
MotoGP, GP Austin (Usa): moto e piloti italiani davanti in griglia. E ora viene il bello
Eravamo arrivati in Texas con l'orgoglio italico bello carico grazie alla 1^ vittoria di Aprilia in top-class con il successo argentino di Espargaró e al 2° posto di Martín con la Ducati. Mai avremmo però pensato che ad Austin la musica (e là di musica ne suonano moltissima) sarebbe stata addirittura più forte, viene addirittura da dire una marcia trionfale. Abbiamo davanti a tutti la (grande) bellezza di 5 Ducati 5. Pizzicatevi, bevete un caffè perché non state sognando
di Paolo Beltramo

DUCATI - Una sorta di dominio inatteso anche se poteva starci una volta sistemati i problemi di gioventù delle GP 22. Che però, oltre al già velocissimo Martin, ancora pole, anche Miller e Bagnaia riuscissero nello stesso giorno a trovare la quadra era un po’ difficile da immaginare. E invece è proprio questa la 1^ fila: una goduria, una libido motociclistica al massimo livello.
Ducati on fire: i numeri di un sabato storico
Anche perché al 4° posto c’è il compagno di Martin al team Pramac, cioè Zarco e poi l'unico ducatista ad aver vinto una gara quest'anno, cioè Bastianini con la moto del team Gresini dopo una scivolata all’inizio. Se questo dominio si ripeterà in gara vedremo, ma di sicuro non potranno fallire in 5.
Bastianini: "Dopo la caduta ho fatto finta di niente e sono ripartito"
Partire davanti e bene è importantissimo soprattutto ad Austin dove dopo la prima curva praticamente inizia un serie di curve e controcurve in successione dove non trovarsi nel gruppo potrebbe essere importantissimo. Insomma un dominio pieno di sostanza, di cavalli, telai, piloti, lavoro ai box. E stavolta Marquez per vincere dovrà inventarsi qualcosa di importante, anche perché tra i primi 12 c’è anche Marini, undicesimo. Riassumendo 6 Ducati nelle prime 12 moto. E scusate se è poco.
Bagnaia: "Prima fila che vale come una pole"
YAMAHA - Come al solito Yamaha si riduce ad un solo pilota, il campione del mondo Fabio Quartararo che avrebbe anche probabilmente potuto interrompere la sfilza di Rosse se non fosse scivolato all'ultima curva di un giro molto buono. Comunque parte in seconda fila col sesto tempo ed è l’unica nei primi 12, cioè nelle prime quattro file, cioè tra quelli che sono passati in Q2 a giocarsi la pole ed è anche l'unico che può pensare di difendersi bene in una gara difficile.
Quartararo: "Meglio 5 Ducati davanti che 5 moto diverse"
Le altre Yamaha? 15° Dovizioso, 19° Morbidelli, 24 °il debuttante D. Binder. Una specie di disastro, purtroppo.
GP Usa, la griglia
HONDA - Bene o male ne piazza 3 in Q2: Marquez nono, Nakagami decimo, Pol Espargarò dodicesimo. Anche in queste condizioni di rientro dopo un ennesimo infortunio il migliore è MM93, c’è poco da fare. Stavolta darlo favorito, anche se si corre ad Austin, è davvero impossibile, ma con la sua grinta e la sua classe può puntare ben più in alto in gara di quanto abbia ottenuto in prova. Ancora non è perfettamente in forma, né di testa, né fisicamente.
Marquez: "Stanco più di testa che fisicamente"
Ha dovuto limitare l’impegno non girando al massimo in ogni turno ed è comprensibile anche perché ha una moto che non ha sviluppato lui e che ha potuto usare poco.
Marquez: "Stanco più di testa che fisicamente"
SUZUKI - Ecco un marchio che non ha stravolto i propri risultati in prova dall’Argentina. Anche qui 7° Rins e 8° Mir. In Sud America hanno poi chiuso terzo e quarto, stavolta l’impressione è che faranno più fatica a mettere una moto sul podio, ma con le corse non si sa mai. I due sono più piloti da gara quindi occhio alla coppia azzurra. Comunque considerando che Suzuki schiera soltanto 2 moto, questo ancora una volta è un buon risultato di squadra. E poi c’è il super mito Schwantz che li guarda…vorranno mica deluderlo…
GP Usa, la griglia
APRILIA - Meno bene di quanto sembrasse venerdì e soprattutto dopo le dichiarazioni dei piloti e la grande euforia che ha accompagnato gli ultimi giorni della squadra veneta. Invece dalla vittoria argentina siamo scesi in sesta fila con Aleix Espargaro davanti al compagno Vinales. Va detto che Aleix è caduto alla fine di un giro che lo avrebbe messo tranquillamente nelle prime due file e che Aprilia non può essere scomparsa di colpo. Anzi, la sensazione è che in gara vedremo una o due belle rimonte delle moto nere.
Le cadute di Quartararo e Aleix Espargarò
KTM – Un disastro totale: Binder, il meno peggio, è 17°, poi Oliveira 20°, Fernandez 21° e Gardner 22°. In tutti i turni KTM è apparsa in difficoltà, soprattutto con Oliveira, vincitore in Indonesia, dato che Fernandez e Gardner sono esordienti. Insomma stavolta la sorpresa austriaca non credo la vedremo. Oppure l’abbiamo già vista anche qui, ma stavolta in negativo. Una due giorni difficile, in gara può andare soltanto meglio.
GP Usa, la griglia
Vittoria italiana in Moto2: primo successo per Tony Arbolino, che taglia il traguardo con un vantaggio di 4 secondi su Ogura. Mica bruscolini

Vale la pena di sottolineare anche la splendida coppia Migno-Foggia in Moto3: poleman il romagnolo e secondo il romano. La gara della Moto3 alle 21:30 su Sky Sport MotoGP
Migno intervista Foggia: il siparietto. VIDEO