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Contro Indiana cadono ancora i L.A. Clippers

NBA
Attacco e difesa per Myles Turner contro L.A. (Foto Getty)

Contro Indiana (90-71) arriva il secondo K.O. in fila per la squadra di Doc Rivers, per la prima volta in striscia negativa. Il merito va alla difesa dei Pacers e a un ottimo Myles Turner.

Gli Indiana Pacers sono la squadra che in questo primo mese di Nba genera più palle perse agli attacchi avversari, 16.8 a sera. Hanno fatto ancora meglio nella sfida contro i L.A. Clippers, costringendoli a 20 palloni persi, obiettivo raggiunto per l'ottava volta dall'inizio della stagione. Grazie alla loro difesa, così, Indiana è riuscita a sopperire alle assenze del leader Paul George (risentimento alla caviglia sinistra) ma anche di C.J. Miles e Kevin Seraphin, infliggendo ai losangelini una netta sconfitta, 91-70: è la prima volta nei quattro anni di gestione Doc Rivers che il suo attacco (il sesto al momento in tutta la Nba per offensive rating) non riesce a raggiungere gli 80 punti segnati. Se Myles Turner è stato il migliore per i padroni di casa (17 punti e 12 rimbalzi), ancora convincente anche Glenn Robinson III in quintetto al posto di George: per lui altri 17 con 7/9 al tiro dopo i 20 segnati contro Brooklyn venerdì notte, suo massimo di carriera.

I peggiori Clippers di stagione - Male Los Angeles, che ha chiuso la gara tirando il 31.4% e ha fatto ancora peggio da tre punti, con un disastroso 4/24. Il simbolo della nottataccia al tiro dei Clippers è Chris Paul: titolare di un ottimo 43% oltre l'arco in stagione, ha visto invece uscire tutte le sei triple tentate in serata contro Indiana: "Stasera è andato tutto male.abbiamo tirato male e abbiamo difeso anche peggio", le parole del playmaker All-Star. Incapaci per la prima volta in stagione di reagire a una sconfitta con un'immediata vittoria, i Clippers hanno concesso 13 rimbalzi offensivi a Indiana, concedendo alla squadra allenata da Nate McMillan moltissimi tiri facili (26 assist su 40 canestri per Indiana). "Se possiamo salvare qualcosa dalla sconfitta di stasera?", ha riassunto DeAndre Jordan a fine gara. "Assolutamente nulla".

Casa dolce casa - Per i Pacers è l'ottava vittoria su dodici gare disputate sul parquet di casa, un bilancio di tutto rispetto, che però "nasconde" un doloroso mal di trasferta, dove Indiana ha vinto finora solo una delle sei gare disputate. La squadra è ora attesa a un giro a ovest di ben cinque partite, che dovrà dare nuovi indicazioni in merito, mentre continuano a essere positive quelle provenienti dalla seconda campagna Nba di Myles Turner, ancora una volta tra i migliori in campo: "Prima Dwight Howard, poi Brook Lopez, stasera DeAndre Jordan: una sorta di benvenuto nel mondo dei centri Nba, per lui", ha commentato McMillan. Il prodotto di Texas se l'è cavata ancora una volta egregiamente, ma a dargli una gran mano ci ha pensato anche la panchina dei Pacers, guidata dai 16 punti con 8 rimbalzi di un ottimo Al Jefferson e dai 12 di Rodney Stuckey.