Belinelli perde in volata. Gallo, ancora uno stop
NBASerata di sconfitte per i due italiani: Belinelli si arrende soltanto all'overtime contro Minnesota, mentre Danilo Gallinari e suoi Nuggets vanno sotto nel terzo quarto non riuscendo più a ritornare in gara contro gli Utah Jazz
Charlotte Hornets-Minnesota Timberwolves 120-125 - Gli Charlotte Hornets si arrendono in casa dopo un overtime ai Minnesota Timberwolves, arrivati in North Carolina reduci da quattro sconfitte consecutive. I ragazzi di coach Thibodeau riescono a rientrare in partita dopo essere stati sotto anche di 15 lunghezze (acciuffando il pareggio grazie al tripla di Andrew Wiggins nel finale di gara) e poi ad allungare nel supplementare, grazie a 8 dei 27 punti messi a referto da Karl-Anthony Towns. Per lui anche 15 rimbalzi, settima volta in carriera a quota 25+15 in 102 gare giocate: Kevin Garnett, sempre in maglia T'wolves, riuscì a completare la prima solamente dopo 209 partite. Il miglior marcatore di serata però è Wiggins: 29 punti con 11/20 dal campo e quella capacità di essere decisivo nei momenti cruciali che Thibodeau spera di vedere sempre più spesso, commentando: "Più partite giochi punto a punto e più inevitabilmente ne vincerai. La ripetizione genera abitudine". La speranza del coach ex Chicago Bulls è che i suoi giovani talenti si abituino il prima possibile.
La partita del Beli - Sorriso amaro per il nostro Marco Belinelli, uno dei cinque giocatori in casa Hornets a chiudere il match in doppia cifra. Per lui sono 15 punti in 23 minuti di gioco, con 6/10 dal campo e 3/7 da tre. Esattamente quello che gli viene chiesto dal coaching staff: canestri veloci in uscita dalla panchina, che stanotte gli sono valsi anche l'investitura nel finale di gara. Dopo poco più di un minuto di supplementare, Charlotte è già sotto di sette: Steve Clifford non ha dubbi, chiama Marco e lo butta subito dentro al posto di Michael Kidd-Gilchrist, alla ricerca di canestri che possano riaprire il match. Il Beli lo ripaga con cinque punti in tre minuti, utili a conquistare fiducia e considerazione. Non abbastanza per portare a casa la vittoria.
Utah Jazz-Denver Nuggets 105-98 - Ancora una battuta d'arresto per i Denver Nuggets di Danilo Gallinari, sconfitti sul campo degli Utah Jazz: per la squadra del Colorado - al quinto ko nelle ultime sei partite giocate - è arrivato soltanto un successo esterno dal 6 novembre a oggi. Una gara in sostanziale equilibrio nel primo tempo (49-47 Jazz all'intervallo lungo), spaccata in due dal parziale di 31-8 ad aprire il terzo quarto, tutto (o quasi) firmato Gordon Hayward: per il prodotto di Butler infatti, 21 dei suoi 32 punti arrivano nella terza frazione, decisivi a determinare l'allungo che non permette ai Nuggets di rientrare in partita. Doppia cifra anche per Dante Exum (10 punti per lui, partito in quintetto vista l'assenza di George Hill) e per Rodney Hood, sempre più secondo violino in una squadra in grado di proporsi come outsider a Ovest, nonostante i cronici problemi di infortuni in questa prima parte di regular season.
La partita di Gallinari - A Denver non basta il 54% abbondante dall'arco (13/24) e neanche i sei giocatori in doppia cifra, guidati dai due ventelli messi a referto da Wilson Chandler e Will Barton. 12 invece quelli realizzati dal Gallo, ancora in difficoltà al tiro: il numero 8 manda a bersaglio tre canestri sugli undici tentativi, conditi da cinque rimbalzi, due rubate e poco altro. La speranza manifestata durante la preseason di ritornare finalmente a giocare i playoff si sta lentamente dissolvendo all'orizzonte, per una squadra in difficoltà sin dalla prima palla a due di questa regular season. La condivisione delle responsabilità si sta trasformando sempre di più in assenza di un leader e di una guida in grado di far uscire i Nuggets dalla palude di un undicesimo posto nella Western Conference. Tocca a tutti provarci. Tocca, soprattutto, a Gallinari.