Carnevale che passione: Edmundo, Dinho e gli altri re di Rio

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Al centro, il grande carro dedicato a Ronaldo nel 2003. In senso orario, Edmundo, Ronaldo, Ronaldinho e Romario al Carnevale di Rio (Foto Getty e Ansa)
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Oggi il via alle sfilate a Rio de Janeiro. Gli aneddoti legati agli attaccanti amanti della festa brasiliana non mancano: i gol di Romario promessi a Cruijff, il vice del Trap sulle tracce di O' Animal, i balli sfrenati di Ronaldinho, Ronaldo e Adriano

di Luciano Cremona

Romario, Edmundo, Ronaldo, Ronaldinho, Adriano. A schierarli tutti e cinque insieme ci sarebbe stato da leccarsi i baffi, al di là delle incompatibilità anagrafiche e tattiche. Ma avere in squadra contemporaneamente questi cinque attaccanti brasiliani, al netto di infortuni, mattane e quant'altro, ce la si sarebbe goduta per parecchi mesi all'anno. Salvo il periodo a cavallo tra febbraio e marzo. Quello, cioè, del Carnevale di Rio, che tanti dolori ha sempre portato ai tifosi e agli allenatori che hanno dovuto avere a che fare con questi ragazzi inguaribili amanti della festa.

Hernanes e Kakà, i bravi ragazzi - Proprio oggi, a Rio de Janeiro, prendono il via le sfilate del Carnevale più famoso del mondo. E i tifosi possono stare tranquilli: i vari Hernanes, Kakà, Amauri e via dicendo non abbandoneranno i centri di allenamento o le proprie squadre per volare a Rio. Non ci saranno casi clamorosi come quelli che in passato hanno caratterizzato le carriere dei cinque centravanti verdeoro, tra i più festaioli di sempre.

Romario e l'aereo già prenotato - Partiamo da Romario: Johan Cruijff ha da poco raccontato proprio ai microfoni di Sky uno degli aneddoti più divertenti della carriera di 'O Baixinho', il piccoletto Romario. Uno che il carnevale lo aveva nel sangue fin dalla nascita, venuto alla nascita la notte del sabato della sfilata e nell'anno di fondazione della gloriosa scuola di samba "Unidos de Jacarezinho". L'episodio risale ai tempi del Barcellona. Cruijff ricorda: "Romario mi chiese tre giorni di permesso per andare al Carnevale di Rio. Gli risposi: 'Te ne concedo due in più degli altri se domani segni due gol'. Il giorno seguente Romario segnò due gol nei primi venti minuti, poi venne verso la panchina e chiese il cambio. Gli chiesi cosa stesse succedendo. Mi rispose: 'Mister, il mio aereo per Rio parte tra un'ora'. Non mi restò che mantenere la promessa e lo lasciai andare".

Immarcabile Edmundo - Servirebbe un libro intero per raccontare il rapporto tra Edmundo e il Carnevale. O' Animal non metteva la propria firma sui contratti se non era specificata la clausola che gli permetteva di volare a Rio durante le celebrazioni carnevalesche. Così arrivò alla Fiorentina nel gennaio del 1998, acquistato per 13 miliardi, e un mese dopo era già a Rio, facendo infuriare Malesani. Si trattava però di una fuga dovuta anche al processo in corso per l'incidente stradale del '95 in cui Edmundo, alla guida di un Suv, centrò un'utilitaria: morirono tre persone. L'anno successivo si ripresentò lo stesso problema: la Fiorentina di Trapattoni guidava la classifica, ma Batistuta si era appena infortunato gravemente. Tutti aggrappati ad Edmundo? Neanche per sogno: Cecchi Gori ammise che la clausola con il permesso di volare a Rio era stata siglata. Trapattoni provò a fermare O' Animal, andando in aeroporto e chiedendogli di non partire: Edmundo lo dribblò, ma si trovò alle calcagna Romano Fogli, il vice del Trap. Così, mentre i tifosi sfottevano la viola con "Batistuta all'ospedale, Edmundo al Carnevale", Fogli si imbarcò per il Brasile. Per sette giorni visse nella casa di Edmundo, imponendogli allenamenti al mattino e al pomeriggio. "Fu super professionale - ha raccontato Fogli in un'intervista -. Mi mostrò gli stanzoni in cui venivano fabbricate le maschere, fu molto gentile. Io me ne tornai in Italia tre giorni prima di lui, lasciandolo libero per la grande sfilata". Tra una corsa con Fogli e una partita di calcio-tennis contro Renato Portaluppi sulla spiaggia, Edmundo si godette il Carnevale, come da contratto. Nel 2009 si è poi tolto la soddisfazione di vincere il Carnevale con la scuola di Samba Salgueiro.

Fenomeno mondiale - Anche Ronaldo, Ronaldinho e Adriano hanno dato il meglio durante le sfilate. Il Fenomeno fu uno dei protagonisti nel 1997, con l'allora compagna Susana Werner (poi ne sono passate tante altre). Nel 2002, con l'Inter di Cuper in corsa scudetto e lui in convalescenza per l'infortunio al ginocchio, si prese una "vacanza riabilitativa" proprio in coincidenza con il Carnevale. Nel 2003, anno in cui fu celebrato come re del mondo con carri allegorici dopo la vittoria del Mondiale non partecipò: il Real tenne duro e al suo posto, con la scuola di samba Tradiçao sfilò la madre Sonia Nazario, che svenne per l'emozione. Ma la passione non si è mai sopita: nel 2009 era su un palco, ospite di uno sponsor, con altri sei compagni del Corinthians. Di recente, dopo il ritiro, ha confessato: "Ora posso andare al Carnevale e bere una birra senza doverla prima versare in una bottiglietta di integratori".

Dinho re del samba - Addirittura insignito del titolo di "Re del ballo rossonero" Ronaldinho, colori però del Flamengo e non del Milan. Nel 2011 infatti il fantasista è stato l'indiscusso protagonista del Carnevale di Rio, guidando letteralmente a suon di samba oltre 30mila persone adoranti. Con lui anche compagni del Flamengo, come Leo Moura. Dinho è stato l'autentico re del carnevale, con 80mila persone stipate nel sambodromo di Oscar Niemeyer e adoranti.

Con l'imperatrice - Adriano ha mixato i suoi ritorni in Brasile: Carnevale, infortuni, prestiti, nuove avventure calcistiche e non. È stato fidanzato con Viviane Castro, protagonista assoluta del Carnevale 2008, proprio nel periodo in cui Adriano fu ceduto in prestito dall'Inter al San Paolo. Nel 2010 il Flamengo lo esonerò dagli allenamenti per permettergli di festeggiare, ma non fu l'unico a beneficiare della benevolenza dell'allora tecnico Andrade (vecchia conoscenza giallorossa). Con l'imperatore si scatenarono Vagner Love, il sempre presente Leo Moura e Dejan Petkovic, ex Venezia e brasiliano adottivo. Nel 2012 la polizia ha fermato Adriano mentre partecipava ad un corteo di motociclette: sedeva scalzo, a torso nudo e senza casco come passeggero di una moto durante i giorni del Carnevale. Fu la folla ad invitare la polizia a chiudere un occhio. Nulla di strano, se consideriamo che lo stesso ct della Seleçao Scolari, nel 2001, chiese di anticipare un'amichevole tra Brasile e Polonia proprio per permettere ai calciatori di divertirsi con il sacro Carnevale.