Biagio Izzo, cuore di tifoso: "Battiamo il Siena, poi..."
GossipIl comico napoletano, tifosissimo del Napoli impegnato stasera nell'andata delle semifinali di Coppa Italia con il Siena, che in privato si diverte a imitare De Laurentiis non ha dubbi: senza la Champions in campionato non ce ne sarebbe stato per nessuno
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di LUIGI VACCARIELLO
A Napoli, e non solo, è un’istituzione. Il rappresentante della comicità campana per eccellenza. I meravigliosi e gloriosi tempi di Telegaribaldi, una sorta di Zelig sotto al Vesuvio, sono alle spalle. Biagio Izzo ha fatto carriera diventando uno dei più apprezzati attori della commedia all’italiana, in teatro, quanto in tv. Da qualche giorno è in vendita il suo ultimo lavoro: “Una pillola per piacere”. Una storia che prova a spiegare in maniera romantica l’essere napoletani in tutte le sue sfaccettature. Ma Biagio Izzo è anche e soprattutto un tifoso del Napoli. Squadra che lo fa soffrire, ma anche gioire tanto, che stasera è impegnata nell’andata delle semifinali di Coppa Italia con il Siena.
Biagio Izzo, per tornare a piacere anche il Napoli ha bisogno di una pillola?
“Magari bastasse una pillola, gliele porterei ogni mattina. Comunque noi dobbiamo essere felici di quanto sta facendo questa squadra. Non bisogna mai dimenticare il passato. Da dove siamo partiti. 4-5 anni fa giocavamo un altro po’ sui campi senza erba e ora siamo in Champions League”.
Che tifoso è Biagio Izzo? Va allo stadio?
“Un tifoso del Napoli verace. Quando il lavoro me lo consente ci vado. Altrimenti la guardo in tv, su Sky ovviamente, sono un’azionista praticamente: ho 4 decoder. Non mi perdo una partita”.
Aronica-Ibrahimovic, schiaffi o carezze, che idea si è fatto?
“Sicuramente va condannato il gesto, il buffetto o come lo si vuol chiamare. Poi Ibrahimovic mi sembra fosse recidivo, forse è la giusta punizione. Anche Aronica ha reagito è vero, ma si vede benissimo che è stata una reazione istintiva. In ogni caso queste sono cose che non fanno bene al calcio”
Soddisfatto del campionato del Napoli?
“Per forza di cosa dobbiamo esserlo. Guarda che se non avessimo avuto la Champions in campionato non ce ne sarebbe stato per nessuna. Solo che non siamo una squadra allestita per essere competitiva su più fronti. Quindi, per forza di cose, per andare avanti in Champions abbiamo dovuto cedere punti in campionato. Il calcio è cambiato, non è più quello di una volta. Oggi il calcio è veloce, non è facile”.
Scusi ma è Biagio Izzo o Walter Mazzarri?
Scoppia a ridere. “Ma no, è che qui non si ha più rispetto dei ruoli. Tutti sono diventati tecnici e allenatori. Anche voi giornalisti pensate di saperne sempre di più. Sembra una barzelletta, bisognerebbe avere più rispetto”.
Mazzarri le ricorda qualcuno dei suoi personaggi?
“Oddio, non credo di aver mai fatto una figura del genere. Però posso dire che nella tenacia, nella voglia di migliorarsi, sempre e di continuo, mi sento molto simile a lui”.
Ha recitato nel ragazzo della Curva ai tempi di Maradona. Come è cambiato il tifo oggi?
“Come è cambiato il calcio è cambiato anche il tifo. Una volta ci si accontentava dell’1-0, oggi se non ne fai almeno 4 e fatti in un certo modo il tifoso non è contento. Pretende molto di più”.
Ha lavorato con De Laurentiis. Ha mai pensato di imitarlo?
“A dire il vero con Massimo Boldi, che lo fa benissimo, l’ho abbiamo fatto più di una volta, ma in privato, anche se lui lo sa. In pubblico meglio di no, è un po’ permaloso. Comunque anche De Sica lo imita bene. Nella scena del fuga motorino a Milano il giorno del sorteggio dei calendari c’è tutto Aurelio. Per me però è soprattutto una persona straordinaria. Un vincente. Tutto quello che tocca diventa oro”.
Dovesse immedesimarsi in un giocatore del Napoli, chi vorrebbe essere e perché?
“Sarebbe troppo facile dire Lavezzi, Hamsik o Cavani, così dico Cannavaro. Perché è uno come me che ha fatto carriera partendo dal basso. E’ partito dalle giovanili ed è diventato grande. E poi è napoletano, sì vorrei essere Paolo Cannavaro”.
A breve torna la Champions, quante chance ha il Napoli di passare il turno con il Chelsea?
“Sicuramente sarà dura. Ma credo che ce la possiamo giocare. Poi il Chelsea ultimamente si fa recuperare anche se è avanti 3-0 (Chelsea-Manchester United di domenica scorsa, ndr). Dobbiamo sperare quindi che questo periodo perduri o magari peggiori. Sai, siamo una squadra buona con qualche campione. Non siamo ancora nelle condizione di poter dire: vinciamo contro chiunque. Dobbiamo sperare sempre che qualcuno abbia la febbre o stia male all’ultimo. Insomma, dobbiamo campare sulle disgrazie altrui”.
A gennaio è arrivato Vargas, qual è Il giocatore che vorrebbe vedere nel Napoli?
“Io prenderei qualche italiano. Conoscono già il campionato, sono già addentrati. Hanno comprato Vargas perché altrimenti a giugno rischiavano di perderlo. Io però farei qualcosa in difesa. A gennaio mi attendevo qualcosa di più. Dovevamo aspettare Britos è vero, però fino ad ora c’ha fatto vedere ben poco di buono”.
Stasera però c’è Siena-Napoli, andata della semifinale di Coppa Italia. come finisce?
“Il Siena è in un momento d’oro, vengono dal pareggio in casa della Juve e Sannino mi sembra uno molto bravo. E’ la partita dell’anno. Secondo me possiamo passare il turno. La Coppa Italia potrebbe aprirci le porte dell’Europa. Non credo che vinceremo la Champions e per colmare il distacco che abbiamo dal terzo posto ci vorrebbe un mezzo miracolo”.
Quindi vincerete la Coppa Italia?
“Per favore, un passo alla volta. Battiamo il Siena e poi vediamo”.
D’altra parte i napoletani non sono mica scaramantici…
Commenta la notizia nel Forum del Napoli
di LUIGI VACCARIELLO
A Napoli, e non solo, è un’istituzione. Il rappresentante della comicità campana per eccellenza. I meravigliosi e gloriosi tempi di Telegaribaldi, una sorta di Zelig sotto al Vesuvio, sono alle spalle. Biagio Izzo ha fatto carriera diventando uno dei più apprezzati attori della commedia all’italiana, in teatro, quanto in tv. Da qualche giorno è in vendita il suo ultimo lavoro: “Una pillola per piacere”. Una storia che prova a spiegare in maniera romantica l’essere napoletani in tutte le sue sfaccettature. Ma Biagio Izzo è anche e soprattutto un tifoso del Napoli. Squadra che lo fa soffrire, ma anche gioire tanto, che stasera è impegnata nell’andata delle semifinali di Coppa Italia con il Siena.
Biagio Izzo, per tornare a piacere anche il Napoli ha bisogno di una pillola?
“Magari bastasse una pillola, gliele porterei ogni mattina. Comunque noi dobbiamo essere felici di quanto sta facendo questa squadra. Non bisogna mai dimenticare il passato. Da dove siamo partiti. 4-5 anni fa giocavamo un altro po’ sui campi senza erba e ora siamo in Champions League”.
Che tifoso è Biagio Izzo? Va allo stadio?
“Un tifoso del Napoli verace. Quando il lavoro me lo consente ci vado. Altrimenti la guardo in tv, su Sky ovviamente, sono un’azionista praticamente: ho 4 decoder. Non mi perdo una partita”.
Aronica-Ibrahimovic, schiaffi o carezze, che idea si è fatto?
“Sicuramente va condannato il gesto, il buffetto o come lo si vuol chiamare. Poi Ibrahimovic mi sembra fosse recidivo, forse è la giusta punizione. Anche Aronica ha reagito è vero, ma si vede benissimo che è stata una reazione istintiva. In ogni caso queste sono cose che non fanno bene al calcio”
Soddisfatto del campionato del Napoli?
“Per forza di cosa dobbiamo esserlo. Guarda che se non avessimo avuto la Champions in campionato non ce ne sarebbe stato per nessuna. Solo che non siamo una squadra allestita per essere competitiva su più fronti. Quindi, per forza di cose, per andare avanti in Champions abbiamo dovuto cedere punti in campionato. Il calcio è cambiato, non è più quello di una volta. Oggi il calcio è veloce, non è facile”.
Scusi ma è Biagio Izzo o Walter Mazzarri?
Scoppia a ridere. “Ma no, è che qui non si ha più rispetto dei ruoli. Tutti sono diventati tecnici e allenatori. Anche voi giornalisti pensate di saperne sempre di più. Sembra una barzelletta, bisognerebbe avere più rispetto”.
Mazzarri le ricorda qualcuno dei suoi personaggi?
“Oddio, non credo di aver mai fatto una figura del genere. Però posso dire che nella tenacia, nella voglia di migliorarsi, sempre e di continuo, mi sento molto simile a lui”.
Ha recitato nel ragazzo della Curva ai tempi di Maradona. Come è cambiato il tifo oggi?
“Come è cambiato il calcio è cambiato anche il tifo. Una volta ci si accontentava dell’1-0, oggi se non ne fai almeno 4 e fatti in un certo modo il tifoso non è contento. Pretende molto di più”.
Ha lavorato con De Laurentiis. Ha mai pensato di imitarlo?
“A dire il vero con Massimo Boldi, che lo fa benissimo, l’ho abbiamo fatto più di una volta, ma in privato, anche se lui lo sa. In pubblico meglio di no, è un po’ permaloso. Comunque anche De Sica lo imita bene. Nella scena del fuga motorino a Milano il giorno del sorteggio dei calendari c’è tutto Aurelio. Per me però è soprattutto una persona straordinaria. Un vincente. Tutto quello che tocca diventa oro”.
Dovesse immedesimarsi in un giocatore del Napoli, chi vorrebbe essere e perché?
“Sarebbe troppo facile dire Lavezzi, Hamsik o Cavani, così dico Cannavaro. Perché è uno come me che ha fatto carriera partendo dal basso. E’ partito dalle giovanili ed è diventato grande. E poi è napoletano, sì vorrei essere Paolo Cannavaro”.
A breve torna la Champions, quante chance ha il Napoli di passare il turno con il Chelsea?
“Sicuramente sarà dura. Ma credo che ce la possiamo giocare. Poi il Chelsea ultimamente si fa recuperare anche se è avanti 3-0 (Chelsea-Manchester United di domenica scorsa, ndr). Dobbiamo sperare quindi che questo periodo perduri o magari peggiori. Sai, siamo una squadra buona con qualche campione. Non siamo ancora nelle condizione di poter dire: vinciamo contro chiunque. Dobbiamo sperare sempre che qualcuno abbia la febbre o stia male all’ultimo. Insomma, dobbiamo campare sulle disgrazie altrui”.
A gennaio è arrivato Vargas, qual è Il giocatore che vorrebbe vedere nel Napoli?
“Io prenderei qualche italiano. Conoscono già il campionato, sono già addentrati. Hanno comprato Vargas perché altrimenti a giugno rischiavano di perderlo. Io però farei qualcosa in difesa. A gennaio mi attendevo qualcosa di più. Dovevamo aspettare Britos è vero, però fino ad ora c’ha fatto vedere ben poco di buono”.
Stasera però c’è Siena-Napoli, andata della semifinale di Coppa Italia. come finisce?
“Il Siena è in un momento d’oro, vengono dal pareggio in casa della Juve e Sannino mi sembra uno molto bravo. E’ la partita dell’anno. Secondo me possiamo passare il turno. La Coppa Italia potrebbe aprirci le porte dell’Europa. Non credo che vinceremo la Champions e per colmare il distacco che abbiamo dal terzo posto ci vorrebbe un mezzo miracolo”.
Quindi vincerete la Coppa Italia?
“Per favore, un passo alla volta. Battiamo il Siena e poi vediamo”.
D’altra parte i napoletani non sono mica scaramantici…
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