L'outing, il ritiro e il ritorno: Rogers sceglie i Galaxy
GossipIl 26enne statunitense, ritiratosi dal mondo del calcio dopo aver dichiarato la propria omosessualità, diventerà un giocatore del club di Los Angeles. Sarà il primo gay dichiarato a giocare nella Mls. Grillini: "Un esempio da seguire"
“Una volta fatto outing è impossibile rientrare nel mondo del calcio”. Così dichiarava Robbie Rogers, 26enne attaccante statunitense, poche settimane dopo aver confessato la propria omosessualità. Ritirandosi di fatto dal calcio giocato. Tre mesi più tardi, però, ecco il lieto fine: secondo Usa Today, i Los Angeles Galaxy lo hanno ingaggiato.
Il primo gay dichiarato nella Major League Soccer – Un traguardo prestigioso per Rogers, 18 presenze nella nazionale a stelle e strisce, oltre ad un passato agonistico tra Usa (Colombus Crew) e Inghilterra (Leeds e Stevenage). Da tempo si allenava con i Galaxy, il club della sua città natale, nel quale ha giocato per quattro anni David Beckham, sex symbol e icona gay. Proprio tra le fila della squadra californiana, allenata da Bruce Arena, Robbie Rogers troverà l’italiano Carlo Cudicini e l'irlandese Robbie Keane.
Grillini: “I calciatori italiani seguano l’esempio” – La vicenda di Rogers è stata commentata da Franco Grillini, presidente di Gaynet Italia: “Il giocatore, stanco di fingersi ciò che è poiché l’ambiente calcistico richiede di essere etero, voleva in un primo momento abbandonare il professionismo negli States. Il messaggio che traspare è ‘non importa chi ami, importa come giochi, sii te stesso sempre’. Anche i protagonisti della Serie A dovrebbero farsi coraggio e venire allo scoperto: la loro carriera non ne risentirebbe”.
Il primo gay dichiarato nella Major League Soccer – Un traguardo prestigioso per Rogers, 18 presenze nella nazionale a stelle e strisce, oltre ad un passato agonistico tra Usa (Colombus Crew) e Inghilterra (Leeds e Stevenage). Da tempo si allenava con i Galaxy, il club della sua città natale, nel quale ha giocato per quattro anni David Beckham, sex symbol e icona gay. Proprio tra le fila della squadra californiana, allenata da Bruce Arena, Robbie Rogers troverà l’italiano Carlo Cudicini e l'irlandese Robbie Keane.
Grillini: “I calciatori italiani seguano l’esempio” – La vicenda di Rogers è stata commentata da Franco Grillini, presidente di Gaynet Italia: “Il giocatore, stanco di fingersi ciò che è poiché l’ambiente calcistico richiede di essere etero, voleva in un primo momento abbandonare il professionismo negli States. Il messaggio che traspare è ‘non importa chi ami, importa come giochi, sii te stesso sempre’. Anche i protagonisti della Serie A dovrebbero farsi coraggio e venire allo scoperto: la loro carriera non ne risentirebbe”.