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Bagnaia impeccabile in Austria, a Spielberg è stato una macchina perfetta

MotoGp

Sandro Donato Grosso

In Austria Bagnaia è stato semplicemente perfetto, un binomio cervello-manetta difficile da eguagliare. Ha gestito alla grande i momenti del weekend, riuscendo a domare un combattivo Jorge Martin, e si è ripreso la testa della classifica. Con il 25° sigillo in MotoGP ha egugliato un certo Kevin Schwantz al 10° posto tra i piloti più vincenti di sempre. Prossima tappa ad Aragon, dove proseguirà il tie-break infinito tra i due ducatisti per il titolo Mondiale

LA CLASSIFICA

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Quello tra Bagnaia e Martin sarà un lunghissimo tie-break nel quale Pecco continuerà a pressare da fondo campo con un ritmo tanto impressionante quanto costante mentre Jorge riuscirà in qualche drop shot che può spiazzare il rivale. È stato lo stesso Bagnaia a chiosare sulla metafora tennistica immaginando i due colpi forti dei rispettivi antagonisti. Di fatto i due ducatisti in Austria hanno fatto capire quanto il livello di questo Mondiale sia alto e ogni micro dettaglio possa fare la differenza.

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Un binomio cervello-manetta difficile da eguagliare

Se Jorge a fine gara ha recriminato il fatto di non essere riuscito a stare davanti da subito (inficiando il rendimento dello pneumatico anteriore che in scia si surriscalda e diventa difficile da gestire), Bagnaia è stato una macchina perfetta. Nella prestazione, nella gestione della propria corsa e nel capire cosa bisognava fare in tutti i momenti dei weekend tenendo presente l'avversario. Talmente impeccabile da sembrare frutto di un'intelligenza artificiale anche se di fatto il tre volte Campione del Mondo è umano eccome... con un binomio cervello-manetta difficile da eguagliare.

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Con la vittoria numero 25, al Red Bull Ring Bagnaia è entrato nel club dei top-10 dei più vincenti di sempre raggiungendo addirittura Kevin Schwantz. Quando a Bagnaia abbiamo ricordato questo dato, per un attimo il suo processore perfetto ha subito una scossa di emozione. Il cuore che per un millesimo di secondo ha mandato in crash l'algoritmo. Il resto risiede in una sfida da raccontare con moto identiche (la super Ducati full factory 2024) e gruppi di lavoro che attorno ai loro piloti fanno quadrato, sempre esprimendo professionalità elevata senza far mancare calore e psicologia. Il circuito della MotoGP si sposta ad Aragon. Difficile fare pronostici... Quello che possiamo dire è che, se amate i quinti set, siete invitati a rimanere con noi di Sky Sport.

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