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F1, Hamilton: "Ho fiducia nel team al 100%. La qualifica della Cina va superata"

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In Giappone terzo appuntamento del Mondiale. Nel corso del giovedì dedicato agli appuntamenti con i giornalisti, Lewis Hamilton è tornato a parlare di quanto successo in Cina, dopo la vittoria della Sprint Race e le difficoltà della gara: "Dalle qualifiche è stato difficile guidare, e a quel punto sapevamo che sarebbe stato così fino a domenica". E sulla squalifica ha aggiunto: "Nessuna frustrazione, è quello che è. Abbiamo guardato avanti"

F1, GP GIAPPONE: LA GARA LIVE

Chiaro e diretto, così Lewis Hamilton ha parlato alla stampa nel corso del giovedì di Suzuka. Ha analizzato cos'è che non ha funzionato a Shanghai, dopo la pole e la vittoria della Sprint Race, sottolineando però come la fiducia nella squadra e nel progetto sia totale. "Ho sentito qualcuno dire delle sciocchezze del tipo che starei perdendo fiducia nella squadra" ha esordito Hamilton. "Posso dire di credere al 100% in questo team, ovviamente c'è stato un enorme clamore all'inizio dell'anno, probabilmente in molti si aspettavano che avremmo vinto subito, a partire dalla prima gara, ma non era ciò che mi aspettavo". Adesso tocca a Suzuka, un'opportunità per continuare a crescere e affinare la conoscenza con la Scuderia: "Sto entrando in una nuova cultura, in un nuovo team e ci vorrà del tempo. Ho trascorso gli ultimi due mesi solo osservando come funziona la squadra rispetto alle altre due in cui ho lavorato in precedenza. Durante la scorsa settimana sono stato in grado di prendere appunti e indicare delle aree in cui ritengo che possiamo migliorare, e questo processo continuerà per tutto l'anno man mano che impareremo sempre di più gli uni dagli altri".

Cos'è che non ha funzionato a Shanghai

Ritornato sul weekend di Shanghai, Hamilton ha chiarito come un cambiamento fatto sulla sua SF-25 abbia influenzato negativamente il comportamento della vettura, di fatto peggiorando il feeling prima in qualifica e poi in gara. "Probabilmente se avessimo lasciato la macchina com'era, o se il cambiamento fatto si fosse confermato un miglioramento, ci saremmo qualificati nelle prime tre posizioni – ha spiegato Lewis – ma non è stato così. Dal momento in cui sono sceso in pista per le qualifiche è stato davvero difficile guidare, e a quel punto sapevamo che sarebbe stato così fino a domenica. In questo periodo di tempo non sto dirigendo i miei ingegneri, quando ero alla Mercedes conoscevo la macchina, conoscevo tutti gli strumenti, ma è un percorso che completerò".

"Nessuna avvisaglia per la squalifica, abbiamo subito guardato avanti"

E infine, non poteva mancare il ritorno sulla squalifica subita al termine del GP della Cina. "In generale durante una gara si evitano sempre le zone dell'asfalto dove ci sono dei dossi. A Shanghai all'uscita della curva 13 il fondo non toccava l'asfalto, non c'era neanche rimbalzo o cose del genere, quindi non ho avuto avvisaglie", ha affermato Hamilton. "In merito alle squalifiche, sappiamo tutti che tutte queste monoposto sono impostate al limite in ogni parametro, personalmente non ho sentito alcuna frustrazione quando sono stato messo al corrente. È quello che è. Abbiamo subito guardato avanti, sono stato a Maranello mercoledì e ho imparato molto. Direi che la cosa più impressionante è stata vedere come la squadra ha lavorato, come ha elaborato i dati e come abbiamo lavorato in vista di questo weekend, questa è la cosa più importante" ha concluso il sette volte campione del Mondo.

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