F2, Kimi Antonelli: "Spero in una buona carriera in F1. Hamilton mi ha detto che..."
L'INTERVISTADopo l'intervista a Gabriele Minì, altra tappa di avvicinamento al primo weekend della Formula 1 con la chiacchierata che vede protagonista Kimi Antonelli, altro talento del futuro del nostro Motorsport. Correrà con Prema in Formula 2 in questa stagione: "Mi auguro una buona carriera in Mercedes in F1". E rivela cosa gli ha detto Hamilton. Tutto il campionato è live su Sky e in streaming su NOW
Conto alla rovescia agli sgoccioli per il primo gran premio della stagione di Formula 1 e Sky continua la sua marcia di avvicinamento per scoprire (o approfondire la conoscenza) con i giovani talenti italiani che puntano ad entrare presto nella massima serie. Dopo Gabriele Minì, Sky Sport F1 ha intervistato Kimi Antonelli per lo speciale "La Grande Promessa". Già nell'orbita Mercedes, il pilota emiliano sarà aio nastri di partenza con la Prema per il campionato di Formula 2. La sua chiacchierata con Niccolò Severini parte da un “gioco”, dove ad Antonelli è stato chiesto di riconoscere delle immagini: “È la gara di Zandvoort sul bagnato. La partenza è andata subito bene, sapevo di essere molto veloce sul bagnato, tutto il weekend avevo mostrato una buona velocità. Quindi ho cercato di recuperare più posizioni possibili e soprattutto di passare il mio diretto avversario in campionato. Il primo giro è andato molto bene, ho subito recuperato quattro posizioni e dopo da lì avevo subito un buon passo e sono riuscito a prendere la testa della gara in pochi giri e dopo a prendere il largo".
Partenze e bagnato. Possiamo dire che sono due delle tue migliori caratteristiche?
"Diciamo che da metà stagione in poi le stagioni sono state un punto forte perché riuscivamo sempre a guadagnare posizioni o ad avere un buono spunto. Sul bagnato non è stato facile, perché durante l’anno ne abbiamo fatte solo due a Spa e Zandvoort. Non è stato facile però sono andate tutte e due bene".
Quattro categorie disputate e quattro titoli vinti. Nessun rookie era mai riuscito a vincere la Formula Regional. Ti consideri un po’ un predestinato?
"No, diciamo che io sinceramente cerco di fare del mio meglio. Sono stati due anni fantastici, non posso chiedere di più. Siamo riusciti a vincere tutti e due i campionati sia nel 2022 che nel 2023. Quindi è andata davvero bene. Non mi considero un predestinato sinceramente e penso solo a fare del mio meglio e speriamo di avere questa buona continuità anche nel 2024".
Nel 2023 hai vito anche a Monza. Da italiano quanto è diverso quel podio rispetto a tutti gli altri?
"È stata una gara speciale perché quel weekend c’era tanta gente e c’erano molti tifosi a vedere la gara. L’ambiente era molto bello. Vincere a Monza è sempre speciale perché è la tua gara di casa e salire sul podio nella tua gara di casa è sempre speciale, forse il più speciale".
E hai pensato di prenotare uno di quei tre posti un giorno per la Formula 1?
"Allora, la strada è ancora lunga per la Formula 1. Nel 2024 farò un grandissimo step, forse il più grande della mia carriera. Ogni anno cerco di fare del mio meglio. Lavorerò sodo per ottenere il miglior risultato possibile poi si vedrà in futuro dove riuscirò ad arrivare".
Nel 2024 un grande salto, appunto, in F2 scavalcando di fatto la F3. Lo farai con Prema, qual è la parte fondamentale del lavoro che fai con loro?
"Nei test è importante acquisire più informazioni possibili sulla macchina nuova e prendere confidenza. Si riparte da zero, è importante prendere confidenza con la macchina più velocemente possibile in modo da arrivare preparati alla prima gara. La cosa più difficile saranno le piste perché molte non le conosco sotto vari aspetti. Non si gira molto durante le prove quindi è fondamentale raccogliere più dati possibili al simulatore per arrivare poi preparati al weekend".
Quando hai vinto il titolo Mercedes sui suoi canali ufficiali ha scritto “Our future star”. Dal 2021 fai parte della loro famiglia. Ci racconti com’è stata la prima telefonata con Toto Wolff?
"È stato molto bello e per questo devo ringraziare anche tutta la famiglia Minardi, grazie a loro ho avuto il primo aggancio con la famiglia Mercedes. È stato molto bello ricevere una chiamata dalla Mercedes e avere l’opportunità di entrare a far parte della loro Academy. Sono molto grato di questa possibilità e sono molto contento del supporto che mi stanno dando dentro e fuori la pista. Spero di fare cose molto belle insieme a loro".
C’è qualcosa di quella conversazione che ti ricordi in particolare e hai pensato ‘questa me la porterò sempre dentro’?
"Chiamarono direttamente mio padre e io ero in macchina con lui. Ho avuto la possibilità di ascoltare la chiamata ed è stato molto bello sentire loro che ci davano la possibilità di entrare nella loro Academy, appunto".
A febbraio 2022 hai partecipato alla presentazione della W13 con George e Lewis hai avuto modo di conoscerli?
"Ho avuto la possibilità di parlare con loro ma non molto tempo perché erano impegnati nelle riprese della macchina nuova. È stato comunque molto bello potere scambiare due parole sia con George che con Lewis e sicuramente qualcosa che ricorderò per molto tempo".
Qualcosa in particolare?
"Tutti e due ci hanno detto di continuare a spingere e di lavorare sodo".
Tornando un po’ più indietro: com’è stata la prima volta salire su una monoposto?
"Molto bello. La monoposto è molto diversa da un go kart, sotto certi aspetti completamente diversa. È stato molto diverso perché la macchina è molto grande, giri su piste molto grandi e quindi anche la sensazione di velocità è abbastanza alta. Bellissima esperienza. All‘inizio ho avuto un po’ di difficoltà perché mi dovevo abituare alla macchina, ma mi sono da subito divertito molto".
Sentendoti parlare ma soprattutto vedendoti correre sembra impossibile pensare che hai solo 17 anni e non puoi avere la patente per guidare in strada. Come fa un ragazzo della tua età a conciliare la vita da pilota con la vita da studente che continui a portare avanti?
"Finché riesco continuerò gli studi perché anche quello è molto importante. Non è facile. Più sali di categoria più è difficile conciliare sport e studio ma ogni weekend di gara cerco di portarmi un po’ di materiale scolastico e cercare di recuperare un po’ di lavoro nei pochi tempi morti che ho in modo tale da non rimanere troppo indietro. Per ora riesco a bilanciare e gestire i due mondi in modo abbastanza buono, vediamo in futuro se riuscirò a continuare".
Quindi riesci anche a mantenere un bel rapporto con i tuoi amici di sempre?
"Dall’anno scorso ho un bel gruppo di amici a scuola e e sono molto appassionati. Sono venuti a vedermi nel 2023 nelle gare italiane è bello avere un supporto anche da parte di amici e vederli appassionati e che ti seguono molto".
Tornando alle origini: quando hai chiesto ai tuoi genitori l’origine del tuo nome?
"Kimi non è riferito a Raikkonen. È solo perché mio padre mi voleva dare un nome che suonasse bene con Andrea solo che non sapeva quale darmi. Proprio in quel momento arrivò Enrico Bertaggia, un nostro amico, e fu lui a suggerire Kimi. Però non è riferito al pilota".
Sentiamo spesso dire dagli appassionati diF1 ‘Kimi Raikkonen è l’ultimo campione del mondo Ferrari’, in futuro, finisci tu la frase, ‘Kimi Antonelli…’
"Questo non si sa. Sinceramente sono molto contento di essere con Mercedes e sono contento di essere nella loro famiglia da molto tempo e poter continuare con loro la strada è ancora lunga prima di arrivare in F1. La strada è lunga e non è facile e sto facendo del mio meglio per arrivarci. Spero in futuro però di arrivarci e di fare una buona carriera".
Nel 2024 Kimi Antonelli vuole…
"Sicuramente fare una buona stagione in F2 e cercare di imparare sempre di più gara dopo gara e ottenendo risultati. Però il livello è molto alto e non sarà facile. Sarà anche un anno da rookie e si vedrà. Le prime sensazioni sono state buone e ci sono tutti i presupposti per fare una buona stagione".