MotoGP, si parte in Thailandia senza Martin. Cosa aspettarsi dal primo GP della stagione

La stagione 2025 è alle porte. Con un’anomalia, anzi due. La prima è geografica: perché dopo tantissimi anni la gara d’esordio non si terrà in notturna in Qatar ma si svolgerà in Thailandia, di giorno, in un tracciato molto diverso. La seconda anomalia, la più rilevante, sarà invece l’assenza del campione del mondo Jorge Martin nel primo appuntamento del calendario, costretto ad alzare bandiera bianca per un brutto infortunio a mano, avambraccio e tallone sinistro. Bisogna risalire fino al 1979 per non trovare il vincitore del Mondiale all’esordio stagionale, quando Kenny Roberts Senior, campione nel 1978, dovette saltare la prima gara del programma, sempre per un infortunio. Per dovere di cronaca, in quel 1979 vinse comunque, quindi per Martin non è ancora detta l’ultima parola. Ci conta l’Aprilia, che con gli investimenti fatti avrà l’obiettivo di contendere il titolo alla Ducati, a cui ha tolto due moto dalla griglia considerando l’ingaggio anche del veloce Marco Bezzecchi. La scuderia si è anche rafforzata da un punto di vista tecnico, con l’acquisizione di Fabiano Sterlacchini come nuovo direttore tecnico, in arrivo da KTM, anche ex Ducati. ‘Rossa’ che avrà anche da gestire la rivalità tra due piloti formidabili come Pecco Bagnaia e Marc Marquez, entrambi desiderosi di vincere gare e campionato, con il rischio concreto di portarsi via dei punti a vicenda in più di un’occasione. Aprilia che, come detto, dovrà fare a meno di Martin almeno per le prime tre gare. Lo spagnolo si è infortunato seriamente alla mano sinistra durante un allenamento poco prima di salire sull’aereo per la Thailandia. Gli esami hanno riscontrato diverse fratture, con necessità di un intervento chirurgico – già svolto nella giornata di martedì – che ha interessato radio e scafoide, con conseguente lunga riabilitazione. Verrà obbligato a saltare anche i Gp di America e Argentina, rientrando in Qatar per il quarto appuntamento del calendario, nella migliore delle ipotesi. Per il campione del mondo questo secondo infortunio sarà un colpo durissimo per lo svolgimento della sua stagione. Perché l’Aprilia è una moto nuova, che non ha ancora avuto modo di conoscere e di imparare come spingere al limite: i test che è riuscito a svolgere si sono fermati praticamente a Barcellona a fine 2024, mentre sia in Malaysia sia, ora, in Thailandia, dove si concentrava il grosso della pre-stagione, Martin è dovuto rimanere ai box. Quando rientrerà, oltre a dover recuperare la tenuta fisica e parecchi punti in classifica, avrà bisogno anche di trovare da capo il feeling con l’Aprilia, un aspetto che rallenterà ulteriormente il suo processo di ritorno alle competizioni. Sarà un aspetto impattante sulla sua stagione, perché lo allontana fin dalle prime battute dai favoriti per il Mondiale, compromettendo almeno al 50% le sue possibilità di riconfermare il titolo di campione. Nella rincorsa di Jorge Martin non si può nemmeno trascurare il lato tecnico. Come detto, l’Aprilia sta facendo investimenti e miglioramenti, per cui si sta sviluppando con l’idea di essere competitiva tanto quanto la Ducati. A questo sviluppo, per forze di cose, Martin non potrà prendere parte, lasciando tutto il lavoro a Marco Bezzecchi, che sta sì lavorando molto bene – uno dei più veloci se non il più veloce in Thailandia, uno dei favoriti per la prima vittoria della stagione – ma per forza di cose sulle sue sensazioni e necessità. E non è detto che l’indirizzo tecnico che l’Aprilia sta prendendo combaci con lo stile di guida del campione spagnolo. Martin può solo sperare che la Moto ‘costruita’ da Bezzecchi sia per lui di facile comprensione, altrimenti sarà ancora più complicato per lui abituarsi a una moto che già non conosce. L’assenza del ‘re’ darà maggiore risalto all’altro tema dell’inizio di stagione, ovvero la rivalità interna nel team Ducati Lenovo tra Bagnaia e Marquez. Pecco ha ceduto lo scettro nel 2024 dopo un campionato spettacolare fatto di 11 vittorie e dopo aver vinto il Mondiale sia nel 2022 sia nel 2023. Avrà grande voglia di riscatto. Voglia di riscatto che non mancherà nemmeno al suo compagno, otto volte campione del mondo: in Ducati Marquez avrà la sua occasione per conquistare il nono titolo, quello che gli manca per pareggiare il conto con Valentino Rossi. Attenzione alla lotta tra i due, che guidano la moto migliore del lotto e daranno vita a delle meravigliose battaglie. Attenzione anche agli ‘altri’: oltre a Bezzecchi, anche Morbidelli, Di Giannantonio e Alex Marquez hanno dato segnali importanti durante i test. Per concludere, qualche parola la vorrei spendere sulla pista. Il circuito della Thailandia non ha tantissime curve, ci sono solo due staccate davvero violente. Tra Bagnaia e Marquez, i due uomini in copertina, ci sarà molto equilibrio. Il primo settore, più veloce, potrebbe essere a favore di Pecco, molto forte nei tratti veloci e nelle curve verso destra. Secondo e terzo settore saranno invece di appannaggio di Marc, perché tendono a raccordare sulla sinistra, dove lui è più forte. Potrebbe veramente essere una gara da 50/50, decisa solo nelle ultime staccate dopo una lotta serratissima. Divertimento assicurato. Aspettando il ‘re’.

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