MotoGP, GP Austin. I risultati della gara: 1° Bastianini. 2° Rins, 3° Miller. HIGHLIGHTS
Domenica di grande festa per l'Italia dei motori: dopo il successo della Ferrari a Melbourne firmato Leclerc, arriva anche la vittoria di Bastianini ad Austin in sella alla Ducati del team Gresini. Secondo sul podio Rins (Suzuki), terzo Miller (Ducati ufficiale). Con questo successo Enea ritorna in testa al Mondiale (+5 su Rins, +11 su Aleix Espargaró). Grande rimonta di Marc Marquez: sprofondato all'ultimo posto a causa di un problema in partenza, chiude 6° alle spalle di Bagnaia
Bastianini lo stratega, sorprende tutti e vince ad Austin, davanti a un grande Rins che porta la Suzuki al secondo posto. Ma l'intelligenza del pilota romagnolo, la capacità di gestire la gomma. la lucidità del suo box che ha pianificato alla perfezione il momento in cui dare la svolta alla corsa, quando Jack Miller sembrava avviato al successo, sono la chiave della seconda vittoria del pilota del team Gresini. "La nostra gara è cominciata a sette giri dalla fine. Sapevamo di poter attaccare nel finale" ha spiegato in diretta Alberto Giribuola, suo capo tecnico ereditato da Andrea Dovizioso dei tempi Ducati. La casa bolognese forse puntava a un successo più largo con cinque moto davanti a tutti al via. Probabilmente avrebbe gradito uno dei due piloti factory davanti a tutti, ma deve "accontentarsi" di Miller secondo e soprattutto del primato in classifica ritrovato grazie al romagnolo che si porta al comando con 5 punti di vantaggio su Rins e 11 su Aleix Espargaró, arrivato undicesimo, alle spalle del compagno di squadra Vinales.
Bagnaia 5° davanti a Marquez
L'altra Desmosedici ufficiale ha corso ad elastico, alternando giri velocissimi a ritmi più blandi. Bagnaia, ritrovatosi in quarta posizione nelle battute iniziali, si è visto superare da Zarco, da Rins e da Mir. Continua a restare lontano dal podio il piemontese, che sembrava aver trovato la messa a punto giusta nelle prove del sabato e nel warm up di domenica mattina. C'è ancora lavoro da fare. Non solo per lui. Anche Marquez fatica a ritrovarsi, anche se la gara di oggi ha restituito il combattente di sempre. Dopo un problema in partenza (lo stacco della frizione non ha funzionato) che lo ha spedito in ultima posizione, Marquez ha intrapreso una rimonta rabbiosa, che tra staccate al limite e sorpassi funambolici l'ha portato infine al sesto posto, ingaggiando il più bel duello di tutta la gara, negli ultimi giri, con Quartararo, domato a fatica. Un segnale, al netto del fatto che Austin è da sempre la sua pista; potrebbe essere d'auspicio per il rientro del mondiale in Europa. La Honda fatica ancora, mentre la Suzuki piano piano recupera podi e posizioni in classifica. L'Aprilia archivia una gara che in partenza sapeva difficile, soprattuto per Aleix Espargaró che non ha mai digerito il tracciato texano. Yamaha ancora all'inseguimento, veloce con Quartararo nei tratti più guidati, lenta in rettilineo, quanta sofferenza per Morbidelli.