Sebastiano Rossi torna libero: a processo il 23 maggio
GossipConvalidato, ma senza restrizioni della libertà personale, l'arresto dell'ex portiere del Milan che, nella notte di sabato a Cesena, aveva preso a pugni un carabiniere. E' accusato di oltraggio a pubblico ufficiale e resistenza all'arresto. IL VIDEO
Il giudice del tribunale di Forlì, Massimo De Paoli, ha convalidato l'arresto - ma senza ulteriori restrizioni della libertà personale - dell'ex portiere del Milan Sebastiano Rossi, arrestato a Cesena sabato notte per aver aggredito un maresciallo dei carabinieri. Rossi è dunque libero: la difesa dell'ex portiere ha chiesto ed ottenuto i termini a difesa: la prossima udienza è stata fissata per la mattinata del 23 maggio. I capi d'accusa sono oltraggio e lesioni a pubblico ufficiale e resistenza all'arresto.
Rossi aveva colpito con un pugno al viso un maresciallo dei carabinieri in borghese in un bar del centro di Cesena, il "Mascherpa", sotto i portici di corso Garibaldi. Nei suoi confronti era così scattato l'arresto per aggressione e resistenza a pubblico ufficiale. L'ex campione era stato portato in una cella di sicurezza, nella caserma della Compagnia carabinieri di Cesenatico. Il sottufficiale successivamente sera è fatto medicare all'ospedale: gli sono stati applicati alcuni punti di sutura alla bocca ed era stato giudicato guaribile in una settimana.
Secondo la ricostruzione fatta dai militari, Rossi nella tarda serata di sabato - la notte dello scudetto rossonero - stava fumando un sigaro nel locale e quando la barista, poco prima di mezzanotte, gli ha chiesto di uscire dal bar, lui si è rifiutato e le ha risposto in malo modo. Il militare, anche lui seduto ad un tavolo, è allora intervenuto per calmarlo, qualificandosi. Prima c'è stato un diverbio, poi Rossi, visibilmente alterato, ha aggredito il maresciallo sferrandogli un pugno alla bocca. Il carabiniere è però riuscito ugualmente a immobilizzare Rossi e a chiamare una pattuglia di rinforzo. A quel punto per l'ex campione sono scattate le manette.
Sebastiano Rossi era già stato denunciato a piede libero quattro anni fa per una serie di ipotesi di reato, dalle minacce gravi al porto di armi improprie, lesioni, ingiurie e sequestro di persona con tentata violenza privata, per fatti avvenuti - sembra anche a causa di una questione sentimentale - tra il 2004 e il 2006. Stesse accuse per un amico del portiere, già guardia del corpo di Eros Ramazzotti. Rossi ha però sempre respinto gli addebiti: l'udienza per questo caso si terrà il 30 maggio.
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Secondo la ricostruzione fatta dai militari, Rossi nella tarda serata di sabato - la notte dello scudetto rossonero - stava fumando un sigaro nel locale e quando la barista, poco prima di mezzanotte, gli ha chiesto di uscire dal bar, lui si è rifiutato e le ha risposto in malo modo. Il militare, anche lui seduto ad un tavolo, è allora intervenuto per calmarlo, qualificandosi. Prima c'è stato un diverbio, poi Rossi, visibilmente alterato, ha aggredito il maresciallo sferrandogli un pugno alla bocca. Il carabiniere è però riuscito ugualmente a immobilizzare Rossi e a chiamare una pattuglia di rinforzo. A quel punto per l'ex campione sono scattate le manette.
Sebastiano Rossi era già stato denunciato a piede libero quattro anni fa per una serie di ipotesi di reato, dalle minacce gravi al porto di armi improprie, lesioni, ingiurie e sequestro di persona con tentata violenza privata, per fatti avvenuti - sembra anche a causa di una questione sentimentale - tra il 2004 e il 2006. Stesse accuse per un amico del portiere, già guardia del corpo di Eros Ramazzotti. Rossi ha però sempre respinto gli addebiti: l'udienza per questo caso si terrà il 30 maggio.
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