MotoGP, Martin e Bagnaia allo sprint finale: chi è favorito a 4 gare dal termine

Si comincia con Phillip Island, una pista bellissima che piace molto ai piloti perché piena di curve veloci a eccezione di un paio di tornanti. Qui Martin potrebbe essere avvantaggiato: per le sue caratteristiche di guida predilige questo tipo di tracciati. Ce lo insegna anche la sua storia personale. Un anno fa fu in testa fino all’ultimo giro, prima di precipitare in classifica per una scelta sbagliata della mescola della gomma che lo penalizzò nella parte finale della gara. Con un anno di esperienza in più non credo che Jorge ripeterà lo stesso errore, perché sa che è una pista a lui congeniale e che può allungare in classifica. Bagnaia da parte sua cercherà di fare risultato, da grande campione qual è, ma l’obiettivo più concreto sarà limitare i danni. Martin oggi ha 10 punti di vantaggio, accorciare sarebbe l’ideale, ma Pecco sa che è molto complicato. La missione sarà non farlo allontanare troppo. Dopo l’Australia si vola in Thailandia. È un tracciato particolare, un alternarsi di lunghi rettilinei e staccate decise che potrebbe premiare Pecco Bagnaia . Insomma, ci sarà una situazione all’inverso rispetto a Phillip Island, mentre potremmo vedere qualcosa di simile a quanto successo a Motegi qualche settimana fa, con Martin che dovrà giocarsela in difesa. Il circuito della Thailandia predilige la parte guidata e i piloti con grande efficacia in staccata e bravi a dosare il freno in ingresso curva: sono caratteristiche congeniali a Bagnaia, che idealmente potrebbe restituire allo spagnolo quello che dovrebbe perdere in Australia. Il tour asiatico si chiude con la Malesia. Pista bella, moderna, nonostante ospiti la MotoGP da tanti anni: piace molto ai piloti per la sua varietà di rettilinei, curve veloci e staccate prepotenti. In questo tracciato serve dosare molto bene il freno e gestire al meglio la gomma , alcune delle caratteristiche che troveremo anche in Thailandia, ecco perché Bagnaia potrebbe partire leggermente avvantaggiato. Pecco potrebbe giocare d’attacco, prendendo il comando fin dai primi giri e forzando Martin a lottare per il secondo posto e a limitare i danni in classifica. Dopo Australia, Thailandia e Malesia, l’ultimo round sarà, come da abitudine, a Valencia. E probabilmente qui si deciderà di nuovo il campionato. Nonostante sia la pista dove per due anni di fila Bagnaia è diventato campione del mondo, per caratteristiche è più congeniale a Martin, non offrendo grandi staccate se non quella in curva 2. Nel 2022 e nel 2023 c’era in palio la vittoria del mondiale, e si sa che il peso del successo e la responsabilità fanno rendere meno il pilota rispetto alle sue reali capacità; nel 2024 ancora non sappiamo se si deciderà tutto qui, ma per come è fatto il tracciato, Martin sarà il favorito. Al netto di qualche outsider, il conto delle piste dice ‘due a due’. Si conferma ancora una volta l’equilibrio che ci ha accompagnati per tutta la stagione: moto identiche, prestazioni identiche, tutto lascia pensare che sarà la gara di Valencia a decretare il campione. Si deciderà tutto sui dettagli, sui fattori esterni che potrebbero spostare l’ago della bilancia. Il primo potrebbero essere i 10 punti di vantaggio in classifica che ha Martin attualmente, che sono di fatto quasi gli stessi punti che si conquistano con la vittoria di una Sprint Race quando l’avversario fa 0: sembra un margine minimo ma potrebbe avere una grande rilevanza sotto il profilo psicologico e della concentrazione. Un altro fattore sarà sicuramente il meteo. In Asia il clima è molto imprevedibile. La bravura dei due contendenti si vedrà anche nella capacità di scaldare la gomma e di gestire la moto in condizioni di meteo variabile. Ultimo fattore, forse il più importante, è quello della pressione della vittoria. Martin non è mai arrivato all’ultima gara vicinissimo o addirittura in vantaggio: sono anni che ci dimostra il suo talento e la sua bravura, ma anche la sua impulsività, non possiamo sapere quale sarà il suo approccio a un’ultima, decisiva, gara per diventare campione del mondo. È stato finora un Mondiale bellissimo e combattutissimo. Pecco e Jorge hanno dato spettacolo Gran Premio dopo Gran Premio, le loro prestazioni sono state equivalenti per tutto l’anno, è veramente difficile dire chi parte avvantaggiato in questo momento. A prescindere da come andrà, sono entrambi due piloti fenomenali, ognuno con le sue ragioni per portare a casa questo titolo. Per l’andamento della stagione sono convinto che potrebbe decidersi tutto a Valencia, nell’ultima parte dell’ultima gara del campionato. Non ci resta che seguirlo fino alla fine e goderci lo spettacolo.

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