Oscar l’italiano. Viaggio nelle origini toscane di Piastri

Licciana Nardi è un piccolo comune della Lunigiana in Toscana. Poco meno di cinquemila abitanti, ma nel suo centro storico ne sono rimasti quasi un decimo. Si estende lungo le colline con le sue frazioni e dista 16.216 chilometri da Melbourne. Una distanza colmabile in un giorno abbondante di viaggio nel 2025, facendo solo uno scalo aereo nel mezzo. Molto più complessa la traversata all’inizio del Novecento, quando ci volevano 36 giorni di nave per raggiungere l’altra parte del mondo. Eppure la storia di Oscar Piastri è iniziata proprio così. Il suo trisavolo e capostipite, Giuseppe Luigi Emanuele, nacque nella frazione di Varano il 20 aprile del 1861 ed ebbe tre figli Achille, Luigi Dante e Giovanni Luigi Attilio. Fu quest'ultimo a partire per l’Australia in cerca di nuove possibilità, una pratica comune per gli italiani dell’epoca che emigravano verso l’Oceania, gli Stati Uniti o il Sudamerica. Ricostruire l’albero genealogico di Oscar è un’operazione più complessa del previsto per il Comune. Ma anche per Oscar stesso, che in questi ultimi anni ci ha abituato a tirare fuori le diverse nazionalità dei suoi avi. Come il bisnonno cinese per definire Shanghai gara di casa, curiosità poi effettivamente confermata in conferenza stampa. O due anni fa, prima di Imola, quando lui per la prima volta ha parlato delle sue origini italiane, con in mezzo anche una richiesta di adozione alla famiglia Leclerc per considerare anche il GP di Monaco gara di casa. Ma in Toscana stanno facendo di tutto per disegnare con estrema precisione la discendenza, con l’interesse anche del presidente della Regione Eugenio Giani. A Varano, Piastri è il cognome più diffuso, quasi tutti si chiamano così. Gianluca Piastri, autista soccorritore a Licciana Nardi, ha cominciato a scavare nel passato della sua famiglia per capire con esattezza che grado di parentela lo lega al pilota della McLaren, cercando di mettersi in contatto con il pilota tramite il suo managment: “Non è facile individuare la linea precisa, pensate che tre miei bisnonni si chiamano Piastri di cognome”. Dopo le prime ricerche, aiutato anche da un altro parente, è riuscito a stabilire le varie diramazioni, risultando un cugino alla lontana ma non in linea diretta. Spargendo la voce in paese ha trovato invece una parente più prossima di Oscar, come dimostrano anche dei vecchi carteggi che si scambiava con la parte della famiglia ormai stabilita in Australia. Sicuramente questa sfida ha riacceso la passione per la Formula 1 nel paese e l’orgoglio che ci sia un ragazzo che porta sui gradini più alti dei podi del mondo un cognome italianissimo, toscanissimo, luniganissimo. Una ricostruzione, dunque, complessa da definire con i gradi di parentela, ma anche per poter essere precisi con Oscar quando mai ce ne fosse occasione, sperando magari in un aiuto del ramo australiano della famiglia. Ripercorriamo a ritroso: Oscar è nato il 6 aprile del 2001 da mamma Nicole e papà Chris. Chris è figlio di John James, a sua volta figlio di Attilio, il primo a essere nato della dinastia ad essere nato a Melbourne da Giovanni Luigi Attilio, nato in Lunigiana il 14 ottobre 1890. Ipotesi accreditate con una percentuale vicina al 100%, che cercano ancora conferma definitiva. A Licciana Nardi le ricerche proseguono e anche la curiosità di scoprire e legare il proprio nome al pilota accelerano il processo. L’amministrazione locale ha chiesto a Melbourne di aiutarli con il controllo incrociato ma l’Australia ha chiesto dati di difficile reperibilità, come il giorno dello sbarco, in quale porto e da quale nave, per mettere il timbro definitivo. Certo è il luogo di inizio della dinastia Piastri. Allontanandosi un paio di chilometri da Licciana Nardi e salendo tra le colline si arriva in un piccolo borgo, la frazione Varano, che sembra immutata nel tempo, protetta dal verde della Lunigiana. Uno spiazzale con il belvedere dove lasciare le macchine davanti a una vecchia chiesa, con le fontanelle che erogano acqua potabile. Passando sotto l’arco del vecchio castello – come lo chiamavano gli abitanti allora – si può andare verso la casa di Attilio Giovanni, detto 'conte'. Una stretta scalinata che scende tra le case ancora abitate – circa una ventina di persone sono rimaste lì – e si arriva a casa di Giuseppe, un edificio in pietra due piani, con un giardino che apre la vista alle colline. Ora dentro ci vive un’altra famiglia, ma con certezza si può definire la casa degli antenati di Oscar. Sfogliando le foto dentro il fascicolo all’anagrafe di Licciana Nardi compaiono i volti e i luoghi degli antenati. Ora serve un occhio attento e lavorare per somiglianze. In questa immagine degli ultimi dell’Ottocento, rovinata dai segni del tempo, c’è un volto – il più rovinato – da osservare con attenzione. Dalle ricostruzioni, accanto al capostipite Giuseppe e i fratelli Achille e Luigi Dante, c’è Giovanni e zoomando per quanto possibile la fotografia una somiglianza con Oscar – suo pronipote – sembra esserci. La forma del viso, il taglio degli occhi e l’attaccatura dei capelli, sembrano ricordare quella del pilota australiano, così come l’accenno di sorriso che si riesce a capire. Un lavoro di comparazione fotografica ovviamente non facile, sia per la sua qualità sia per punti ancora incerti. Nodi che comunque il ceppo toscano dei Piastri cerca di sciogliere e ha lanciato un appello anche ai suoi parenti australiani per chiudere il cerchio. Oltre, naturalmente, un invito a Oscar per conoscersi: magari durante il Gran Premio del Made in Italy e dell’Emilia Romagna a Imola del prossimo 18 maggio. Un primo contatto con il suo comune di origine Piastri lo avrà il 14 maggio a Brisighella, quando ritirerà il trofeo Lorenzo Bandini, intitolato al pilota italiano morto il 10 maggio 1967 in seguito all’incidente durante la gara nel Principato di Monaco. Il sindaco di Licciana Nardi, Renzo Martelloni, sarà alla cerimonia con una delegazione per consegnare ad Oscar un album fotografico che racchiude i luoghi del suo comune di origine e dargli un primo assaggio dei luoghi della Lunigiana. Se Oscar accetterà l’invito per visitare per la prima volta quei luoghi, il primo cittadino gli consegnerà la cittadinanza onoraria e magari potrà essere anche la volta buona per presentarsi con i suoi parenti lontani in Toscana che hanno avviato le ricerche per ricostruire la storia della famiglia.

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Niccolò Severini