Razzismo, Eto'o: "Niente orologio perché sono di colore"

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L'attaccante della Sampdoria è nato in Camerun ed è il miglior marcatore della sua nazionale (Foto Getty)
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L'attaccante della Samp svela: "A Londra una commessa nera come me cercò di impedirmi l'acquisto di un orologio. Mi disse che il pagamento era stato negato. Il calcio è solo un riflesso di quello che succede nella società"

Eto'o, attaccante della Samp che con le maglie di Barcellona e Inter ha vinto tutto, per la Cnn è anche un simbolo della lotta al razzismo. In occasione della consegna al giocatore della European medal of tolerance a Londra, il giocatore ha raccontato delle difficoltà incontrate nella capitale britannica ad acquistare un orologio da 15.000 dollari, con una commessa, "nera come me", ha precisato Eto'o. Un episodio che fa il paio con quello di Oprah Winfrey, anchorwoman considerata una delle donne più potenti degli Usa, alla quale una commessa in un negozio di lusso di Zurigo si rifiutò di mostrare una borsa, giudicandola troppo cara per lei.

"Ho preso la carta di credito e la commessa è ritornata dicendo che il pagamento era stato negato. E io le ho chiesto se fosse stato respinto o se fosse lei che non voleva che il pagamento venisse accettato, perchè questo mi è successo molte volte", ha spiegato. La commessa ha insistito che il pagamento era stata respinto e quindi è dovuto intervenire il fratello del giocatore che ha utilizzato la sua carta di credito per l'acquisto.

Un episodio raccontato dal giocatore camerunense per dimostrare che il razzismo non esiste solo nel calcio. "Il calcio è solo un riflesso di quello che succede nella società", ha osservato Eto'o, confessando che non avrebbe mai pensato di poter essere vittima di razzismo in campo perchè il calcio "è una passione, un sentimento che tocca milioni di persone".