corso in Formula Renault nel 2014, recuperato nella fabbrica Tatuus di Lainate

L’esempio di Antonelli, 17 anni, è lampante: negli ultimi due anni ha trionfato in ben 4 campionati (F4 Italia e Germania, Formula Regional Middle East e European Champions), tutti su macchine targate Tatuus: nel 2022 gareggiava su Formula 4 e in questa stagione su Formula 3. Parliamo probabilmente di un futuro campione, messo sotto contratto da tempo da Mercedes: per chi volesse farsi un’idea basta andare a vedere i primi 3 giri della gara di Zandvoort in cui si è laureato campione di Formula Regional: su pista bagnata ha ridicolizzato gli avversari passando da 8° a 1° nel giro di 3 giri.

Questo fine settimana invece l’attenzione sarà sulle ragazze della F1 Academy perché nell’ultimo round di Austin si assegna il titolo: loro guidano delle Formula 4 con motore Autotecnica (azienda che fa parte dello stesso gruppo di Tatuus) 1,4L Turbo da 170HP che raggiungono una velocità massima di circa 240km/h. Un motivo d’orgoglio per l’Italia che sui telai ormai da tempo ha soppiantato la concorrenza degli inglesi nel settore. Basti pensare che con Dallara, che fornisce le monoposto di IndyCar, F2 e F3, e Tatuus (oltre ai campionati già menzionati impegnata anche con Indy Next, la categoria di accesso all’IndyCar) tutte le macchine dei principali campionati a ruote scoperte (a parte ovviamente la F1) sono costruite da aziende italiane.