Formula 1, le pagelle di fine stagione: promossi e bocciati del mondiale 2024

Ci lasciamo alle spalle un campionato 2024 bello, avvincente, combattuto e per larghi tratti incerto. Max Verstappen si è confermato campione del mondo per la quarta volta in carriera, ma l’egemonia della Red Bull è crollata da giugno in poi, lasciando spazio a McLaren prima e Ferrari poi, le due grandi pretendenti per il 2025. I saluti di Sainz e Hamilton con le loro vecchie scuderie, quelli di Bottas e Ricciardo con la Formula1. Prima di mandare piloti e team a fare qualche mese di meritate vacanze, come si fa durante il periodo di Natale, proviamo a fare la lista dei 'buoni' e dei 'cattivi' della stagione 2024. MCLAREN – VOTO 9 Per la stagione ma anche per il percorso. Due anni fa erano in una situazione abbastanza complicata e difficoltosa, oggi sono campioni. In alcune occasioni sono un po’ mancati ma ci sta, fa parte del processo. Si sono ritrovati tra le mani un mezzo velocissimo senza avere l’ambiente ancora pronto del tutto per delle performance così eccellenti. Hanno comunque vinto un campionato costruttori, che nelle idee della scuderia rimane l’obiettivo più importante. Avevano i numeri anche per un 10, si fermano un gradino sotto per qualche loro lacuna. FERRARI – VOTO 7.5 L’annata resta positiva, senza dubbio. Già essere arrivati ad Abu Dhabi ancora in corsa per il primo posto è un ottimo traguardo. Buona parte del voto se lo meritano anche per la capacità di reazione che hanno avuto durante quel periodo complicato a metà stagione. Certo, è sempre un voto e mezzo in meno della McLaren : perché quel momento 'buio' li ha allontanati da un obiettivo altrimenti alla portata. Rispetto al 2023 la Rossa è stata comunque in netto miglioramento. L’ingaggio di Hamilton non alza il voto. Non ancora almeno. Bellissima mossa mediatica e di marketing, Lewis potrà dare tanto alla Ferrari. Ma il vero giudizio sarà comunque quello della pista: riparliamone tra 12 mesi. RED BULL – VOTO 7.5 Molto difficile valutarli: prima parte di stagione da 9, seconda parte da 6 stiracchiato. Hanno comunque regalato il mondiale a Verstappen, verissimo. Ma va anche detto che rispetto al 2023 sono peggiorati, e anche di tanto. Nella valutazione va considerato per forza di cose 'l’asterisco' Perez: in media nei top team c’è una forbice di 70/80 punti tra primo e secondo pilota, in Red Bull Max ne ha rifilati quasi 300 a Sergio. Un divario senza senso. Solo ipotizzando un divario di 110/120 punti, perché Verstappen resta un fenomeno, staremmo parlando di tutt’altra classifica e tutt’altro voto. Sono calati rispetto a 12 mesi fa, su quello non ci sono dubbi, ma non mi sento di dar loro un voto più basso di quello di Ferrari, perché nell’equazione l’incognita Perez ha avuto un peso troppo significativo. MERCEDES – VOTO 6.5 Troppo spesso altalenanti in qualifica e incostanti nelle prestazioni. Lo stesso team ha ammesso più volte di non sapere i motivi del loro rendimento, sia nelle vittorie sia nelle sconfitte. La Mercedes 2024 è stato uno strano laboratorio, molto spesso non capito da chi ci lavora all’interno. In questo ecosistema George Russell è stato migliore di Lewis Hamilton, troppo spesso carente in qualifica ma molto più convincente in gara. In questo momento è difficile pensare di poter puntare a grandi obiettivi. ASTON MARTIN – VOTO 5 Adrian Newey porterà certamente tanto a questo team, ma non prima del 2026 perché i progetti per il 2025 sono già ampiamente avviati. La direzione che ha preso la Aston è molto interessante se consideriamo anche il passaggio ai motori Honda, il lavoro in Aramco per il carburante e la costruzione della nuova modernissima facility. Ma si parla sempre e comunque di 2026, per l’anno prossimo non ci sono grandi orizzonti in vista. Questa stagione invece, per le disponibilità economiche, per la base di partenza e per la qualità di pilota che è Fernando Alonso, deve essere insufficiente. Grande delusione dell’anno. LA CLASSIFICA PILOTI Verstappen davanti a tutti, ovviamente. Da 10. L’unico in grado di sopperire con regolarità alle mancanze della sua monoposto con il talento. Stagione ineccepibile se pensiamo anche al distacco di punti con i diretti inseguitori, che per larghi tratti hanno guidato una vettura migliore della Red Bull. Se McLaren per più tempo è stata migliore di Ferrari, Leclerc al contrario è stato per più tempo migliore di Norris. È lui il secondo pilota della stagione, con Lando a chiudere il podio. Quarto Sainz, per quello che ha fatto 'fuori' dalla pista: correre per più di metà campionato senza avere un contratto per l’anno successivo non deve essere facile per nessuno. Lui l’ha fatto e anche bene, tante belle performance: è stata la stagione in cui Carlos si ha dimostrato di essere un grande pilota. Solo quinto Piastri, eccezionale per buona parte del campionato, smarrito nel finale. Annata comunque positiva per l’australiano. Subito dietro Russell ma di pochissimo. Il giudizio del suo campionato è molto simile a quelli di Sainz e Piastri, difficile fare una graduatoria precisa tra questi tre. Voto positivo anche per i primi degli 'altri': Alonso e Gasly. Fernando si è dimostrato il solito leone, un pilota che nonostante l’età non vuole mai mollare la posizione e che non si lascia abbattere da una stagione difficile come quella appena avuta. Bravissimo anche Pierre Gasly, a tratti fenomenale nella seconda parte di campionato: costante, affidabile, poco 'falloso', un pilota molto più maturo di quello passato in Red Bull qualche anno fa. Alpine sembra aver iniziato un percorso promettente e lui potrebbe essere l’uomo giusto per aiutare la scuderia a diventare competitiva. Chi invece mi ha deluso è stato Lewis Hamilton. In qualifica quantomeno, spesso opaco. In gara, invece, è stato quasi sempre uno spettacolo. Lui è così: si esalta quando la macchina lo segue. Se invece la monoposto non è al top ne risente in prestazioni e morale. Questo lato del suo carattere potrebbe fare comodo in Ferrari nel 2025: se la vettura sarà forte sono certo che lui sarà regolarmente nelle primissime posizioni. Tra i 'bocciati' anche Ocon, Ricciardo e Sargeant: non per niente hanno perso il posto nel corso della stagione. Giudizio alla carriera per Valtteri Bottas e lo stesso Daniel Ricciardo, due veterani che difficilmente rivedremo in una macchina di Formula 1 se non come terzi piloti. Il Bottas della Sauber sarebbe stato quasi meglio non vederlo. Valtteri aveva evidentemente perso le motivazioni per stare nell’ambiente dopo questi anni difficili. Il conto corrente ringrazia, la reputazione meno. È stato un buon pilota, capace di fare pole position, giri veloci e vittorie nei suoi anni in Mercedes, grande alfiere di Hamilton. Questa fase in Sauber, invece, è stata poco bella da vedere, a tratti un po’ deprimente. Discorso simile per Ricciardo: prima parte di carriera emozionante e coinvolgente in Red Bull, seconda parte confusionaria e in caduta tra Renault, McLaren, l’uscita dal campionato e il ritorno con l’illusione di poter tornare come vice di Verstappen. L’ambiente della F1 è così: corre veloce, ti consuma, ti accantona senza che te ne renda conto. In ogni caso, voti alti sia per Bottas sia per Ricciardo, è stata una bella carriera per entrambi. IL COMMENTO ALLA STAGIONE Campionato bellissimo, la stagione più bella dopo quella magica del 2021, con quel finale da film ad Abu Dhabi tra Hamilton e Verstappen. Il 2024 è stato avvincente, ha regalato il giusto mix di colpi di scena, polemiche, cambi di rotta, Gp incerti con tanti vincitori e una lotta per il costruttori fino all’ultima gara, che non guasta mai. Mi sono divertito molto. Sono convinto che il 2025 possa essere altrettanto interessante. Per un motivo molto semplice: quasi tutti i team hanno raggiunto la stabilità tecnica e il loro picco di performance, aspettando il cambio di regolamento nel 2026. Il livello sarà altissimo, ci divertiremo ancora parecchio.

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Matteo Bobbi