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NBA, Green da tripla doppia fa volare Golden State

NBA
Draymond Green è il protagonista della vittoria dei Golden State Warriors contro i New Orleans Pelicans (Foto Getty)

I Golden State Warriors conquistano il successo per 113-109 in una gara combattuta contro i New Orleans Pelicans, guidati dalla prima tripla doppia stagionale di Draymond Green che mette a referto 12 punti, 12 rimbalzi e 10 assist

Golden State vince in trasferta a New Orleans una gara meno facile del previsto, battendo soltanto nel finale la squadra dell’ex assistente allenatore Alvin Gentry, capace di giocare per oltre 40 minuti allo stesso ritmo degli Warriors e in grado di rispondere colpo su colpo per lunghi tratti di match. Gli ospiti devono fare a meno di Zaza Pachulia per la terza gara consecutiva e dopo essersi affidati a Anderson Varejao nella gara persa contro i Grizzlies e a Kevon Looney in quella vinta in Minnesota, Steve Kerr lancia in quintetto JaVale McGee: 8 punti in 16 minuti per lui. “Siamo ancora all’inizio della stagione, stiamo sperimentando e provando diverse combinazioni”, ha commentato il coach che ha concesso poi spazio in uscita dalla panchina anche a David West.

High five Curry - I Pelicans partono forte, mandano a bersaglio 10 delle prime 19 triple tentate, giocando un primo tempo tutto d’attacco chiuso con un margine di vantaggio di sette punti (65-58), una lunghezza in meno rispetto al loro massimo stagionale. Golden State in questa regular season si è ritrovata sotto nel punteggio per sei volte all’intervallo lungo: in ben quattro occasioni è arrivata poi la sconfitta. Un monito dunque, che mette in allerta i ragazzi di Steve Kerr che al ritorno sul parquet segnano 38 punti nel terzo quarto, trascinati dagli 11 firmati da Steph Curry, miglior realizzatore di serata dei suoi a quota 30. Per il playmaker di Golden State c'è tempo anche di mettere in piedi un siparietto Darren Erman, ex assistente a Oakland e adesso passato anche lui a New Orleans. Curry prende e spara uno dei suoi tiri apparentemente senza senso in faccia a Jrue Holiday che cerca in tutti i modi di contenerlo e davanti alla panchina dei Pelicans. Erman, ritrovatosi in piedi di fianco al numero 30, non può che complimentarsi e dargli il cinque.

Super Draymond Green - Un parziale da 37-29 che tuttavia non riesce a scacciare indietro New Orleans, costretta ad arrendersi soltanto nel finale, quando stanchezza e poca lucidità hanno fatto la differenza in favore di Golden State. I Pelicans infatti chiudono la gara con 14 triple a bersaglio, ma sbagliano le ultime cinque tentate: errori dovuti anche alla difesa dei vice campioni NBA, tirata come al solito a lucido nei finali di gara e decisiva anche questa notte. La prima giocata la piazza Kevin Durant (27 punti alla sirena per lui), bravo con la chase-down a stoppare il tentativo in transizione di E'Twaun Moore. Soltanto l'antipasto rispetto a quella che sempre KD rifila a Anthony Davis a 40 secondi dal termine, cancellando il canestro del possibile meno uno. A mettere la ciliegina sulla torta ci pensa, però, il protagonista di serata, Draymond Green, che ruba sempre al numero 23 avversario uno dei suoi quattro palloni recuperati a referto e mette il sigillo su una prestazione a tutto tondo: "Io amo difendere - commenta a fine gara - e quando so che serve uno stop difensivo alla mia squadra per vincere una partita, sono sempre felice di dare il mio contributo".Per il prodotto di Michigan State alla fine sono 12 punti, 12 rimbalzi e 10 assist: la 15° tripla doppia in carriera per Draymond Green (15-0 il record degli Warriors in queste gare), il terzo in classifica da quando è arrivato in NBA nel 2012-13. Meglio di lui soltanto Rajon Rondo (16) e ovviamente Russell Westbrook (44).

Gli altri – Alla sirena quindi è 109-113 in favore degli Warriors, A New Orleans non basta un Anthony Davis da 28 punti (con 10/14 al tiro), 8 rimbalzi e 5 stoppate e un Langston Galloway da 20 punti con cinque triple a referto. I Pelicans perdono così la 18° partita in stagione, sempre più in fondo in una Western Conference guidata proprio dagli Warriors, che con questo successo tengono a distanza di sicurezza i San Antonio Spurs.