Chris Paul e Spurs: serata da record con vittorie
NBALa point guard dei Clippers chiude a 20 punti, 20 assist e zero palle perse: è la prima volta nella storia della lega. Massimo stagionale per punti, assist e triple di San Antonio contro i Nets. Dwyane Wade punisce Miami con 28 punti, 37 di Paul George nella vittoria dei Pacers
San Antonio Spurs-Brooklyn Nets 130-101 – [Highlights] Settimo trentello stagionale (ma in soli tre quarti, l’ultimo l’ha passato a riposarsi in panchina) per Kawhi Leonard, che nelle precedenti 324 gare della sua carriera aveva toccato quota 30 solo quattro volte. Gli Spurs fanno registrare il loro massimo stagionale per punti (130), punti in un quarto (41, il primo), punti in metà partita (67), assist (38, su 50 canestri) e canestri da tre punti (14/26, 53.8%), cui aggiungono anche 56 punti dalla panchina, guidata dai 16 di Patty Mills. Per i Nets undicesima sconfitta nelle ultime tredici, Bogdanovic il migliore a quota 20.
Indiana Pacers-Portland Trail Blazers 118-110 – [Highlights] Difficili da decifrare, questi Blazers. Partono forte, segnano 44 punti nel primo quarto (il migliore della loro stagione) e vanno sopra di 20. Fanno gara di testa fino a cinque minuti scarsi dalla sirena finale, quando Indiana si affaccia sul +1. C.J. McCollum segna in fila 7 dei suoi 34 punti (massimo stagionale) per quella che sembra essere la spallata decisiva, ma invece si accende Paul George, che di punti in fila ne mette 13, chiude a 37 (anche per lui season-high) e trascina i Pacers alla vittoria, complici anche i 13 punti dei Blazers nel quarto finale (il peggiore stagionale). Festa di triple per entrambe le squadre: i padroni di casa chiudono con 15/29 da oltre l’arco (sei sono di Thaddeus Young, cinque di George), ne segnano 16 (su 37 tentativi) gli ospiti, con sette di C.J. McCullom (suo miglior dato di carriera) e cinque di Damian Lillard. Il backcourt di Portland combina per 67 punti in due ma non basta: Indiana torna al 50% di record (12-12) e raggiunge Atlanta per l’ottavo posto a Est.
L.A. Clippers-New Orleans Pelicans 133-105 – [Highlights] Da quando, a partire dalla stagione 1977-78, la Nba ha iniziato a conteggiare le palle perse, nessun giocatore è mai riuscito nell’impresa compiuta da Chris Paul contro i Pelicans: per lui 20 punti, 20 assist e neppure una palla persa. Ispirati dal loro playmaker, i Clippers fanno registrare la loro miglior prestazione al tiro stagionale (57.4% dal campo) e la più prolifica da oltre l’arco (17 triple a segno). Merito anche di Jamal Crawford, autore di 22 dalla panchina con un ottimo 10/13 al tiro. Per New Orleans – senza Anthony Davis tenuto a riposo – è la quinta sconfitta in fila, mentre i Clippers (che a riposo tengono Blake Griffin) mandano sette giocatori in doppia cifra per quella che è solo la terza vittoria delle ultime otto.
Houston Rockets-Dallas Mavericks 109-87 – [Highlights] C’è poca storia nel derby texano, che Houston controlla fin da metà primo quarto. Per la tredicesima volta in stagione, la squadra di coach D’Antoni segna almeno 60 punti all’intervallo (60-49) e quando nel terzo quarto butta via tre palloni in fila reagisce immediatamente con tre triple consecutive di Trevor Ariza, per il +14. Solita ottima prestazione oltre l’arco per tutta la squadra: i 19 canestri da tre segnano la 23esima volta che i Rockets segnano almeno dieci triple, allungando quindi la striscia record Nba. Wesley Matthews è il miglior marcatore della serata con 26 punti, cui si aggiungono i 20 di Harrison Barnes: neppure un ventellista tra i padroni di casa ma ben sei giocatori tra i 12 e i 19 punti, con James Harden a un soffio dalla tripla doppia (18 punti, 16 assist, 9 rimbalzi).
Chicago Bulls-Miami Heat 105-100 – [Highlights] Il miglior marcatore della partita è Jimmy Butler (31 con 15/16 dalla lunetta; 28/31 di squadra alla fine), ma l’uomo copertina è Dwyane Wade, per cui la gara contro Miami non sarà mai una partita come le altre. Il numero chiude con 28 punti e le zampate decisive, quelle del terzo quarto, quando nel parziale di 18-2 mette a segno ben 11 punti. Gli Heat, che avevano vinto le loro ultime tre trasferte a Chicago, perdono la quinta gara consecutiva, davanti agli occhi di Floyd Mayweather, ospite eccellente allo United Center. Per Chicago 47 rimbalzi di squadra, appena sotto la media di 48.6 che ne fa la seconda squadra Nba sotto le plance.
Utah Jazz-Sacramento Kings 104-84 – [Highlights] I Kings partono forte con un parziale di 11-0 nel primo quarto ma si fanno rimontare e vanno all’intervallo sotto di due. Ne piazzano un altro di 10-0 nel terzo quarto (fino al 60-52) ma poi smettono di giocare nel quarto, quando tirano 3/22 dal campo, segnando solo 8 punti. Così, nonostante le 22 palle perse che portano a 36 punti di Sacramento, Utah porta a casa l’ottava vittoria delle ultime dieci, grazie ai 26 di Gordon Hayward e ai 17 con 14 rimbalzi e 6 stoppate (massimo stagionale per lui) di Rudy Gobert.
Washington Wizards-Milwaukee Bucks 110-105 – [Highlights] Va col quintetto piccolo Scott Brooks nei momenti decisivi del quarto quarto e i suoi Wizards rispondono: 24 punti (con 9 nell’ultimo periodo) e 11 assist per John Wall, 20 per Beal e 19 (massimo in carriera) con 9 rimbalzi dalla panchina per Kelly Oubre Jr., in campo nei momenti decisivi. L’allenatore di Washington, però, si guadagna i titoli anche per un altro motivo: mentre al Verizon Center si festeggia la serata Guerre Stellari, confessa di non aver mai visto neppure un episodio della famosa serie cinematografica. Hanno problemi più grandi i Bucks, che perdono la terza gara delle ultime 4 nonostante il solito Antetokounmpo da 28 punti, 13 rimbalzi, 7 assist ma anche 7 delle 20 palle perse di squadra.