Secondo caso in pochi mesi in Nba dopo quello che ha portato alla radiazione dell'ormai ex patron dei Clippers, Donald Sterling, costretto a vendere la squadra. Questa volta a finire nella bufera è stato il proprietario della franchigia della Georgia
Bruce Levenson metterà in vendita gli Atlanta Hawks a causa di una sua mail del 2012 contentente affermazioni di stampo razzista. E' stato lo stesso Levenson ad autodenunciarsi, facendo scattare un'inchiesta indipendente della Nba. In una nota, il commissioner Adam Silver ha definito "del tutto inaccettabili" le opinioni espresse nella mail incriminata da Levenson e "in netto contrasto con i principi fondamentali della Nba". "Lui ha condiviso con me il suo assoluto rimorso per l'uso di quelle parole offensive e si è scusato con l'intera famiglia Nba", ha spiegato Silver. Quello di Levenson è il secondo caso di razzismo in pochi mesi dopo quello che ha portato alla radiazione dell'ormai ex patron dei Los Angeles Clippers, Donald Sterling, poi costretto alla cessione della squadra.