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Scontro tra big, Est vs. Ovest: è Cavs-Clippers

NBA
Non c'è solo LeBron James: grande scontro tra point guard fra Irving e Paul
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Cleveland-L.A. Clippers (su Sky Sport 2) vuol dire Kyrie Irving contro Chris Paul, LeBron James contro Blake Griffin ma anche un duello tra amici in panchina, Tyronn Lue contro Doc Rivers. 

Cavs e Clippers sono due tra le migliori squadre di questo inizio di stagione (13-3 e vetta della Eastern Conference per Cleveland, 14-5 e terzo posto a Ovest per L.A.) ma hanno in comune anche un’altra caratteristica, meno piacevole: l’aver perso l’ultima partita prima del loro scontro diretto alla Q Arena previsto per la notte tra giovedì e venerdì, in diretta su Sky Sport 2 (i Cavs per mano dei Bucks, i Clippers a Brooklyn). La squadra di coach Tyronn Lue è quindi chiamata a evitare la prima “striscia” negativa della stagione, avendo fin qui sempre reagito con una vittoria a ogni passo falso, mentre i ragazzi di Doc Rivers si presentano a Cleveland alla quinta tappa di un lungo tour a ovest di sei gare e quasi diecimila chilometri che finora ha dato pochissime soddisfazioni (una sola vittoria, la prima, seguita da tre sconfitte in fila). Non li consola nemmeno la storia recente, perché i quattro scontri diretti andati in scena nelle ultime due stagioni hanno sempre visto i Cavaliers tornare a casa con il referto buono

Cavs, attacco stellare - Tra le mura amiche, poi, la squadra di LeBron James fa paura: nove vittorie sulle dieci gare fin qui disputate, cinque volte a quota 120 o più punti, per quello che è il terzo miglior attacco della lega (110.8 punti per 100 possessi). Per cercare di fermare la macchina offensiva di Cleveland, i Clippers devono concentrarsi principalmente sul perimetro, perché oltre l’arco Kevin Love, Kyrie Irving e soci sono letali, secondi in tutta la lega per triple tentate (quasi 14 a gara) e per percentuale (39.0%), con almeno una decina di canestri da tre realizzati in ognuna delle sedici partite fin qui disputate. A orchestrare l’attacco dei padroni di casa, contemporaneamente mente e braccio armato dei suoi, c'è il solito LeBron James, l'unico giocatore Nba in questo primo mese di stagione a collezionare almeno 20 punti (23.5, 14esimo), 8 rimbalzi (8.1, 28esimo) e 9 assist (9.3, terzo) con il 49% al tiro. Contro i Clippers, il primo assist della sua gara sarà in un certo senso storico, permettendogli di superare un playmaker leggendario come Bob Cousy, diventando il 16esimo miglior passatore della storia Nba. 

Clippers, che fatica - Se c'è una squadra con buone chance di fermare l'attacco esplosivo dei Clippers, Chris Paul e soci sono tra i più forti indiziati a riuscirci, dato che è dei Clippers la seconda miglior difesa di questo primo mese abbondante di campionato (99 punti concessi per 100 possessi, solo gli Atlanta Hawks fanno meglio). Altro dato positivo per i californiani è il ritorno in campo, regolarmente in quintetto, di Blake Griffin, assente nell'ultima sconfitta subita in overtime a Brooklyn. La sua importanza per i Clips è facilmente intuibile dalla sua presenza in un quintetto di campioni - Russell Westbrook, LeBron James, Giannis Antetokounmpo e Kevin Durant gli altri quattro - capaci al momento di viaggiare ad almeno 20 punti, 8 rimbalzi e 4 assist di media a sera (Griffin sta anche tirando i liberi come mai prima nella sua carriera, un buonissimo 77.4%). Una delle principali insidie nella sfida di Cleveland, però, per i Clippers si chiama stanchezza: ai rigori dei continui viaggi, infatti, si somma anche il peso di un calendario che dal 30 ottobre a oggi ha visto la squadra di L.A. disputare più partite (18 in 31 giorni) di qualsiasi altro avversario nella lega.  

Tutti i duelli, in campo e in panchina - Cavs-Clippers è anche, naturalmente, una serie di duelli diretti davvero affascinanti. Quello tra due delle migliori point guard della lega, Kyrie Irving (12esimo tra i realizzatori, ventellista in 12 delle 14 gare fin qui disputate) contro Chris Paul (primo per recuperi nella Nba, reduce dalla 13esima tripla doppia di carriera); quello tra Kevin Love, appena votato giocatore della settimana per la Eastern Conference, e Blake Griffin; quello tra LeBron James e uno specialista difensivo come Luc Mbah A Moute, in quintetto proprio per prendersi cura dei migliori giocatori avversari. Riflettori puntati anche sulle due panchine: i Cavs aspettano di sapere se possono riaccogliere Channing Frye, colpito recentemente dalla perdita del padre. Il prodotto di Arizona, fuori le ultime tre gare, è attualmente il miglior tiratore da tre punti di tutta la Nba (48.5%) e la sua produzione offensiva (11.3 a sera) è praticamente identica a quella di Jamal Crawford (11.4), storico sesto uomo dei Clippers e principale minaccia della second unit losangelina. Il vero duello in panchina, però, è quello tra i due allenatori, avversari per un giorno ma grandi amici da sempre. Tyronn Lue - assistente di Doc Rivers prima per un quadriennio a Boston, poi per una stagione a Los Angeles - ha sempre dato credito dei suoi successi (titolo Nba compreso) all'head coach dei Clippers, ancora oggi fonte di ispirazione professionale. Rivers, dal canto suo, arriva alla sfida contro il suo discepolo dopo una burrascosa espulsione rimediata durante il supplementare contro i Nets. Per battere Lue e i Cleveland Cavaliers avrà bisogno di mantenere invece tutto il suo aplomb...