Nove domande per una Ferrari fallimentare

Il progetto SF-25 si sta mostrando per ora - restiamo ancora per poco con il beneficio del dubbio - fallimentare. Questa macchina ha conquistato la metà dei punti di un anno fa, 1 podio contro 6, una vittoria e una doppietta contro 0 in meno. Era stata annunciata con orgoglio, “rifatta al 90%”. La SF-24, con le sue 5 vittorie e 22 podi qualcosa di buon l’aveva fatto e soprattutto aveva raccolto più punti di tutti, nel finale della passata stagione. Aggiungendo l’ingresso trionfale di Hamilton, 1+1 portava a 2 e invece per Ferrari 1+1 è diventato, sempre per ora, 0. La domanda lecita di oggi è perché è stata cambiata al 90%? Perché esplorare il nuovo concetto di sospensione all’ultimo anno di un regolamento arrivato alla fine? “Perché quella non aveva più margine di sviluppo”, la risposta arrivata proprio il giorno della presentazione. Per farla funzionare oggi è necessario l’allineamento dei pianeti. La finestra di funzionamento sembra più piccola della finestra della casa dei puffi. Se ci entri bene, ma se stai fuori è un disastro. Esce da Miami come quinta forza, battuta anche dalla Williams in gara, dalla Haas e dalla Racing Bulls in qualifica e con una bega piloti da sistemare. Non una questione tra Lewis e Charles, ma la gestione di quel momento. Lewis, conoscendolo, sembra a tratti un estraneo, non uno che se ne freghi ci mancherebbe, ma sembra uno che è lì quasi a dire perché chiedete a me se la macchina non va, cosa posso dirvi? Il problema più grosso è capire, almeno per noi esterni, qual è il problema più grosso e lo è ancora di più se non lo capiscono loro interni. Perché i proclami di gloria quest’inverno? Dettati da cosa? Il problema è davvero adesso far funzionare la SF-25 o capire perché si è arrivati a fare una macchina che a detta dei piloti e difesa solo da Vasseur, non ha potenziale o il problema è capire perché quest’inverno si pensava di avere in mano un missile. La SF-25 rischia di essere la pagliuzza nell’occhio che impedisce di vedere la trave. Tutte le procedure, le simulazioni, la galleria, i software, sono davvero adeguati? Verrebbe da pensare di no, non dimenticando anche la strada completamente persa lo scorso anno dopo la vittoria di Monaco. C’è qualcosa che ogni tanto si inceppa o non da i risultati sperati. O si tratta di persone? Il gruppo tecnico è cambiato con inserimenti recenti, come Serra che non ha lavorato su questa monoposto e uscite importanti come Cardile, direttore tecnico volato, non senza temporali, alla corte di Stroll in Aston. Chi è il papà di questa macchina? Iniziata con Cardile e nata con il gruppo ancora senza direzione se non a interim di Vasseur. La domanda lecita è: sono all’altezza? La Ferrari non ha una macchina da mondiale piloti dal 2018. Allora a piloti invertiti con la concorrenza sarebbe probabilmente arrivato il titolo, ma ogni anno la macchina non è un miglioramento rispetto all’anno precedente. Nel 2022 ha vinto subito e tanto all’inizio, ma con due anni di vantaggio di progettazione. Poi è morta quasi subito e difesa nella filosofia delle pance troppo a lungo per invertire subito rotta… Questo gruppo di lavoro è in grado di produrre una macchina vincente o è un problema di tools, software e quanto altro? Sono progetti diversi, ma perché nel WEC la Ferrari ha vinto subito, affidandosi peraltro a persone lasciate fuori dal programma F1 dalla precedente gestione? Noi le risposte non le abbiamo perché non viviamo quella quotidianità interna. A queste domande abbiamo come risposte analisi sul momento, sulla gara e sulla monoposto. È evidente che c’è una trave nell’occhio e si vede solo la pagliuzza oppure non ci sono i mezzi proprio per pensare alla trave… Dal 2019 la Ferrari ha il pilota più forte della recente generazione, insieme a Verstappen, ed è Leclerc. Forse serve uno più incazzoso? Meno buono sempre a parole e meno innamorato? Manca un Montezemolo o un Marchionne a far “schioccare la frusta” a ogni risultato negativo? Di certo la situazione è tutt’altro che positiva. Ci si potrà accontentare di podi o di vittorie se mai si riuscirà a sprigionare il potenziale di questa macchina o la precoce esclusione dalla lotta mondiale è già di per sé un fallimento e serve rimettere mano a tutta la GES per capire dove sta il bug di sistema ?

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Carlo Vanzini