Marc è tornato: il fattore Marquez sul Mondiale

Mille e quarantatré giorni dopo l’ultima volta, Marc Marquez torna al successo. Una vittoria tanto attesa quanto meritata, frutto di un dominio incontrastato per tutto il weekend. Che fosse arrivato il momento del ritorno alla vittoria dell’otto volte campione del mondo era nell’aria. Già ad Austin, un'altra pista che gli è favorevole e che gli piace molto, ci era andato vicino, ma un piccolo inconveniente tecnico al freno anteriore e un po' troppa esuberanza nell'affrontare il Gran Premio avevano finito per gettarlo a terra. Anche in Germania, un altro tracciato dove Marquez ha vinto tantissimo in carriera, poteva arrivare la vittoria, ma una caduta all’inizio delle pre-qualifiche e un atteggiamento un po' troppo volenteroso nel volerla a tutti i costi gli hanno rovinato il Gran Premio: anche lì, alla fine, il successo non era arrivato . Arriviamo così ad Aragon, un altro tracciato sinistrorso, caratteristica che a Marquez, come sappiamo, piace molto. A stupire quindi non è tanto il fatto che sia arrivata, ma più che altro come sia riuscito Marc a ottenere questa vittoria. Il weekend di Marquez è stato impeccabile, ha stradominato e distanziato tutti dal primo passaggio fino al taglio del traguardo finale. La capacità di guida e la velocità di Marquez sono conosciute da tutti, ma questa vittoria è un manifesto del suo talento e delle sue qualità tecniche come pilota. In un tracciato come quello di Aragon si è esaltato e ha mostrato tutte le sue doti. Marc ha una capacità di guidare la moto, di usare il freno anteriore, ma soprattutto di avere un ingresso in curva nel lato sinistro che nessun altro pilota ha . Nei tracciati con tante curve a sinistra ha la capacità di fermare la moto usando pochissimo freno e di avere grande velocità di ingresso, fattori che lo agevolano moltissimo in queste piste. Inoltre, questo weekend ad Aragon c’era una difficoltà aggiuntiva: il nuovo asfalto. Questo Gran Premio è stata la prima manifestazione sul nuovo asfalto, che quindi offriva pochissimo grip. Correre in una condizione del genere equivale a usare una moto su un tracciato bagnato ma con le slick. E in queste condizioni, in cui il grip è veramente scarso e basso, Marc si esalta, come ha già dimostrato tante volte. Nel 2019, a Brno, ha conquistato una storica pole position con le slick in una pista che era in parte bagnata e in parte asciutta. Mentre tutti gli altri piloti avevano ritenuto impossibile poter girare con le slick, lui si è fermato, ha montato le gomme e ha fatto il suo incredibile giro. Nel tratto asciutto ha guadagnato moltissimo, ma a stupire è stato il suo rendimento sul bagnato. Ci si aspettava che avrebbe perso molto, ma Marc è riuscito ad avere quasi lo stesso passo dei suoi colleghi . Risultato: pole position conquistata con oltre 2” sul secondo. Ma in carriera tante altre volte ha dimostrato di sapersi esaltare in condizioni di scarso grip. In gare in cui è necessario cambiare moto perché si passa da una condizione di bagnato ad asciutto, Marquez è spesso stato il primo a fermarsi e a correre anche in condizioni di asfalto umido con le slick. Circuito sinistrorso a lui favorevole, asfalto nuovo e scarso grip hanno fatto sì che Marquez potesse tornare alla vittoria in grande stile, mostrando nuovamente a tutti le sue migliori qualità. E nelle prossime gare extraeuropee potrebbe ripetersi, visto che si potrebbero trovare spesso condizioni meteo di pioggia e non pioggia . L’impressione è che, per evitare rischi, questa volta Marc si sia controllato maggiormente rispetto a quanto fatto ad Assen e in Germania e che gli oltre 4” di vantaggio su Martín avrebbero potuto essere anche di più ma - a mille e quarantatré giorni dall’ultima volta - l’importante era tornare sul gradino più alto del podio. E ora, dopo tanta attesa, Marc ritrova certezze ed entusiasmo. Ma soprattutto, dopo questa vittoria lo spagnolo rientra di diritto nella corsa al titolo mondiale e già quest’anno potrebbe tentare la grande impresa di raggiungere Valentino Rossi al nono titolo mondiale.