MotoGP, Aragon una poltrona per quattro: perché possono vincere tutti i big

Un weekend di stop e ora di nuovo tutti in pista. La Moto Gp è pronta a tornare in scena tra sabato e domenica nel difficile e insidioso circuito di Aragon. Si riparte dalla grande vittoria di Pecco Bagnaia in Olanda, che ha ora cinque punti di vantaggio su Jorge Martin. Leggermente più indietro ci sono Enea Bastianini e Marc Marquez, determinati a rientrare nella lotta al motomondiale. Anche in Aragona i favori del pronostico sono però per il campione del mondo in carica, Bagnaia, che vuole continuare a 'dettare legge’ e che nel 2021 ha vinto la sua prima gara in Moto Gp proprio in questo circuito in un bel duello con Marquez. Aragon è un circuito favorevole per lo spagnolo, che potrebbe quindi centrare la sua prima vittoria in Ducati. Con il successo del 2022, Bastianini è l’ultimo pilota ad aver vinto ad Aragon e proverà quindi a ripetersi. Martin, invece, è il meno favorito tra i quattro, ma la sua determinazione e il suo desiderio di recuperare punti possono fare sempre la differenza. Tra caratteristiche, vecchi e dolci ricordi, classifica e determinazione, tutti e quattro possono quindi riuscire a vincere. Insomma, sarà una poltrona per quattro. Ora vi spieghiamo perché, ma prima facciamo un’istantanea al circuito. Come detto, Aragon è un tracciato molto difficile. Non che gli altri scenari del Motomondiale siano semplici, però questo è particolarmente insidioso. A cominciare dalla partenza e dalla durissima staccata in curva 1, con una curva di 90 gradi nella quale è facile commettere errori o incappare in contatti con gli avversari. Subito dopo la pista comincia a salire e in quel tratto verrà premiata la moto che ha maggiore scorrevolezza. Arrivati nella fase centrale del circuito la pista torna a scendere alternando curve molto veloci a curve molto secche. Questo è il punto cruciale del tracciato: sarà importante riuscire a trovare il giusto equilibrio di setup, cosa di certo non semplice perché una moto stabile nel veloce comporta una scarsa maneggevolezza nel cambio di direzione e questa alternanza continua di parti veloci, curve strette e varianti renderà ancora più complicato il lavoro di messa a punto. In più, quest’anno c’è una difficoltà aggiuntiva. Aragon si è ‘rifatto il look’, vale a dire che è stato messo un asfalto nuovo, cosa che può comportare delle usure e delle temperature anomale delle gomme. Per tutti, sia i team che la Michelin, l’asfalto nuovo sarà un’incognita importante: chi riuscirà a capire nel più breve tempo possibile come questo inciderà sulle prestazioni delle moto riuscirà ad avere sicuramente un vantaggio. Il lavoro fatto sulle gomme sarà quindi fondamentale per questo weekend. Infine, ultimo ma non meno importante, c’è un altro fattore che aumenta la difficoltà: il caldo. Siamo in Spagna, alla fine di agosto e in mezzo al deserto di Los Monegros: le temperature raggiungeranno quindi picchi elevatissimi e di conseguenza il lavoro della moto, del pilota e delle gomme diventerà ancor più difficile. Una poltrona per quattro Al netto delle difficoltà del circuito, i ‘Fantastici 4’ sono pronti a darsi battaglia per ottenere la vittoria e ciascuno di loro ha un qualcosa che potrebbe fare la differenza. A partire dal leader del mondiale Pecco Bagnaia, vincitore in Austria, vincitore di tanti Gran Premi e che sta ottenendo numeri storici alla guida della sua Ducati. Ad Aragon Bagnaia può vincere perché è molto forte a frenare con la moto da dritto e soprattutto quando si va in discesa. Ha una grande staccata, grande potenza frenante e buone capacità di inserimento in curva, qualità che può sfruttare benissimo in questo tracciato. Martin, invece, può sfruttare la grande esplosività. Come detto, dei quattro è forse quello meno favorito, però la sua spiccata esplosività può fare la differenza. Inoltre, le sue grandissime pieghe e gli angoli che riesce a imprimere alla moto lo possono aiutare molto nei frequenti cambi di direzione del circuito. In questa stagione Enea Bastianini ha faticato un po’ nelle staccate, però ha grande scorrevolezza e, soprattutto, con il suo stile di guida pulito riesce a risparmiare tanto la gomma posteriore, cosa che in un tracciato con l'asfalto nuovo potrebbe fare grande differenza nella seconda parte di gara. Infine, c’è Marc Marquez, che si esalta nelle piste dove le curve sono maggiormente a sinistra come il Gp di Aragon, di Austin e della Germania. Lo spagnolo, inoltre, sa fermare la moto molto velocemente anche con meno freno degli altri e questo lo aiuta ad avere un ingresso molto molto veloce in curva. Grazie a questa sua caratteristica può risultare molto veloce in un circuito come Aragon, dove potrebbe centrare la sua prima vittoria in Ducati. I ‘Fantastici 4’ sono consapevoli che il Gp di Aragon rappresenta una tappa molto importante del Mondiale. Inizia una fase cruciale del campionato e in gioco ci sono punti che saranno decisivi. Un solo obiettivo, una sola ‘poltrona’ per quattro piloti.